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domenica 30 ottobre 2011

Per eleggere il premier torniamo ad applicare l'Art.92 della Costituzione

 pubblicata da Nella Toscano il giorno domenica 30 ottobre 2011 alle ore 16.57

  Ad assistere a quello che sta avvenendo dentro il PD per la conquista della poltrona di Premier si capisce quanto grande sia lo scempio della nostra Costituzione portato avanti da Berlusconi, senza che nessuno mai abbia minimamente tentato di opporvisi.
E’ vero che da un lato c’è la legge elettorale,  che ha reso il governo dell’Italia un  disastro, per effetto di una classe dirigente scelta ad immagine e somiglianza dei partiti, che ovviamente non hanno minimamente tenuto conto né del merito e tanto meno dell’impegno , ma solo dell’appartenenza, della fedeltà al proprio leader.
E’ anche vero però che l’altro elemento  devastante va cercato nell’avere accettato che venisse indicato prima  delle elezioni il nome del leader che avrebbe dovuto poi guidare il governo, senza che nessuno abbia tenuto conto che così facendo si è di fatto stravolta la nostra Costituzione.
Infatti l’art. 92 così  recita:
 “il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questi , i ministri”
Dal momento che questo articolo non è stato cambiato se ne deduce che avrebbe dovuto e deve essere applicato e di conseguenza  deve essere il Parlamento a votare il primo ministro nominato dal Presidente della Repubblica.
Invece con la nuova prassi inaugurata da Berlusconi questo avviene solo nella forma, visto che sostanzialmente sono i partiti a stabilire chi deve essere e chi non deve essere il Presidente del Cosnisglio, sia che si facciano, sia che non si facciano le primarie.
In conseguenza di ciò, come possiamo vedere ogni giorno, si sono scatenati gli appetiti di tutti, giovani e meno giovani che vogliono concorrere all’ambita poltrona di premier.
La lotta, quindi si è spostata fuori dal Parlamento con il risultato di renderla una lotta permanente.
Chi aspira a questo incarico, piuttosto che preoccuparsi di portare avanti gli incarichi che ha, pensa a farsi campagna elettorale e così vediamo Vendola e Renzi, tanto per citarne due ,che da anni ormai non si occupano di altro.
Non mi pare certo un buon risultato questo, anzi personalmente lo vedo più come un degrado della politica, che come una conquista.
Degrado anche delle Istituzioni e del Paese, che non ha certo tratto   vantaggio  da un simile sistema, che ci ha costretto a tenerci Berlusconi, senza potere fare niente per cambiare. Lui è l’eletto dal popolo e  quindi intoccabile, anche se come sappiamo tutti non è così.
Io penso che la cosa più saggia da fare sarebbe quella di riprendere la strada indicata dalla nostra Costituzione, solo così potrà ristabilire l’ordine e ridare  autorevolezza  ad un Parlamento assolutamente mortificato e privato dei suoi poteri e, nel contempo, togliere ai partiti un potere enorme che gli viene anche e soprattutto dall'orribile legge elettorale, che va cambiata  subito per  restituire ai cittadini il diritto a scegliersi il proprio candidato, a cui accordare la fiducia per eleggere in Parlamento il Presidente del Consiglio.
Penso che solo così si può ristabilire una normale dialettica non solo Parlamentare, ma anche  dentro e fuori dai Partiti.
Partiti che a mio parere debbono essere legalmente costituiti  e rendere conto   dei soldi  pubblici  che ricevono.
So che tutto questo è difficile ottenerlo, soprattutto in questo momento di grande confusione, ma penso che ciascuno di noi dovrebbe sempre battersi perché la nostra Costituzione venga applicata!
Nella Toscano

