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mercoledì 21 gennaio 2015

A proposito di Cofferati e PD ….

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In merito alla vicenda Cofferati ed al PD, io penso che non bisognerebbe lanciarsi in difese buoniste del primo e lo penso sia perché il PD è stato da sempre così: è un partito nato male e sta finendo anche peggio.
Per mia fortuna o sfortuna ho capito fin dall’atto della sua nascita la sua natura e me ne sono allontanata ed è da allora che conduco una battaglia , spesso in solitudine e quasi sempre avversata, che mi è costata moltissimo in termini personali e politici, ma di sicuro ho mantenuto alta la mia coerenza con i valori in cui credo e di questo oggi vado orgogliosa, anche se non mi sento di gioire di fronte ad un catastrofe simile, che di sicuro ha avuto ed ha gravi ripercussioni per il Paese e per noi tutti.
Gli Italiani, purtroppo, siamo un popolo senza memoria e, soprattutto, ci innamoriamo di ciò che vediamo in superficie, senza però volere andare a fondo nelle cose, per ignavia o per opportunismo o per entrambe le cose. questo è successo con Berlusconi, con il PD , con Renzi in ultimo, in cui alcuni hanno addirittura riposto la speranza che potesse cambiare il Paese.
Continua a leggere qui:
http://ricostruirestatoepartiti.altervista.org/proposito-di-cofferati-e-pd/ 

venerdì 16 gennaio 2015

Un’influenza manda in Tilt gli ospedali Italiani!


Art. 32 della Costituzione: La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Ho forti dubbi che i nostri governanti, con in testa la Lorenzin, conoscano questo fondamentale articolo della nostra Costituzione.
I dubbi sono confermati se si guarda a quello che sta avvenendo in questi giorni negli ospedali italiani a causa del picco dell’influenza, fatto questo quanto mai previvibilissimo, ma che non trova risposte adeguate nella sanità italiana.
I tagli indiscriminati, fatti dagli ultimi governi, per far fronte a un altro scempio compiuto ai danni dei cittadini con l’introduzione del pareggio di bilancio nella nostra Costituzione, stanno dando il proprio frutto avvelenato, com’era ampiamente prevedibile.
In un Paese che vuole dirsi civile, è  intollerabile che i cittadini che ricorrono e necessitano di cure mediche vengano lasciati per tre giorni consecutivi nelle barelle abbandonate nei corridoi  degli ospedali e, addirittura, nelle barelle dei mezzi del 118, che in mancanza sono costretti a fermarsi.
E’ intollerabile che a causa della riduzione indiscriminata del personale chi ha avuto la fortuna di conservare il posto di lavoro debba poi soccombere perché costretta a lavorare 12 ore, com’è successo alla caposala dell’ospedale Martini di Torino, colpita da un’emorragia cerebrale per il forte stress.

lunedì 12 gennaio 2015

La grande manifestazione di Parigi contro il terrorismo!


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In Francia una manifestazione così imponente come quella odierna non si vedeva dal dopoguerra !
Una partecipazione così alta, oltre 2 milioni e mezzo di persone, è stata semplicemente straordinaria: i cittadini hanno partecipato individualmente esprimendo nei loro cartelli individuali il loro sentire, ma, come è stato detto, con tanta voglia di stare insieme.
Trovo questo assolutamente straordinario, e al contempo penso che questo sentire e questa voglia di stare insieme deve essere tradotto in progetto politico che raccolga tutte le istanze dei cittadini, che questi politici e questi partiti hanno tradito alla grande.

La grande manifestazione di popolo di Parigi!

IO NON DELEGO, IO PARTECIPO è la parola d'ordine dei Partigiani contro il pensiero unico dominante.

sabato 10 gennaio 2015

La necessità di un partito nuovo contro il pensiero unico dominante.


Come molti sanno e come si sta disvelando sempre più, in occidente la democrazia rappresentativa è in parte una fictio dietro cui si cela una competizione tra ristrette élite per conquistare il governo della società.
Così scrive Gustavo Zagrebelsky, uno dei migliori Costituzionalisti:
“La democrazia, nella versione rappresentativa che conosciamo, è una classe politica, scelta attraverso elezioni, che immettono nelle istituzioni istanze della società per trasformarle in leggi. E’ dunque, nell’essenziale, un sistema di trasmissione e trasformazione di domande che si attua attraverso una sostituzione dei molti con pochi: una classe politica al posto della società. Qui, piaccia o no, c’è la radice inestirpabile del carattere oligarchico della democrazia rappresentativa, carattere che perlopiù viene occultato in rituali democratici ma che talora non ci si trattiene dall’esibire sfrontatatmente. Ma al di là di ipocrisia ed arroganza, ciò che è decisivo è il rapporto tra questa oligarchia e la società (…). La classe politica pesca dalla società le istanze ch’essa vuole rappresentare per ottenere i consensi necessari a mantenere o migliorare le proprie posizioni, secondo la legge ferrea dell’autoconservazione delle élite.”