Oggi i liquidatori hanno decretato la morte definitiva de’ L’Unità. Dal primo agosto il giornale non sarà più in edicola, con questo si chiude un altro capitolo della tradizione della sinistra del nostro paese. Non c’è altro da aggiungere credo, se non una domanda: chi riempirà l’enorme vuoto che l’Unità lascerà nelle edicole italiane e nei cuori dei suoi lettori? L’Europa Quotidiano forse? Non credo.
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giovedì 31 luglio 2014
Non ho più pazienza!!!

Nella toscano
Autoritarismo vs democrazia: il discorso del re? Paradossale
Micromega
29 luglio 2014 - 6 Commenti »
Rossella Guadagnini
Nel discorso di Giorgio Napolitano in occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio, offerto dalla stampa parlamentare, che si è svolta al Quirinale, il Capo dello Stato – imprimendo una significativa spinta all’attuazione delle riforme istituzionali – lancia il seguente monito: non parlate di autoritarismo. Per la precisione la frase presidenziale è “non si agitino spettri di insidie e macchinazioni di autoritarismo”. Abbiamo appena detto dell’autoritarismo; ma che vuol dire questa frase, pronunciata dalla massima carica dello Stato?
mercoledì 30 luglio 2014
Vogliamo interrogarci su cosa si cela dietro questa riforma del Senato?
https://www.facebook.com/notes/nel-toscano/vogliamo-interrogarci-su-cosa-si-cela-dietro-questa-riforma-del-senato/10150392832899971
Alcuni commenti di amici mi
hanno portata a riflettere sulla grave situazione che si è venuta a
creare in Italia, per effetto delle scellerate riforme volute da renzino e dal
pregiudicato, che di fatto stanno
bloccando il Parlamento, oramai da diversi mesi.

La bagarre che si è scatenata al Senato è il segno tangibile
del degrado in cui vertono le Istituzioni, i cui rappresentanti in maggioranza
hanno davvero rivelato di non essere adeguati al ruolo a cui sono stati
chiamati.
Da una parte il governo arroccato su proposte di
riforme la cui competenza invece è e
dovrebbe essere del Parlamento e dall’altra una opposizione inadeguata, che non
ha saputo condurre la propria battaglia in modo coerente e con la forza
necessaria per abbattere questo muro contro muro.
lunedì 28 luglio 2014
Da Taranto ferita un new deal per la sinistra
https://www.facebook.com/notes/nel-toscano/e-tempo-di-ripartire/10150391952124971
La politica che abbiamo visto in azione per le elezioni europee ha basato la campagna elettorale su una diffusa pochezza di programmi, sulla celebrazione dell’immagine del leader onnipotente e su una generalizzata mancanza di idee che, nemmeno in casi di crisi eclatanti come quella di Taranto, ha saputo generare proposte valide.
Al di là degli slogans anti-europeisti e delle rassicurazioni sul voler portare i problemi italiani in Europa (come se andare in Europa fosse la soluzione miracolosa per questioni che non si vogliono affrontare in casa), la mancanza di progetti è stata clamorosa.
Finanza creativa, il filo rosso milionario che lega Cuffaro a Tokyo via Nomura
Ancora da chiarire se nella cessione dei crediti della Regione Siciliana alla banca giapponese l'ente è solo parte offesa o ci sono stati "comportamenti non lineari da parte di chi avrebbe dovuto vigilare"
Un filo rosso a sei zeri che dalla Sicilia di Salvatore Cuffaro, passava da Milano per finire direttamente in Giappone nella sede della banca d’investimenti Nomura. Un filo rosso che oggi è al centro dell’inchiesta del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza: sotto sequestro sono finiti 104 milioni di euro, denaro sigillato dai conti della Nomura, e da quelli di Marcello Massinelli e Fulvio Reina, intermediari di un affare che per gli inquirenti era in realtà una mega truffa ai danni della Regione Siciliana.
sabato 26 luglio 2014
E’ tempo di ripartire!!!

Trovo però
incredibile che il Presidente della Repubblica abbia rifiutato di ricevere un
così alto numero di Parlamentari, così come non condivido per niente il suo
richiamo ad approvare le riforme Costituzionali entro l’8 agosto, imponendo, per
riuscirvi, “la tagliola”, che mortifica e stronca il dibattito parlamentare
sulle riforme Costituzionali.
