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Nichi Vendola
La Fabbrica di Nichi
Vittoria ApeMaia
Nichi Vendola a Palermo
pubblicata da Un Progetto Per Cambiare L'italia il giorno sabato 16 ottobre 2010 alle ore 21.21
Una conferenza stampa affollatissima e molto partecipata, segno questo che anche a Palermo qualcosa comincia a muoversi.
Vendola, come sempre, ha saputo rappresentare la situazione disastrosa del Paese e non ha mancato di criticare le scelte Siciliane del PD, che non vanno certo nella direzione del cambiamento e non sono laboratorio politica che può condurre all'alternativa.
Perchè, come da Egli affermato, "l'alternativa, se non parte da un progetto democratico, non parte".
Durante la conferenza stampa ha parlato della scuola, che è fondamento della democrazia nella nostra società, che questo governo sta distruggendo sottraendole risorse.
Ha parlato del lavoro, quale diritto fondamentale di ognuno per l' affermazione della propria dignità , dell'aumento in maniera esponenziale della povertà, della disoccupazione crescente in tutta Europa e della mancanza di guida politica europea, tutta incentrata invece sul governo dell'economia.
Ha parlato in modo appassionata del mancato coinvolgimento delle donne nella politica, sulla emarginazione delle stesse, ritenendo che non può parlarsi di cambiamento senza il coinvolgimento delle donne.
Ha parlato ancora del grave problema della violenza sulle donne ed ha additato come responsabile dell'aumento esponenziale di questa barbarie non già ad una patologia, ma alla responsabilità di chi ci propina ogni giorno modelli e rappresentazioni della donna fuorvianti.
Naturalmente ha toccato il problema delle primarie, ritenendo le stesse uno strumento fondamentale per togliere dalle mani dei partiti la designazione dei candidati, per fare decidere ai cittadini chi dovrà rappresentarli!
Il suo intervento bello e appassionato si è protratto per più di un'ora ed è stato molto applaudito.
Bello e appassionato anche l'intervento di una insegnante che ha denunciato la disintegrazione della scuola pubblica, baluardo di democrazia, che rientra proprio in un disegno di disintegrazione della medesima democrazia.
Spazio dedicato alle fabbriche di Nichi se n'è visto davvero poco, visto che sul palco si sono alternati soprattutto interventi di dirigenti di S e L.
Una cosa comunque è certa, La Rete Delle Donne Siciliane, che è anch'essa una fabbrica di Nichi, presente in sala con una larga rappresentanza, non è stata invitata ad intervenire, anzi è stata completamente ignorata.
Ho apprezzato molto l'intervento di Nichi che ha rivendicato la necessità di fare spazio alle donne, ma sono molto, ma molto rammaricata che gli organizzatori di questo incontro non si sono curati di invitare ad intervenire la Rete delle Donne.
Purtroppo il vizio di oscurare chi non fa parte del proprio gruppo è duro a morire!!!!!!
Nella Toscano
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