Chi ha a cuore il bene di questo Paese e la salute dei suoi cittadini non può che mettere al centro delle politiche la questione ambientale. Qualsiasi governo responsabile lo farebbe, ma non certo quello... Continua »
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venerdì 26 dicembre 2014
Le imposture del potere!
Rileggendo alcuni passi de ” Il Ritorno Del Principe” di R. Scarpinato e di S. Lodato a proposito di mafia mi ha colpito l’ affermazione secondo cui “personaggi come Provenzano, Riina e altri capi sono... Continua »
mercoledì 17 dicembre 2014
La riforma Fornero è un crimine contro i lavoratori!
La riforma delle pensioni è stata il più grande crimine contro i lavoratori, non di tutti ovviamente.
Sappiamo, infatti, che c’è chi vive di pensioni d’oro immeritate ed ingiustificate alle spalle dei lavoratori, di tanti lavoratori che adesso sono costretti ad aspettare la soglia dei 67 anni per avere una misera pensione dopo una vita di lavoro.
La Fornero si è resa responsabile di questo crimine: mai mente umana aveva concepito una cosa del genere.
Io mi domando: qual’è la ratio che ha condotto questa signora a formulare i famosi gradini per accedere alla pensione?
Mi domando ancora com’è stato possibile stabilire che chi compie 62 anni entro il 31 dicembre 2014 può andare in pensione, mentre chi ha avuto la sfortuna di compierli appeno un giorno dopo, il 1° gennaio 2015, dovrà aspettare altri quattro anni per andare in pensione nel 2018 con ben 66 anni e tre mesi.
domenica 14 dicembre 2014
Non credeteci: il Jobs Act non è stato davvero approvato!
Clash City Workers 8 Dicembre 2014
Curiosa l’informazione italiana: per tutta la giornata di ieri ha snobbato completamente la riforma del lavoro, la discussione al Senato e l’approvazione del Jobs Act. Forse perché avrebbe dovuto parlare delle cariche di Roma ai danni di chi, circondando il Senato, voleva impedirne l’approvazione…
O avrebbe dovuto riferire dei tanti presidi che hanno avuto luogo in tutta Italia, e che a Napoli hanno persino portato all’occupazione dell’Università!
Poi, improvvisamente, titoloni nei tg e sui principali quotidiani: certo, attraverso l’ennesima “fiducia” il Governo blindava l’approvazione del provvedimento, e portava a casa la sua approvazione. Ora si poteva finalmente dire agli italiani: “vedete, il Governo Renzi fa per davvero le cose, è inutile che vi opponete, ormai è andata!”. Ma è davvero così? Davveronon serve a nulla lo sciopero generale del 12 dicembre? Davvero ormai ci dobbiamo rassegnare al nuovo regime di sfruttamento, a non avere articolo 18, cassa integrazione, avendo in cambio ancora più precarietà e salari più bassi? Per nulla! E ora proviamo a spiegarvi perché…
Come al solito, partiamo dai dati di fatto, per evitare di sostituire alla realtà e alla sua complessità quel piccolo pezzo di realtà che vediamo, le nostre paure e i nostri desideri. Iniziamo quindi con un elemento tecnico, che tanto tecnico non è.
mercoledì 10 dicembre 2014
Mafia Capitale, astensionismo, Paese allo sbando: Renzi, stai sereno. O forse no
Andrea Scanzi
Giornalista e scrittore
Non lo ammetterà mai, neanche a se stesso, ma se lo immaginava più facile. Matteo Renzi era convinto che sarebbe bastato il 40% alle Europee, ottenute grazie a un’astensione record e al “terrore” che vincesse Grillo, per avere vita facile come Presidente del Consiglio. Purtroppo per lui, e soprattutto per l’Italia, non basta citare Jovanotti, Tonino Guerra e la Smemoranda per salvare un Paese che affonda. Ha ricominciato ad andare in tivù e a inondare gli italiani di videomessaggi post-berlusconiani perché è terrorizzato dall’astensione e dal calo di consensi. Resta il più forte, almeno nelle intenzioni di voto, ma ogni giorno scende (mentre sale chi non vota: il 44%, a cui va aggiunto il 2% di schede bianche e un 15-17% di indecisi. Tradotto: meno di 4 italiani su dieci, oggi, andrebbero al voto sapendo chi votare).
Il terremoto Mafia Capitale lo ha travolto.
martedì 9 dicembre 2014
Ricostruiamo la democrazia nel rispetto dei valori Costituzionali!
“ E’ inutile illudersi, bisogna prendere atto che, nonostante mani pulite, la corruzione dilaga a tutti i livelli, si è moltiplicata con i suoi costi etici, sociali e monetari … e che purtroppo oggi “la percezione del disvalore è quasi scomparsa.”