Firmiamo per fermarli
Il Fatto Quotidiano
25 luglio 2014 - 32 Commenti »
Marco Travaglio
venerdì 25 luglio 2014
Norberto Bobbio: Etica e politica
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Le cinque maniere di giustifìcare il divario fra morale
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mercoledì 23 luglio 2014
Il senso della legge e la sentenza Ruby
23 luglio 2014 - 3 Commenti »
Roberta De Monticelli
Le sentenze non si commentano. E infatti questo non è un commento a una sentenza di assoluzione di un potente accusato e in primo grado condannato, ma un esame dello stato d’animo di un cittadino che l’ha appresa. Se non è rappresentativo di uno stato d’animo diffuso, gettate via questa riflessione o lanciatele contro le vostre obiezioni. Ecco la fenomenologia di una relazione sentimentale che un cittadino intrattiene con la Legge. Non intendo quella morale che si dice viva invisibile in noi, come il cielo stellato splende su di noi. Intendo quella visibile e scritta, che da noi da molto tempo, ridotta a selva oscura nella lingua, opaca negli intenti, pletorica di manomissioni politiche, ha perduto ogni ambizione di rendere visibile la ragione della nostra coesistenza civile. Che questa ambizione uno Stato la perda quanto più dilaga la corruzione al suo interno è una correlazione nota già a Tacito: Corruptissima re publica plurimae leges. Ma il cittadino che forse rappresento è incompetente a giudicare nel caso particolare se lo strumento legislativo fosse o nonfosse capzioso, o se tale fosse o non fosse la sua applicazione. La questione è un’altra.
martedì 22 luglio 2014
“La morte di Paolo e i pezzi mancanti ventidue anni dopo”
il Fatto Quotidiano
22 luglio 2014 - 1 Commento »
Roberto Scarpinato
L’intervento alla commemorazione delle vittime della strage di via D’Amelio del Procuratore Generale di Palermo, Roberto Scarpinato. |
È trascorso quasi un quarto di secolo dalla strage di via D’Amelio e ogni anno, a causa dell’inesorabile fluire del tempo, si assottiglia per ragioni anagrafiche e sopravvenuti pensionamenti, il numero di coloro che all’interno del palazzo di giustizia di Palermo furono testimoni di quel tempo. Di coloro che ebbero modo di conoscere personalmente Paolo Borsellino, di condividere con lui i patemi dei suoi ultimi mesi di vita, di attraversare quella tragica stagione di sangue quando tutto sembrava perduto, come ebbe a dire Antonino Caponnetto in un momento di sconforto e di verità, e un intero popolo che si sentiva improvvisamente orfano, si riversava nelle piazze gridando il proprio sdegno nei confronti degli esponenti di una classe politica che appariva imbelle e di uno Stato che si era rivelato incapace di proteggere da una morte annunciata i suoi figli migliori. Ho ancora negli occhi l’immagine di un presidente della Repubblica che, venuto a Palermo dopo la strage, rimase prigioniero nella morsa di una folla immane; una folla che travolse nel suo incontenibile impeto i cordoni di protezione della polizia e dalle cui file si alzava veemente il grido “assassini” all’indirizzo dei massimi esponenti delle istituzioni.Una storia di menzognevecchia quanto la Repubblica
Una sentenza che evita il carcere ma non restituisce né onore né credibilità
Il processo Ruby
Ma in democrazia nessuno ha in mano l’ultima chance
La discussione in Senato
22 luglio 2014 - 3 Commenti »
Nadia Urbinati
sabato 19 luglio 2014
Ruby, Berlusconi assolto: finisce un'era. Ma chi vince oggi si vergognerà in futuro
Lucia Annunziata
Editorial Director, L'Huffington Post
Editorial Director, L'Huffington Post
Tutti a casa, compagni. La guerra è finita e noi la abbiamo persa. Per venti lunghi anni abbiamo dubitato del nostro Premier, lo abbiamo chiamato puttaniere, e lo abbiamo accusato di uso privato del suo potere. Sbagliato. L'uomo è in verità un politico integerrimo.
Altro che rottamazione. È quello che ci grida, dall'alto dei suoi scranni, il potere togato, quello stesso che abbiamo venerato per anni, e come smentirlo ora, ora che ha trasformato in un niente il reato di prostituzione minorile e di concussione?
Dalla pena massima, sette anni, alla assoluzione totale. Innocente.
Altro che rottamazione renziana. Rottamato qui è il pilastro di una lotta politica. È la fine di un'era.
Ci rassegniamo dunque. Abbiamo sbagliato tutto. Del resto c'è chi vince e c'è chi perde, e tocca accettare le sconfitte.
Altro che rottamazione. È quello che ci grida, dall'alto dei suoi scranni, il potere togato, quello stesso che abbiamo venerato per anni, e come smentirlo ora, ora che ha trasformato in un niente il reato di prostituzione minorile e di concussione?
Dalla pena massima, sette anni, alla assoluzione totale. Innocente.
Altro che rottamazione renziana. Rottamato qui è il pilastro di una lotta politica. È la fine di un'era.
