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venerdì 25 novembre 2016

VOTO ALL’ESTERO: Intervista ad Alfiero Grandi, vice presidente del Comitato per il NO al referendum costituzionale

di Cambiailmondo.org 
Alfiero Grandi, perché tanta attenzione sul voto degli italiani all’estero?
«Il voto degli italiani all’estero è oggetto di morbosa attenzione da parte del governo nella speranza di recuperare il distacco dal No che, stando ai sondaggi, è in testa nel territorio nazionale, anche se sarebbe un grave errore dormire sugli allori (dei sondaggi). Per questo il Comitato per il No ha organizzato in tutti i modi possibili un contatto con gli italiani all’estero. Abbiamo scartato l’invio della lettera a tutti gli elettori (il testo è disponibile sul nostro sito: http://www.iovotono.it) per ragioni di costo. Basti pensare che al costo ufficialmente fornito dalle poste (0,52 Euro) avremmo avuto bisogno di almeno 2 milioni di euro solo per i francobolli, mentre tutta la nostra campagna elettorale in Italia e all’estero costerà meno di 300.000 euro. Quindi abbiamo chiesto ai nostri 35 Comitati all’estero e ai nostri alleati di usare tutti gli strumenti tradizionali a partire da mail, telefonate, porta a porta ove possibile; la risposta è stata importante: sono molte centinaia gli attivisti per il NO tra gli italiani all’estero che stanno informando le diverse comunità in tutti i paesi».

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