sabato 29 ottobre 2011

Matteo renzi: Un sindaco che la destra ci invidia

Un sindaco che la destra ci invidia tanto si somigliano, infatti, anche a lui piace privatizzare e così si assicura la protesta dicirca 200 le persone che contestano il sindaco rottamatore. Ci sono i dipendenti Ataf, del trasporto pubblico locale, che contestano la privatizzazione dell'azienda: "L'Ataf non si vende", dicono mostrando un cartello con Renzi e Cetto La Qualunque. Le associazioni dei disabili che protestano in carrozzella contro le misure e i provvedimenti adottati per la pedonalizzazione di piazza Pitti e di via Tornabuoni, i dipendenti comunali che hanno cartelli e slogan e le educatrici precarie degli asili nido la cui gestione, affermano, "Renzi appalta a cooperative esterne". Slogan, cartelli, striscioni accompagnano la protesta: "Firenze è precaria", "No al Big Bluff" e la maglietta "Renzi il sindaco che la destra ci invidia". Protestano anche i lavoratori del Maggio con un enorme striscione con un grande autobus guidato da Berlusconi, e dietro, tra i passeggeri, la soprintendente Colombo con il suo cane e Renzi.
https://www.facebook.com/nella.toscano

lunedì 24 ottobre 2011

Brunetta a proposito dell'età pensionabile

"Bisogna puntare all'eliminazione in tempi certi delle pensioni di anzianità: lo afferma il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta precisando che ''i tempi lo richiedono e lo richiede l'Unione europea...."

Siamo d'accordo, ma a patto che la pensione di anzianità percepita dallo stesso Brunetta gli venga revocata e che lo stesso ritorni a lavorare anche lui fino a 99 anni ... Questo si può fare ...
 "Nuova previdenza? Fli e Udc: "Votiamo sì, poi il governo se ne vada"
Avete capito bene, questi signori vogliono ancora aumentare l'età pensionabile ... mandiamoli a spaccare pietre così capiscono cosa significa lavorare ....
Peggio di così non poteva andare all'Italia: il danno e la beffa, oltre all'umiliazione in diretta TV!

giovedì 13 ottobre 2011

Un futuro da incubo per il nostro Paese!!

pubblicata da Nella Toscano il giorno giovedì 13 ottobre 2011 alle ore 22.02
Stasera seguendo otte e mezzo abbiamo appreso di alcune manovre in atto in vista delle elezioni politiche del 2012 (?) che hanno innervosito Bersani ospite della trasmissione e molto sicuro che il suo partito è il primo partito Italiano e quindi spetta a lui dirigere la barca.
Evidentemente  non si era  accorto  delle manovre in atto di Montezemolo,  che piano piano si sta organizzando un   partito tutto suo, del cardinale Bertone che si sta organizzando anche lui  il suo partito cattolico e degli indignados che si stanno organizzando il loro.
Possiamo immaginare che questi non saranno casi isolati e che con la confusione che regna sovrana si può essere certi che altri partiti spunteranno come funghi.
Pur ritenendo che per uscire da questa situazione e potere eleggere una nuova, onesta  e competente classe dirigente oramai è necessario aggregarsi fuori da questi partiti, che  sono stati sordi e continuano ad esserlo rispetto a quanto si chiede loro, penso però che il quadro che si sta delineando sarà devastante per il nostro Paese. Un Paese in cui ormai ognuno fa per conto proprio, a cominciare dalle manifestazioni.
La cosa più grave che mi sembra profilarsi è che sta nascendo un partito organizzato da un signore  su cui grava  un conflitto d'interesse, si proprio quel macigno che si porta appresso il famoso b. che ha portato l'Italia alla rovina e   ora addirittura assistiamo al nascere di un'altro partito di impreditori.
Ancora una volta ci troveremo davanti un signore che racchiude in se il potere economico e quello politico. Una prospettiva davvero non tranquillizzante.
Nemmeno il secondo partito mi tranquillizza, anzi se vogliamo inquieta ancora di più vedere la Chiesa scendere in campo con un proprio partito. Questo sarebbe davvero un colpo mortale per quel valore sancito dalla nostra Costituzione che è la laicità dello Stato e di questo dobbiamo ringraziare il PD con in testa il furioso e minaccioso Bersani che non ha mai saputo difenderlo.
Ebbene nemmeno il terzo partito mi tranquillizza, perchè non è scontato che un partito che nasce dall'indignazione possa poi essere quel partito capace a salvare l'Italia.
Io penso che si, visto come stanno le cose nel nostro Paese e visto che questa classe dirigente  non ha l'umiltà di fare un passo indiero e nemmeno la capacità di fare un'opposizione come si deve,  c'è bisogno di una nuova classe dirigente che possa essere espressa direttanmente dai cittadini, ma penso anche che questa classe dirigente non debba essere espressione della confindustria o della Fiat e tanto meno della chiesa o di persone indignate, perchè indignati lo siamo tutti, ma per governare e rimettere in sesto il nostro Paese l'indignazione non basta, occorrono competenze, onestà, serietà e indipendenza dal potere economico e religioso, perchè se così non sarà allora penso davvero che per il nostro Paese si prepara un futuro da incubo.

