Il ministro della Giustizia
al Senato: "Passo indietro se non c'è la fiducia del Parlamento".
Applausi da quasi tutti i banchi della maggioranza e anche dal
presidente del Consiglio Letta. I Cinque Stelle: "Non poteva mettersi a
disposizione di un'intera famiglia per cui ha lavorato suo figlio. In
Italia c'è un tessuto di potere in Italia che è un intreccio che
andrebbe definitivamente bonificato". Anche la Lega chiede un passo
indietro. Zanda (Pd): "Telefonata inopportuna, ma continui la sua lotta"
“Non ho mai sollecitato la scarcerazione di
Giulia Ligresti“. Il ministro
Annamaria Cancellieri ha ribadito davanti alle Aule di Senato e Camera la sua versione
sul caso Ligresti.
“A differenza di quanto è stato riportato sui media – ha spiegato la
Guardasigilli – non ho mai sollecitato nei confronti degli organi
competenti la scarcerazione della signora Giulia Ligresti né indotto
altri a simile comportamento”. In qualche modo l’ex prefetto ha rimesso
il mandato al giudizio del Parlamento senza escludere quindi la
possibilità di un passo indietro: “Non esiterò a fare un passo indietro
qualora venga meno o sia inclinata la fiducia istituzionale nei miei
confronti. La fiducia del Parlamento è fondamentale per la vita di un
ministro, non voglio essere d’intralcio”. Già nelle ore precedenti il
ministro Cancellieri aveva chiarito – tra l’altro -
di essere amica di Antonino Ligresti (fratello
di Salvatore, il più noto della famiglia) da oltre trent’anni e che
comunque non accetterebbe di essere un “ministro dimezzato”.
La
Cancellieri ha ripetuto che si occupa di tutte le segnalazioni che
riceve quotidianamente dal momento che “ogni vita che si spegne è una
sconfitta per lo Stato. Io ne sento tutto il peso”. Nel caso di Giulia
Ligresti, ha sottolineato, “se non fossi intervenuta sarei venuta meno a
miei doveri di ufficio”. Sui legami con Fonsai il ministro ha
precisato: “Quando mio figlio è stato assunto da Fonsai, io avevo appena
cessato il mio incarico da commissario del comune di Bologna ed ero una
tranquilla signora in pensione. Sono e voglio essere considerata una
persona libera, che non ha contratto debiti di riconoscenza a cui non
potrebbe sottrarsi”. L’intervento della Cancellieri ha convinto tutta la
maggioranza, visto che non solo il presidente del Consiglio
Enrico Letta, ma anche
Pdl,
Scelta Civica
e la gran parte del Partito democratico hanno applaudito quando la
Guardasigilli ha concluso la sua “difesa”. In Aula erano presenti tra
gli altri
Dario Franceschini,
Graziano Delrio,
Giampiero D’Alia,
Mario Mauro,
Emma Bonino.
Nessuno dei ministri del Pdl, ma il sostegno dei berlusconiani non pare
in dubbio: “Noi non chiederemo – ha detto il capogruppo al Senato
Renato Schifani
– le sue dimissioni e la inviteremo a continuare nel suo impegno”. Più
sfumata la posizione del Pd, ma il risultato resta: “Sono certo – ha
spiegato il capogruppo di Palazzo Madama
Luigi Zanda –
che il ministro Cancellieri continuerà a lottare per risolvere il
problema delle carceri italiane. Convengo con il ministro Cancellieri
per il rammarico per la telefonata, i cui contenuti sono francamente
inopportuni, e per non aver usato quel distacco istituzionale che
sarebbe stata opportuno”.
Non hanno battuto le mani invece i senatori del
Movimento Cinque Stelle e
Lega Nord,
gli unici a chiedere un passo indietro del ministro. Il M5s,
d’altronde, ha presentato una mozione di sfiducia individuale nei
confronti della Cancellieri e ha anche chiesto – con un intervento in
aula della capogruppo
Paola Taverna – di votarla
venerdì prossimo (e di iniziare la discussione sulla decadenza di
Berlusconi da senatore già oggi). La posizione dei grillini è stata
confermata dal senatore
Alberto Airola: “Può un
ministro della Giustizia mettersi a disposizione di un’intera famiglia
per cui ha lavorato anche suo figlio? Per noi non può e ciò rivela che
c’è un tessuto di potere in Italia che è un intreccio che andrebbe
definitivamente bonificato. Secondo noi la signora ministra dovrebbe
cominciare a dare il buon esempio e dimettersi”.
