La vittoria di De Magistris a Napoli e di G. Pisapia a Milano ieri ci ha regalato un raggio di sole, dopo i 17 lunghissimi anni di buio in cui ha imperversato il potere berlusconiano e di tutta la sua corte di nani e ballerini, che fino ad ieri sembrava imbattibile.Il sole è dunque tornato a risplendere ed in ognuno di noi si è riaccesa la speranza che anche nel nostro Paese si può cambiare.
Finalmente gli Italiani si sono svegliati dal lungo sonno della ragione ed hanno detto no, un no chiarissimo che non lascia adito alcuno al dubbio, a questo modo cannibalesco di fare politica, a questa appropriazione indebita da parte della destra dello stato e di tutte le sue Istituzioni per piegarle ai propri rozzi e egoisti istinti, regalandoci un momento di grande entusiasmo e di emozioni da tempo sopite.
Sarebbe sbagliato però non leggere in questa vittoria una sberla anche ai partiti della sinistra, che chi più, chi meno si sente il vincitore assoluto di questa vittoria.
Io non credo che sia così: De Magistris a Napoli non si è accordato con nessun partito, ha chiesto il voto ai cittadini senza irtermediazioni, impegnandosi a rispettare il mandatao ricevuto e di renderne conto solo ad essi. Sarebbe,quindi sbagliato da parte del PD dire che questa vittoria gli appartiene, perchè non è così e lo sappiamo tutti.
E' vero Pisapia è stato sostenuto anche dal PD, ma non dimentichiamo che il PD alle primarie aveva un'altro candidato, che non ce l'ha fatta.
Io penso che partiti responsabili dovrebbero ascoltare il messaggio che gli Italiani hanno voluto dare ed,invece, di trastullarsi sulla vittoria, interrogarsi sul loro ruolo e sulla necessità di un reale e profondo cambiamento ed in primis della sua classe dirigente, ormai non più gradita alla maggioranza dei cittadini.
Se Milano e Napoli ci hano regalato una grande emozione e ci hanno fatto tirare un sospiro di sollievo in Sicilia, purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto ancora una volta che non c'è stato nessun vento di cambiamento e che la sinistra è scomparsa quasi del tutto, con un PD che non si capisce più che cos'è e con gli altri partitini che non riescono a sfondare.
Penso che in Sicilia il vento del cambiamento potrà sicuramente arrivare, ma perchè arrivi si devono creare le condizioni, niete è scontato e, credo, che queste elezioni e questi risultati sia di Napoli che di Milano dovrebbero indurre tutti i partiti a mettersi in discussione. Soprattutto la classe dirigente dei medesimi dovrebbe fare un passo indietro per favorire il cambiamento e cercare di unire la sinistra, non quella dei partiti che non esiste quasi più, ma quella che c'è nella società e che è rimasta orfana.
Io non sono ottimista su questo e, credo, che se veramente in Sicilia si vuole respirare il vento del cambiamento, come a Milano e Napoli, esso deve nascere dal basso.
Questa è la scommessa se vogliamo salvarci e se non vogliamo ancora una volta essere il fanalino di coda di un'Italia che avanza mentre noi rimaniamo bloccati.
Nella Toscano