Translate

domenica 26 aprile 2015

E' ora di piantarla con i revisionismi: la storia che è stata scritta è la Storia! vera !!

Quel che più ho apprezzato nel discorso del presidente dell'ANPI nazionale, nonché del Presidente della Repubblica è l'avere affermato con chiarezza che non si possono mettere sullo stesso piano i Partigiani, che hanno sacrificato la loro vita per la libertà, e coloro i quali hanno tolto la libertà infliggendo al popolo Italiano torture, deportazioni, stragi di innocenti,fame e miseria. Finalmente si è trovato il coraggio di dire chiaramente che non c'è niente da pacificare, la storia parla chiaro e quella dei Partigiani è chiarissima e nessuna revisione storica può cambiare la realtà di ciò che è stato, di ciò che già è stato scritto, studiato e testimoniato dai tanti cittadini partigiani. Quindi sarebbe ora di piantarla con questi revisionismi fini a se stessi, che servono solo a preservare certi politicanti che non dovrebbero nemmeno sedere nel Parlamento Italiano.

Siate Partigiani, sempre!




Venire a conoscenza che in un luogo lontano un prete, nella sua omelia dedicata alla Resistenza, ha ammonito i fedeli dicendo loro le nostre stesse parole : “Siate Partigiani contro il pensiero unico, perchè Libertà non vuol dire pensare tutti allo stesso modo, ma avere la libertà delle coscienze. La Liberazione non si è fermata, continua ogni giorno e ogni giorno va difesa. per me è stata una grande emozione e mi ha fatto comprendere, se mai ce ne fosse bisogno, che la nostra battaglia è giusta e che sono tanti coloro che la condividano.
Voglio ringraziare Angela che mi ha fatto partecipe di questa emozione, che è insieme un incoraggiamento a proseguire.
Viva la Resistenza, oggi e sempre!!!
Nella T.

venerdì 24 aprile 2015

Il dovere di fermare la corsa delle riforme

Gianni Ferrara, 22.4.2015 

Una enorme respon­sa­bi­lità grava sulla mino­ranza dei depu­tati del Pd alla Camera. È quella di impe­dire o con­sen­tire, con le altre mino­ranze, la tran­si­zione dell’Italia dalla Repub­blica demo­cra­tica ad un regime auto­ri­ta­rio, quello del “governo del primo mini­stro“. Fu que­sta la deno­mi­na­zione che iden­ti­ficò la forma di... Continua »