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17.56 – Speranza (Pd): “Nessuna interferenza sui pm, ma quelle telefonate inopportune”Ministro,
comprendiamo quel sentimento di pietà umana che l’ha mossa
nell’interessamento al caso di Giulia Ligresti che nulla a che vedere
con il caso Ruby a cui pure qualcuno ha provato impropriamente a
paragonare questa vicenda. Quello che abbiamo chiesto fin dall’inizio è
di fare chiarezza sui reali motivi del suo intervento: perché se è vero
che nessuna interferenza è stata esercitata dal guardasigilli su un
magistrato è altrettanto vero che le sue parole pronunciate in quella
telefonata del 17 luglio avevano lasciato molti dubbi e ci sono parse
sinceramente inopportune, come Lei stessa oggi ha ammesso”. Lo dice il
capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, nel corso del dibattito
che segue l’informativa di Anna Maria Cancellieri. Chiedendo di non
parlare di “metodo Boffo” quando parlamento e opinione pubblica chiedono
trasparenza, Speranza sottolinea che “era suo dovere – come ha fatto –
venire qui ad argomentare le sue ragioni.
17.52 – Applausi da Pd, Pdl e Scelta Civica. Silenzio da M5S, Sel e LegaApplausi
dell’aula della Camera al ministro della Giustizia Annamaria
Cancellieri dopo la sua informativa sul caso Ligresti. Convinti del
chiarimento del Guardasigilli Pd, Pdl e Scelta civica. Silenzio dai
banchi M5S, Sel e Lega.
17.44 – Cancellieri parla in Aula alla CameraIl
ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha iniziato il suo
intervento alla Camera sul caso Ligresti. “In questi giorni sono stati
posti diversi interrogativi sul mio operato da ministro della Giustizia –
ha detto – a cui se ne sono aggiunti altri dal punto di vista
professionale e personale. Fornirò dunque una ricostruzione precisa” dei
fatti, per consentire a tutti di avere “un’opinione obiettiva” su
quanto accaduto.
17.19 – Taverna (M5S): “Votare oggi decadenza B., venerdì sfiducia a Cancellieri”Si
voti oggi la decadenza di Silvio Berlusconi dal seggio di senatori e
l’8 novembre si voti la mozione di sfiducia individuale presentata dal
Movimento 5 Stelle nei confronti del ministro della Giustizia, Anna
Maria Cancellieri. Lo chiede nell’Aula di palazzo Madama la capogruppo
dei Cinque Stelle Paola Taverna, che annuncia: altrimenti il M5S
chiederà giornalmente la procedura per via “urgentissima” affinché
l’assemblea di pronunci su queste questioni. “Per la decadenza di
Berlusconi basta solo un’ora del nostro tempo da dedicare alla verità e
alla trasparenza”.
17.07 – Zanda (Pd): “Giusta la segnalazione sulla Ligresti”“Signor
ministro, le sono sempre state riconosciute competenza, senso dello
stato e correttezza professionale. Le dico tutto questo, perché ciascuno
di noi ha diritto di vedere riconosciute le proprie azioni nel quadro
di quel che ha fatto di buono nella propria vita”. Cosi’ il capogruppo
del Pd al Senato Luigi Zanda, in aula dopo le dichiarazioni del ministro
Annamaria Cancellieri. “Io convengo sul suo rammarico per la telefonata
alla signora Gabriella Fragni. Ho ascoltato con piacere le sue parole,
il suo rammarico per non aver usato il distacco necessario”, aggiunge
Zanda. L’esponente del Pd si chiede: “Il 19 agosto il ministro doveva
omettere la segnalazione per il fatto che Giulia Ligresti, anoressica
grave, era figlia di suoi amici? Doveva disinteressarsene? Io non lo
credo”. Zanda conclude: “Sono certo che ministro Cancellieri continuerà a
lottare per risolvere la tragedia delle carceri italiane”. “Convengo
con il ministro Cancellieri per il rammarico per la telefonata – ha
concluso il capogruppo Pd – i cui contenuti sono francamente
inopportuni, e per non aver usato quel distacco istituzionale che
sarebbe stata opportuno”.