“La responsabilità maggiore va alla politica, che negli ultimi quindici anni ha consentito il radicamento di una illegalità diffusa, come una sorta di evoluzione della sottocoltura criminale dei gruppi dominanti, ha trovato un ottimo terreno di coltura un un sistema statuale arcaico, che produce inefficienza e a cui non si è sottratto “ nessuno.
“… Questa incapacità di cambiare, questa staticità porterà, davvero, alla decadenza, non solo il partito, ma tutto il Paese, trascinandolo dentro un baratro da cui sarà difficile uscire senza pagare prezzi altissimi.”
Questo scrivevo nel mio libro Uscire dal Passato per entrare nel Futuro oltre due anni fa ed oggi non mi resta che prendere atto che è ciò che sta succedendo davvero.
Il Paese è infatti precipiato dentro un baratro da cui sarà quasi impossibile uscire fuori senza pagare un conto molto salato.
“… Questa incapacità di cambiare, questa staticità porterà, davvero, alla decadenza, non solo il partito, ma tutto il Paese, trascinandolo dentro un baratro da cui sarà difficile uscire senza pagare prezzi altissimi.”
Questo scrivevo nel mio libro Uscire dal Passato per entrare nel Futuro oltre due anni fa ed oggi non mi resta che prendere atto che è ciò che sta succedendo davvero.
Il Paese è infatti precipiato dentro un baratro da cui sarà quasi impossibile uscire fuori senza pagare un conto molto salato.
Mafia Capitale: il suicidio di una democrazia
di Antonio Padellaro
Direttore de Il Fatto Quotidiano e scrittore
| 7 dicembre 2014
“A Roma serve un sindaco della Lega”, dice Matteo Salvini che fa bene a pensare in grande, visto che la Mafia Capitale delle coop rossonere, dei Pd a libro paga del boss Carminati omaggiato dalle star
sta lavorando per lui. L’altro Matteo è un ragazzone non antipatico
che, dopo una giovinezza da “fancazzista” (come del resto il Matteo
premier), ha costruito una carriera politica geniale sugli slogan
che porta stampati sulla felpa, tipo: “No Euro”, “Basta tasse”, “Stop
invasione clandestini”. Altro che corposi programmi e pensose leopolde:
per conoscere il Salvini pensiero, è sufficiente mettere in sequenza le
foto del suo abbigliamento preferito. Teoria e prassi del salvinismo
sgorgano rigogliose dall’incazzatura collettiva che si spande a macchia
d’olio in un paese declassato, ma con due primati nazionali assoluti: la
disoccupazione e la corruzione.
giovedì 4 dicembre 2014
Il verminaio Romano
Ci sono notizie che lasciano senza fiato, il disgusto e lo sgomento è tale che non sai nemmeno cosa dire. Ti chiedi solo com’è possibile che in questo Paese siamo arrivati a questo punto?
Com’è possibile che dei neofascisti possono gestire persino l’immigrazione senza che nessuno abbia niente da ridire? Com’è possibile che uno che è stato condannato per reati gravissimi possa assumere incarichi pubblici di rilievo senza che nessuno, anche in questo caso, abbia niente da ridire?
martedì 2 dicembre 2014
Carminati e Mancini, il passato nero del boss e del braccio destro di Alemanno
A capo della "Mafia capitale", secondo gli inquirenti, l'ex terrorista dei Nar poi ai vertici della Banda della Magliana. Legato da uno storico rapporto con l'uomo che ha curato la campagna elettorale del sindaco nel 2008
di Nello Trocchia | 2 dicembre 2014
di Nello Trocchia | 2 dicembre 2014
Mafia Capitale: mazzette e saluti romani, la cupola degli amici di Gianni Alemanno
Panzironi, Mancini e Pucci sono figure di spicco del cerchio magico dell'ex sindaco. Ma il sistema criminale tratteggiato dagli inquirenti include Eugenio Patanè, consigliere regionale del Pd, Mirko Coratti, attuale presidente dell'assemblea capitolina, ma anche Luca Odevaine, ex vice capo segreteria del sindaco Veltroni.
Alemanno indagato mafia, a Roma sotto inchiesta consiglieri Pd e Fi
Trentasette arresti nell'inchiesta del Ros. In manette Massimo Carminati, ex terrorista di estrema destra dei Nar ed ex membro della Banda della Magliana. Agli indagati gli inquirenti, coordinati di Giuseppe Pignatone, contestano a vario titolo, anche estorsione, usura, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio
di Giovanna Trinchella | 2 dicembre 2014
di Giovanna Trinchella | 2 dicembre 2014
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