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mercoledì 11 giugno 2025

Incapacità o mancanza di volontà per una puntuale analisi del voto referendario.

Incapacità di analisi logica da parte della stragrande maggioranza dei commentatori del risultato referendario. Eppure sarebbe necessario se si volesse comprendere il Paese, di cui nessuno sembra preoccuparsi. La sconfitta era inevitabile e lo era perché nessuno , né dx né sx, è più capace non solo di rappresentare, ma nemmeno di comprendere il Paese in affanno, dove la sfiducia verso questa squallida classe dirigente è giunta ai massimi livelli, non solo a causa di questo governo, ma anche per la cecità di chi dice di opporvisi. In una simile condizione di sfiducia generale come si poteva pensare di vincere un referendum, che proponeva tra l'altro misure a parziale correzione di loro disastri passati, di cui i promotori sono la massima espressione? Una sottovalutazione non di poco conto e , ahinoi, soprattutto dall'osannata "via maestra" che si è, purtroppo, rivelata per quello che è. Se non ci si mette in ascolto del Paese, per capire i suoi bisogni, i suoi disagi, che sono tanti , molti dei quali retaggio dalla gestione della pandemia con tutte le sue dolorose conseguenze, di cui questa classe dirigente tutta è responsabile, per non parlare della guerra, non si và da nessuna parte. Qui per ridare speranza al Paese non resta che spazzare via questa classe dirigente a tutti i livelli e per farlo occorre una nuova legge elettorale. Purtroppo tutti i partiti e non solo loro sono così attaccati al rosatellum, che, val la pena ricordare, è la loro sola ancora di salvezza. Hanno voluto ignorare con arrogante pervicacia il referendum, promosso da semplici cittadini, di cui era composto il comitato CO.RE.RA, proprio per salvaguardare i loro interessi, impedendoci quindi di raccogliere le firme e boicottando ogni nostro sforzo per uscire dal silenzio che ci hanno imposto. Tutto questo è stato fatto per non mettere a rischio la loro rielezione e conservare così il proprio potere. Eppure, ne sono convinta anch'io, se fosse stata data la possibilità di raccogliere le firme, per il referendum a parziale abrogazione del rosatellum, molti più cittadini si sarebbero recati alle urne e oggi sicuramente potremmo parlare di un risultato differente. Peccato! A questo punto non sarebbe male se qualcuno cominciasse a riflettere anche su questo devastante errore di partiti, sindacato e associazioni, anche se ho molti dubbi che ciò avvenga. N.T.

giovedì 5 giugno 2025

Roberto Scarpinato, dichiarazione di voto sul decreto Sicurezza

L'8 e il 9 Giugno andiamo a votare in massa per il referendum!

I L'8 e il 9 giugno andiamo a votare, perchè è una decisione che spetta solo a noi e non ce la facciomo suggerire da nessuno, soprattutto da questi politicanti da strapazzo, che pur di salvaguardare il loro potere sono stati capaci, contro ogni buon senso, di invitare i cittadini a non andare a votare, disattendendo tra l'altro un principio e un diritto insito nella nosta costituzione, su cui hanno pure giurato, oltre che il rispetto del ruolo istituzionale che rivestono. Il referendum è l'unico strumento, previsto dalla Costiruzione, che i cittadini hanno per far sentire la propria e voce e cercare di correggere le storture messe in atto dal potere di turno. Ieri il CS , oggi il cd, che ha fatto di più e di peggio, molto peggio del CS con l'approvazione con voto di fiducia del DL sicurezza, che intacca o meglio cancella i diritti costituzionali, come mai avvenuto in tutta la storia repubblicana. Un fatto gravissimo che i cittadini piangeranno in prima persona, che ci sta portando indietro di 80 anni e più. La cosa più inaccettabile è la pervicacia di questo governo nel volere nascondere la verità vera di questo DL sulla sicurezza, che vuole fare passare come "tutela per i più deboli", mentre stanno togliendo tutto ai più deboli. Che questo non sia l'intento, mi pare lapalissiano, così come come affermato da Scarpinato nel suo intervento alla Camera dei Deputati: questo è un progetto di scardinamento della Costituzione, da sempre progettato e voluto dalla destra, che oggi porta all'incasso senza vergogna. A molti commentatori è però sfuggita un'altra delle perle del dl appena approvato e che riguarda la riforma delle pensioni. Altro che cancellazione della Fornero , come è andato cianciando Salvini, qui si sta tendando di cancellare il diritto universale dell'assegno pensionistico. Se è vero, come è vero quello che afferma l'Avv, Graziano Giuseppe Arancio in un suo post, che vi invito a leggere, che si sta andando verso un modello previdenziale selettivo e post-solidaristico, in cui la garanzia costituzionale dell’art. 38 Cost. (comma secondo: “I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di vecchiaia…”) venga riscritta nella prassi come: “i lavoratori hanno diritto a ciò che riescono a procurarsi in base alla loro efficienza sistemica”. "Si riduce la platea dei titolari del diritto, cristallizzando differenze economiche pregresse in differenze previdenziali future. Il lavoratore povero rischia, così, di diventare anche un pensionato invisibile." "Non è questa la funzione storica del sistema previdenziale. Non è questa l’idea di cittadinanza sociale su cui regge lo Stato costituzionale di diritto. Il principio di corrispettività contributiva — “si prende quanto si versa” — può essere un criterio utile alla sostenibilità, ma non può assurgere a nuovo fondamento etico del diritto alla pensione. Altrimenti, rischia di dissolversi la stessa funzione pubblicistica della previdenza, aprendo la strada a un mercato dei diritti dove chi può, integra; chi non può, rinuncia. In questo quadro, la vera sfida non è solo tecnica o finanziaria. È culturale. " "E giuridica. Si tratta di decidere se la pensione debba restare una forma di inclusione universale nel patto sociale oppure diventare uno strumento selettivo di premialità. Tacere su questo punto, oggi, significa legittimare una deriva che ridefinisce — senza dirlo esplicitamente — i confini della cittadinanza sociale nel XXI secolo." Se questo è il quadro devastante che ci propone la dx , penso che oggi è necessario andare tutti a votare per il referendum,non tenendo conto delle colpe di partiti e sindacati del passato, ma guardando solo ai quesiti che toccano la pelle viva dei lavoratori, che questo governo vuole affamare e schiavizzare. Riaffermare l'utilità dei referendum ci impone questo, per non farci scippare questo nostro diritto , che è l'ultima arma che ci rimane per bloccare la deriva in atto nel Paese. https://www.facebook.com/grazianogiuseppe.arancio?__cft__[0]=AZVMSdQQcEfdwVGgbvZjWXeIxFr0l9Wx7zL-ewQmwqbIw9wu9Lw5NV5Apecnx2_bWwOmPyWTbX1jxHm4YAJPMttasnnEdglUrFOPlDyeIBmbO-YLDdbRHagXSMuciYKQN9BrdV_pvZhBB8lwZ619vee4zmNrMZbViH_DMtavrMKHSD8KLgm1wwUD1fkyyBaKhod-jUmqNid1byV3NNKXaLzlfL0OVXSkYSHPxHE78sY19w&__tn__=-]K-y-R