La
politica che abbiamo visto in azione per le elezioni europee ha basato
la campagna elettorale su una diffusa pochezza di programmi, sulla
celebrazione dell’immagine del leader onnipotente e su una generalizzata
mancanza di idee che, nemmeno in casi di crisi eclatanti come quella di
Taranto, ha saputo generare proposte valide.
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Al di là degli
slogans anti-europeisti e delle rassicurazioni sul voler portare i
problemi italiani in Europa (come se andare in Europa fosse la soluzione
miracolosa per questioni che non si vogliono affrontare in casa), la
mancanza di progetti è stata clamorosa.