Speranza ha dichiarato che lui non si lascia condizionare dalle 
critiche e dal dissenso nei suoi confronti e che anzi intende andare 
avanti con le sue politiche disastrose, che, ahinoi, stanno mettendo in 
ginocchio l’intero Paese.
Un politico, un ministro che non tiene conto del sentire del popolo, che
 non accoglie le sue istanze non ha compreso  qual’è la sua missione e, 
tanto meno, che in uno stato democratico  e che  non si può governare 
senza tenere conto delle ripercussioni dei propri atti nella società. 
Eppure il nostro lo fa e se ne compiace pure.
Il risultato di questo modo di governare lo stiamo vedendo ogni giorno 
di più e ogni giorno di più diventa inaccettabile avere tolto la libertà
 a chi non obbedisce ai suoi diktat.
L’esasperazione di una “pandemia”, che tra l’altro al momento è 
inesistente, ha permesso alla politica discriminazione e allontanamento 
dalla vita sociale  chi non si è piegato, senza che ciò possa trovare o 
abbia trovato minimamente riscontro con eventuali fantomatici benefici 
sanitari.
Il modo cieco e dittatoriale nella gestione di una emergenza senza 
emergenza sta creando disagio, soprattutto nei giovani, ma anche nelle 
persone adulte, vaccinate e non e non saranno certo i bonus per il 
disagio mentale a risolvere la situazione grave che si è creata.
Se il ministro , invece, di mostrare la sua supponenza si immedesimasse 
un minimo nei problemi che sta creando, che uniti a quelli disastrosi 
dell’aumento indiscriminato dei prezzi, della disoccupazione di ha 
costretto a lasciare il lavoro, forse si renderebbe conto che per lui e 
per tutto il governo la sola cosa dignitosa che potrebbero fare è andare
 tutti a casa subito.
N.T.
 
 
 
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