17.00 – Schifani (Pdl): “Noi non chiederemo le sue dimissioni”“Non
chiederemo le sue dimissioni, anzi la inviteremo a continuare il suo
impegno”. Lo dice il presidente dei senatori Pdl Renato Schifani
nell’avvio del suo intervento dopo l’informativa del ministro della
Giustizia Annamaria Cancellieri al Senato. “Spiace molto che il
dibattito abbia coinvolto temi familiari; noi non le avremmo mai chiesto
di suo figlio perchè questa cultura – ha aggiunto – non ci
appartiene”. Il ministro della Giustizia deve “farsi carico di
attenzionare sempre di più la situazione carceraria” e dell’uso della
carcerazione preventiva la cui legislazione si deve “assolutamente
modificare” ha chiesto il capogruppo Pdl. Sul tema della carcerazione
preventiva “c’è un problema di tipo legislativo e lei – ha aggiunto
Schifani rivolgendosi al ministro Cancellieri – deve farsi carico di
intervenire per far sì che le maglie in natura di carcerazione
preventiva siano le più strette possibili”.
16.56 – Minzolini (Pdl): “La concussione c’è più qui che nel caso Ruby”
“Sono
un garantista e già solo per questo non posso non credere alla buona
fede del ministro Cancellieri. Ma a parte questo, se il reato di
concussione fosse applicato secondo le logiche della procura e del
tribunale di Milano, è sicuramente più ravvisabile nel comportamento
della Cancellieri e nei contorni di questa vicenda, che non in quelli
dell’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulla vicenda
Ruby. Ma questo riguarda l’autorità giudiziaria è il doppiopesismo che
spesso traspare nelle sue azioni”. Lo dice il senatore Pdl Augusto
Minzolini.
16.55 – Airola (Cinque Stelle): “Cancellieri dia l’esempio, si dimetta”“Secondo
noi la signora ministra dovrebbe cominciare a dare il buon esempio e
dimettersi”. Lo dice il senatore M5S Alberto Airola al termine della
comunicazione del ministro Cancellieri in Aula. “Può un ministro della
Giustizia, la Dea bendata, mettersi a disposizione di un’intera famiglia
per cui ha lavorato anche suo figlio? Per noi non può e ciò rivela che
c’è un tessuto di potere in Italia che è un intreccio che andrebbe
definitivamente bonificato”. Airola ha tra l’altro elencato la
“carriera” giudiziaria di Salvatore Ligresti.
16.49 – Maran (Scelta Civica): “Argomentazioni Cancellieri convincenti”Il
gruppo di Scelta Civica ritiene “convincenti le argomentazioni che il
ministro Cancellieri ha sviluppato”. Il ministro, spiega Alessandro
Maran nell’Aula di Palazzo Madama, ha dimostrato “di non aver commesso
alcun abuso e non si vede perché non possa continuare a ricoprire il suo
incarico”.
16.43 – Bitonci (Lega Nord): “Passo indietro per un contributo di trasparenza”Il
capogruppo al Senato della Lega Nord Massimo Bitonci ha chiesto un
passo indietro, al nome del gruppo del Carroccio, al ministro della
Giustizia Annamaria Cancellieri. Finora tutti gli interventi sono stati
pienamente a favore del ministro guardasigilli, ad eccezione della
fuoriuscita dei Cinque Stelle Paola De Pin (che ha parlato di sfiducia) e
del senatore di Sinistra Ecologia e Libertà Peppe De Cristofaro che ha
ribadito le ombre che ancora restano sulla vicenda.
16.42 – De Cristofaro (Sel): “Atto di giustizia, ma non alla luce del sole”“Nessun
dissenso per la scarcerazione di Giulia Ligresti, che era un atto di
giustizia, ma per il modo in cui è avvenuto, non alla luce del sole” e
“non ci può essere una giustizia a due velocità”. Lo ha detto Peppe De
Cristofaro (Sel) nel suo intervento in aula dopo l’informativa del
ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri sulla vicenda
Fonsai-Ligresti. “Le poniamo una semplice domanda: cosa avrebbe pensato
se fosse stata una semplice cittadina? Ci rivolgiamo alla sua onestà
intellettuale, perché – ha sottolineato – nel nostro Paese spesso la
giustizia è stata forte con i deboli e debole con i forti”. Per De
Cristofaro, “bisogna ottenere che tutti vengano trattati come è stata
trattata Giulia Ligresti” ma “per farlo bisogna procedere alla luce del
sole” e non con “l’inopportuna telefonata di solidarietà”.
16.38 – Buemi (Psi): “Noi siamo con lei”“L’Italia
ha bisogno di giustizia rapida e umana. Noi siamo con Lei. Basta
chiacchiere. L’Italia ha bisogno di fatti”. Lo dice il senatore delle
Autonomie Enrico Buemi al termine della comunicazione del ministro
Cancellieri in Aula al Senato sul caso Ligresti.
16.33 – Ferrara (Gal): “Finalmente possiamo dire che c’è un ministro con le palle”“Finalmente
possiamo dire che in Italia ogni tanto c’è un ministro con le palle”.