La strada per uscire dal tunnel è ancora molto lunga!!!!

   https://www.facebook.com/notes/nella-toscano/la-strada-per-uscire-dal-tunnel-%C3%A8-ancora-molto-lunga/384286514970

pubblicata da Nella Toscano il giorno mercoledì 12 ottobre 2011 alle ore 17.28
Come molti di voi sanno, sono la promotrice dell'Associazione della rete delle Donne Siciliane per la Rivoluzione Gentile, costituitasi legalmente il 30 luglio 2011  con  statuto e simbolo registrato il   4.8.2011.
La Rete delle donne Siciliane è stata la promotrice del Treno delle Donne per la Costituzione, a cui hanno aderito  cento Associazioni, ma non il movimento della Rete nazionale. Infatti della rete   vi ha aderito solo il gruppo Veneto che fa parte del comitato promotore ed il gruppo toscano che ha dato solo l'adesione.
Ho ripetutatamente invitato le referenti non solo nazionali, ma anche regionali, laddove esse vi sono, ma mi è stato opposto un fermo rifiuto con la motivazione che La difesa della  Costituzione non è una priorità per la rete.
Naturalmente, io e le amiche siciliane e venete e, ritengo, anche le Toscane, non abbiamo condiviso e siamo andate avanti con la nostra bataglia. Difesa della costituzione, quindi, che abbiamo assunto come  valore fondante della rete siciliana.
Come molti sanno, la nostra manifestazione si è svolta a Roma il 24 settembre, siamo riuscite a portare a compimento il nostro obiettivo pur tra mille difficoltà e mille boicottamenti da parte di tutti quelli  che, piuttosto che attivarsi per fare partecipare, hanno lavorato alacremente per dissuadere quanti avevano già dato la propria adesione e quanti già avevano versato le somme delle prenotazioni.
Il classico modo all'Italiana per cercare di bloccare sul nascere qualcosa di veramente significativo, che guarda  al bene del Paese  piuttosto che alla costruzione di carriere personali ,che poco hanno a che vedere con il bene comune.
Le azione messe in atto ai nostri danni, ai danni delle Persone che credono veramente nelle cose che fanno, in questo caso non hanno avuto l'effetto sperato.
Siamo riuscite con le nostre forze, senza l'appoggio di nessuno, autofinziandoci e lavorando fino allo spasimo, rinunciando persino alle ferie, a far passare il messaggio forte e rivoluzionario che è partito dalle donne  Siciliane, da questa nostra terra spesso teatro di  sciagure. Noi donne Sicliane, abbiamo voluto dire a tutti  l'orgoglio di appartenere a questa nostra Terra, che non è solo terra di mafia, ma anche di intelligenze e di passioni. Di donne che hanno il coraggio delle proprie idee e sono capaci di  lottare  fino in fondo per poterle vedere realizzate.
Abbiamo voluto lanciare un messaggio di unità del Paese : due  treni uno dal Nord e  uno dal sud sono arrivati contestualmente a Roma carichi di donne per  circondare il Parlamento e per riappropriarci di ciò che ci appartiene, per difendere la Costituzione, i nostri diritti e la nostra libertà, che è sattamente quello di cui ci stanno privando !
