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domenica 10 marzo 2013

Strano Paese l’Italia!


 E’ un Paese in cui non mi riconosco più, che sento distante, geneticamente diverso da ciò che ho sempre pensato fosse.
Certo non lo è per la sua ricchezza di bellezze e di storia d’arte, ma per la sua gente.
Quello che è uscito dalle urne è un paese cattivo, superficiale, arrabbiato e nel contempo arrogante, un paese ipocrita che ancora una volta   ha   ridato il voto ad un plurindagato e condannato, ad uno che ha offeso le donne, che ha dimostrato disprezzo per le regole, che, anzi, ha stravolto, quando non distrutto completamente.
Un Paese incapace di riflettere, di partecipare, di lavorare per riaffermare tutti quei valori che in questi anni sono andati distrutti.
Un Paese rozzo ed egoista che non sa di avere la Costituzione più bella del mondo, che non ne conosce ed apprezza il valore e nemmeno chi con tanta passione cerca di difenderli, che  non ha riconoscenza del sacrificio di tutti quegli uomini e donne, centinaia di migliaia , che sono morti perché questa carta potesse essere scritta.
Un Paese che ha creduto e crede ancora di potere cambiare correndo dietro ad un altro comico, senza avere la minima percezione di cosa fare per cambiarlo veramente.
Un Paese che ha dimenticato cosa sia la sinistra, i suoi valori , la sua visione   del futuro, della giustizia vera, della solidarietà.
Una sinistra, o meglio che vorrebbe accreditarsi come sinistra,  che corre appresso a politiche ultra liberiste dei vari Monti, una sinistra che si è lasciata scippare il diritto ad avere i diritti come la  pensione per i più  deboli, ed i diritti dei  lavoratori conquistati con anni e anni di lotte  senza fiatare.
Un Paese che non riconosce il merito, che mette di lato la sua parte migliore, che isola ed emargina chi  non si sottomette all’andazzo, chi non accetta di farsi corrompere, chi non è parte di un gregge, chi non rinuncia a pensare con la propria testa.
Un Paese oramai corrotto fino alla punta dei capelli, dove vale chi ha un pacchetto di voti, chi è pastore di un gregge e non importa chi sia, anzi meglio non saperlo proprio, meglio non porsi domande, vale solo  chi promette l’impossibile.
Un Paese che ha dimenticato il rapporto leale tra persone, dove l’amicizia è solo compromesso, dove essere compagni significa spesso altro, dove non esiste né  sincerità,  né onestà, nemmeno in chi dovrebbe almeno tutelarla l’onestà, di cui si è smarrito il senso.
Un Paese in cui anche un giudice si permette di prendere in giro i  cittadini, dove gli avvocati spesso sono solo affaristi. Un Paese che ha distrutto la Giustizia.
E così succede che l’indomani del voto ti ritrovi con il nuovo che avanza, si fa per dire ovvio,  indagato per reati gravissimi e con un popolo indistinto di eletti, provenienti da non si sa dove e con il solo merito di essersi arrabbiati molto insieme al grillo urlante, che non sa niente di Costituzione, non sa niente di cosa sono le Istituzioni, non sa e non capisce niente di come governare un Paese che addirittura pretende di  governare da solo, dando  lo sfratto agli altri eletti,  dimostrando così di non  comprendere la differenza che passa tra la Piazza ed il Parlamento, dove per entrare  è necessario che lo vogliano e lo esprimano i cittadini con il loro voto.
Come ne usciremo  da tutto questo nessuno può prevederlo.
Una cosa è certa comunque: il cambiamento non è di sicuro a portata di mano.
Sono convinta che per cambiare davvero, bisogna prima cominciare da noi stessi, ma per farlo ci vorrebbe davvero tanta intelligenza e con  umiltà prendere consapevolezza del disastro che abbiamo combinato tutti, perché qui nessuno può chiamarsi fuori,  ma è inutile illudersi su  questo e non so nemmeno se vale la pena continuare a lottare contro i mulini al vento.
Resta  comunque il fatto che siamo riusciti nel capolavoro di rendere l’Italia ingovernabile e di avere portato in Parlamento il peggio di ciò che potevamo augurarci e che forse ci meritiamo.
Nella Toscano
10.3.2013

mercoledì 6 marzo 2013

SICILIA: CROCETTA, PRIMI IN ITALIA AD ABOLIRE LE PROVINCE

SICILIA: CROCETTA, PRIMI IN ITALIA AD ABOLIRE LE PROVINCE

(V. 'SICILIA: ADDIO PROVINCE, SUBITO...' DELLE 15:25)
(ANSA) - PALERMO, 6 MAR - ''Siamo in primi in Italia ad
abolire le Province, sostituendole con i liberi consorzi tra
comuni, di secondo livello''. Lo dice il presidente della
Regione siciliana, Rosario Crocetta, al termine della conferenza
dei capigruppo dell'Assemblea regionale.
''E' un risultato storico, la maggioranza e' unita e spero
che anche il Pdl e il centrodestra votino la norma'', afferma
Crocetta. Il ddl che abolisce le Province verra' messo
all'ordine del giorno nel pomeriggio. Martedi' prossimo si
votera' in aula una norma stralcio, di due articoli, che prevede
il commissariamento delle Province che vanno in scadenza e la
costituzione entro sei mesi dei liberi consorzi al posto degli
enti.

Sostenete l'Associazione Treno delle donne in difesa della Costituzione!

Cari amici, l'Associazione è aperta anche agli uomini, anzi è auspicabile che sempre più uomini ne facessero parte per una corresponsabilità piena nella difesa dei valori Costituzionali. Una battaglia che va condotta senza se e senza ma, perchè siamo ad un bivio in cui se si sbaglia la direzione abbiamo perso una battaglia, con conseguenze inimmaginabili.
La cosa che lascia perplessi è vedere come moltissimi eletti al Parlamento non conoscono nemmeno la Costituzione, la Carta fondamentale della Repubblica, nata dalla Resistena, su cui dovranno giurare.
Mi domando come è stato possibile arrivare a questo degrado culturale, di chi è la colpa?
delle Istituzioni? dei cittadini disattenti? Della scuola che non educa più?
Io penso che nessuno può tirarsi fuori da questa gravissima responsabilità e penso che spetta ad ognuno di noi impegnarci per colmare questo vuoto. Se non lo facciamo poi è inutile piangere sul latte versato, sarebbero solo lacrime di coccodrillo che non risolverebbero il grav problema. Per questo l'Associazione è fortemente impegnata nella diffusione a tutti i livelli della Costituzione, ma per farlo ha bisogno di molte energie sul territorio nazionale: donne e uomini che credono veramente nella necessità di questo impegno.
Vi chiedo quindi di sotenerci di iscrivervi all'Associazione per aiutarci in questo gravoso compito.
Grazie a chi vorrà farlo!

lunedì 4 marzo 2013

La notte della Repubblica!


  1.  
    In questi anni abbiamo scherzato tutti, abbiamo consentito lo scempio delle istituzioni,a bbiamo consentito che venisse affossato il reato di apologia del fascismo ed adesso ci ritroviamo con la capogrutto alla Camera dei Grillini che esalta il fascismo. Sono inorridita, non so più che dire davvero .. Oramai il popolo italiano in buona parte si è trasformato in un gregge arrabbiato incapace di sapere distinguere ciò che è bene o male, incapace di sapere costruire un futuro sulla abse delle regole e della convivenza democratica. E' inutile girarci intorno, questa è la notte della Repubblica e non sappiamo se arriverà il giorno oppure un'altra notte ancora più densa di nubi. Auguri a tutti!