Lo ha detto Mario Ferrara (Grandi autonomie e libertà) concludendo in
aula il suo intervento dopo l’informativa del ministro della Giustizia
Annamaria Cancellieri sul caso Fonsai. Ferrara si è detto “sconcertato”,
fra l’altro, dal fatto che la legge lasci scoperto il caso delle
intercettazioni indirette che investono i ministri.
16.32 – Cancellieri finisce l’intervento, applausi da Pd, Pdl, Scelta Civica e LettaUn
applauso si leva dall’aula del Senato al termine dell’intervento del
ministro Anna Maria Cancellieri: è la reazione unanime di Pd, Pdl e
Scelta Civica. Applaudono anche il premier Enrico Letta e i ministri dai
banchi del governo. Braccia incrociate invece per M5S e Lega, che
accolgono con freddezza le parole del guardasigilli.
16.29 – Cancellieri: “Mai occupata della vicenda di Jonella Ligresti”“Mai,
dico mai, mi sono occupata”della vicenda di Jonella Ligresti. Lo ha
detto il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri al Senato dopo
alcune notizie di stampa. “Dalle verifiche effettuate con il Dap – ha
aggiunto – è emersa l’assoluta linearità delle procedure seguite per
Jonella Ligresti”.
Il
riferimento è al trasferimento di Jonella Ligresti, pure lei detenuta,
dal carcere di Torino a quello di San Vittore, a Milano.
16.28 – Cancellieri: “Mio figlio assunto da Fonsai, io ero già in pensione”“Quando
mio figlio è stato assunto da Fonsai, io avevo appena cessato il mio
incarico da commissario del comune di Bologna ed ero una tranquilla
signora in pensione”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Anna
Maria Cancellieri, nell’aula del Senato, in merito alla vicenda della
telefonata sul caso dell’arresto di Giulia Ligresti. Nella vicenda
Ligresti, “mio figlio è stato indebitamente” coinvolto.
16.27 – Cancellieri: “rammaricata e addolorata per la vicenda”“Sono
sinceramente rammaricata e addolorata” per questa vicenda. Lo ha detto
il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri al termine del suo
intervento al Senato sul caso Ligresti, ribadendo di aver “agito nello
stesso modo in cui mi sono comportata in tutti gli altri casi”. “Spero –
ha aggiunto – che emerga l’uniformità e la coerenza della mia condotta.
Sono stata me stessa in tutti i momenti”.
16.25 – Cancellieri: “Passo indietro se viene meno la fiducia”“Non
esiterò a fare un passo indietro qualora venga meno o sia incrinata la
fiducia istituzionale nei miei confronti”. Lo ha detto il ministro della
Giustizia, Anna Maria Cancellieri, nell’aula del Senato, in merito alla
vicenda della telefonata sul caso dell’arresto di Giulia Ligresti. “La
fiducia del Parlamento – ha precisato Cancellieri – è fondamentale per
la vita di un ministro, non voglio essere d’intralcio”.
16.24 – Cancellieri: “Mi dispiace se i sentimenti hanno prevalso sul ruolo”Nella
telefonata con Gabriella Fragni “esprimevo un sentimento di vicinanza e
mi rendo conto che qualche espressione possa aver ingenerato dubbi, mi
dispiace e mi rammarico di avere fatto prevalere i miei sentimenti sul
distacco che il ruolo del ministro mi dovevano imporre”, ma “mai ho
derogato dal mio dovere”. Lo ha detto Annamaria Cancellieri.
16.19 – Cancellieri: “Il procuratore Caselli ha escluso una mia ingerenza”“Tutte
le risultanze contenute nel fascicolo giudiziario di Giulia Ligresti
testimoniano in modo univoco e incontrovertibile” che la scarcerazione
della donna è avvenuta senza ingerenze da parte di Annamaria
Cancellieri. Lo ha ricordato lo stesso Guardasigilli citando quanto più
volte affermato dal procuratore capo di Torino Giancarlo
Caselli. Cancellieri, nel corso della sua audizione al Senato, ha
sottolineato che sarebbe “arbitrario e destituito di ogni fondamento”
ricondurre alla sua intromissione la scarcerazione di Giulia Ligresti
tanto più che lo stesso Caselli ha ricordato che a determinarla sono
state le condizioni di salute della donna e la sua richiesta di
patteggiamento.