Siamo State ricevute dal Prefetto Cascella al Quirinale in rapprensentanza del Presidente Dela Repubblica, con il quale siamo rimaste a colloquio per un'ora e mezza. Abbiamo parlato dei temi caldi del Paese e soprattutto abbiamo parlato della nostra Costituzione e dei nostri timori a vederla compromesa se non stracciata del tutto. Abbimo trovato l'appoggio del Nostro Presidente che ci ha invitate ad andare avanti a lavorare per il risveglio delle coscienza, che come sappiamo è un lavoro lungo e faticoso, ma necessario per cercare di cambiare questo Paese.
Il Presidente della Repubblica ha poi risposto al  messaggio, che gli abbiamo fatto pervenire in forma privata, riconoscendo la delicatezza dei temi sollevati e la nacessità di rimanere vigili.
Un grande riconoscimento, quindi da parte della più alta carica dello Stato, che ci ha certamnete gratificate molto.
Certamente non ci saremmo aspettate la freddezza delle donne, soprattutto quelle della rete nazionale, per ciò che siamo state capaci di fare, per l'alto valore simbolico della nostra battaglia. Freddezza questa che si è concretizzata nel'esclusione della scrivente dal gruppo di fb, nella cancellazzione dallo stesso di tutti post pubblicati da me e dei commenti, oltre che nell'estromissione dal sito della Rete, dove mi viene negato l'accesso.
Non che fossi una accanita frequentatrice di questo sito e non che mi importi più di tanto poterci entrare, quello che fa senso è il modo e la tempistica utilizzata che non è certo quacosa che somiglia  nemmeno lontanamente  ad una rivoluzione che vorrebeb dirsi gentile.
Forse che le rivoluzioni gentili si fanno censurando chi non la pensa come noi e reclama la propria autonomia, che tra l'altro è anche statutaria e non basata sul nulla?
Io penso di no e dico questo con molto amarezza, perchè devo prendere atto ancora una volta che le donne, alcune donne ancora non hanno compreso appieno il valore della democrazia, dell'autodeterminazione e del rispetto delle idee degli altri, questo ci fa prevedere che   per uscire dal tunnel la strada è ancora molto lunga.

domenica 2 ottobre 2011

Comunicato Stampa

Il Treno delle Donne per la Costituzione e laRrete delle Donne Siciliane per la Rivoluzione Gentile esprimono apprezzamento, solidarietà e sostegno al Presidente Della Repubblica Giorgio Napolitano e sottolineano come le Sue parole a difesa dell'Unità D'Italia, contro gli attacchi grotteschi della Lega e del PDL che li difende, siano perfettamente coincidenti con quanto espresso nella nota, consegnataGli dalla nostra delegazione ricevuta al Quirinale dal Prefetto Cascella in occasione della manifestazione del 24 settembre a Roma proprio a difesa dell'art.1 e della sovranità che appartiene al Popolo, che la ESERCITA NELLE FORME E NEI MODI CONTENUTI NELLA COSTITUZIONE. Siamo convinte come Lui che bisogna arrestare questa deriva secessionista della Lega, mettendo in atto tutti gli strumenti che la Costituzione prevede.
Il Treno delle Donne per la Costituzione e La Rete Delle Donne Siciliane per la Rivoluzione Gentile sarà in prima fila ed al fianco del Capo dello Stao nella difesa dei principi Costituzionali irrinunciabili.
Nella Toscano - pres. Ass.ne Treno Delle Donne Per la Costituzione