16.19 – Cancellieri – “Chi mi accusa ha una visione distorta”“Corrisponde
a una distorta visione dei fatti dire che la vicenda di Giulia Ligresti
testimoni un trattamento privilegiato e differenziato, diverso da
quello che sarebbe spettato a qualsiasi altro detenuto”. Cosi’ il
ministro Annamaria Cancellieri, in aula al Senato sul caso Fonsai.
16.19 – Cancellieri: “La mia carriera mai influenzata da rapporti personali”“Sono
stata e sono amica di Antonino Ligresti”: ma “in nessun modo la mia
carriera è stata influenzata da rapporti personali” con questi o con
altri. Lo ha detto il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri nel
corso del suo intervento al Senato. Il ministro ha poi spiegato che il
medico del carcere di Vercelli il 12 agosto aveva segnalato la gravità
del caso di Giulia Ligresti e il 14 lo segnalò alla procura. “Le mie
segnalazioni, invece, sono del 19, cinque giorni dopo”.
16.18 – Cancellieri: “Sono una persona libera”“Sono
e voglio essere considerata una persona libera, che non ha contratto
debiti di riconoscenza a cui non potrebbe sottrarsi”. Lo ha detto il
ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, nell’aula del Senato,
in merito alla vicenda della telefonata sul caso di Giulia Ligresti.
16.15 – Letta ascolta la Cancellieri, assenti ministri PdlSono
gremiti i banchi del Governo nell’aula del Senato dove è in corso
l’informativa del ministro Anna Maria Cancellieri sul suo intervento nel
caso di Giulia Ligresti. Il presidente del Consiglio Enrico Letta
ascolta l’intervento del guardasigilli, seduto tra Dario Franceschini e
Mario Mauro. Al momento non è presente nessun ministro del Pdl, che è
però rappresentato da alcuni sottosegretari. Gremiti i banchi dei
senatori di tutti i gruppi parlamentari. Assente Silvio Berlusconi.
16.14 – Cancellieri: “Senza intervenire sarei venuta meno ai miei doveri”Nel
caso di Giulia Ligresti “se non fossi intervenuta sarei venuta meno a
miei doveri di ufficio”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Anna
Maria Cancellieri, nell’aula del Senato, in merito alla vicenda della
telefonata sul caso di Giulia Ligresti.
16.14 – Cancellieri: “Morti in carcere sono una sconfitta dello Stato”“Ogni
vita che si spegne in detenzione è una sconfitta per lo Stato e per il
sistema carcerario. Io ne sento il peso e per questo ho dedicato parte
rilevante mio impegno al problema carcere”. Lo ha detto il ministro
della Giustizia Annamaria Cancellieri, nel suo intervento al Senato.
16.13 – Cancellieri: “Dovere scrivere ai capigruppo per dare la mia disponibilità”“In
questi giorni sono stati posti diversi interrogativi in merito al mio
lavoro da ministro della Giustizia e in merito alla mia vicenda
personale e professionale. Penso che sia giusto dare una ricostruzione
dei fatti. Ho ritenuto doveroso scrivere in data 31 ottobre una lettera
ai capigruppo manifestando la mia totale disponibilità a ricostruire nel
dettaglio l’accaduto”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Anna
Maria Cancellieri, nell’aula del Senato, in merito alla vicenda della
telefonata sul caso di Giulia Ligresti.
16.12 – Cancellieri: “Difficile essere vicino a tutti i carcerati, anch’io avverto ingiustizia”“E’
vero, non tutti hanno la possibilita’ di bussare alla porta del
ministro della Giustizia, non tutti hanno un diretto contatto. Ma posso
garantire che nessuno piu’ di me avverte questa disparita’ in tutta la
sua dolorosa ingiustizia. E’ difficile essere vicini a tutti” i
carcerati. Lo dice il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri,
parlando in Senato.
16.07 – Cancellieri: “Ligresti scarcerata autonomamente dalla magistratura”
“La
scarcerazione di Giulia Ligresti non è avvenuta a seguito o per effetto
di una mia ingerenza che non vi è mai stata né è mai stata concepita.
Ma a seguito di una decisione libera ed autonoma della magistratura
torinese”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri
nel suo intervento al Senato. “Non vi è stato mai da parte di nessuno –
aggiunge – il benché minimo tentativo di influenzare l’esito di tale
iniziativa”.
16.04 – Cancellieri al Senato: “Non ho mai sollecitato la scarcerazione di Giulia Ligresti”
“Non
ho mai sollecitato nei confronti di organi competenti la scarcerazione
di Giulia Ligresti e non ho mai indotto altri ad agire in tal senso”. Lo
ha detto il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri nel suo
intervento al Senato.