Ci rassegniamo dunque. Abbiamo sbagliato tutto. Del resto c'è chi vince e c'è chi perde, e tocca accettare le sconfitte.
Riforme, Berlusconi assolto: il Pd tace e blinda il Patto del Nazareno
Il Partito democratico accoglie in silenzio il ribaltamento della sentenza del caso Ruby per l'ex Cavaliere. Più facile ora andare avanti con l'alleato di Forza Italia su modifica del Senato e legge elettorale. Intanto i 5 stelle si sfilano dalla trattativa
Il patto del Nazareno è sano, salvo e gode di ottima salute, insomma. Vedere Andrea Marcucci, senatore renzianissimo, tra i più attivi nell’accompagnare le mosse del governo: “Le sentenze non si commentano e le riforme naturalmente vanno avanti. Le catastrofi di tanti Nostradamus non si avverano”. E Renzi parlando al suo entourage dell’impatto sulle riforme sottolinea: “Siamo in dirittura, lavoriamo sodo per portare a casa il risultato”. Ragiona un renziano: “Berlusconi a questo punto ha la possibilità di uscire di scena da padre costituente. Non la sprecherà”. Sentenza politica? La domanda serpeggia sotto traccia. Perché certo, un anno fa, il clima era completamente diverso: “Non pensavamo prima che ci fosse persecuzione nei confronti di Berlusconi, così oggi non pensiamo che si tratti di una sentenza influenzata dal clima politico, come qualcuno in queste ore ha ventilato”, sostiene il deputato Walter Verini, membro della Commissione Giustizia della Camera.
Il patto del Nazareno è sano, salvo e gode di ottima salute, insomma. Vedere Andrea Marcucci, senatore renzianissimo, tra i più attivi nell’accompagnare le mosse del governo: “Le sentenze non si commentano e le riforme naturalmente vanno avanti. Le catastrofi di tanti Nostradamus non si avverano”. E Renzi parlando al suo entourage dell’impatto sulle riforme sottolinea: “Siamo in dirittura, lavoriamo sodo per portare a casa il risultato”. Ragiona un renziano: “Berlusconi a questo punto ha la possibilità di uscire di scena da padre costituente. Non la sprecherà”. Sentenza politica? La domanda serpeggia sotto traccia. Perché certo, un anno fa, il clima era completamente diverso: “Non pensavamo prima che ci fosse persecuzione nei confronti di Berlusconi, così oggi non pensiamo che si tratti di una sentenza influenzata dal clima politico, come qualcuno in queste ore ha ventilato”, sostiene il deputato Walter Verini, membro della Commissione Giustizia della Camera.
Il ritorno di Telemaco a mani vuote
Il Corriere della Sera
18 luglio 2014 - Nessun Commento »
Antonio Polito
giovedì 17 luglio 2014
E' necessario ed urgente difendere la Costituzione, e rifondare la sinistra !!!

Comincia ad essere chiaro ai più la grave situazione politica ed economica in cui è precipitata l’Italia per colpa di questo governo dilettantesco e arrogante, e di una classe dirigente incapace, incompetente e vuota di idee e programmi per risollevare le sorti del Paese.
Prendiamone
atto, quindi, e cominciamo a pensare che costruire il futuro è necessario ed urgente, non c’è più tempo da
perdere!
Cominciamo
a interrogarci come fare e cosa fare per costruire questo futuro, per potere
finalmente uscire da questa terribile situazione di degrado e caos in cui siamo
precipitati.
E’
chiaro però che bisogna da subito lavorare per cercare di fermare il progetto
scellerato di riforma della Costituzione, voluto da Renzi, dalla sua
maggioranza e dai suoi impresentabili alleati, quali sono Berlusconi e Verdini,
in attuazione del piano della P2.
Contro i ladri di democrazia, no al Parlamento dei nominati e all’uomo solo al comando
Il Fatto Quotidiano
17 luglio 2014 - 7 Commenti »
Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano
Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano.Aderiscono anche Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Stefano Rodotà e Salvatore Settis.
C’è già l’adesione di moltissimi soci e di membri direttivi di LeG. Chi vuole può firmare qui.
A:
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
Pietro Grasso, Presidente del Senato
Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati
Matteo Renzi, Presidente del Consiglio
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
Pietro Grasso, Presidente del Senato
Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati
Matteo Renzi, Presidente del Consiglio
Dite no al Parlamento dei nominati e alle riforme che limitano i referendum e uccidono la democrazia partecipataLE CONTRORIFORME dell’Italicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal governo con il pregiudicato Silvio Berlusconi e il plurimputato Denis Verdini:
La colazione dei marpioni, Delrio di prima mattina a casa di De Benedetti
1. IL BRACCIODESTRO DI RENZI, DELRIO VA DI PRIMA MATTINA A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - 2. IL SOTTOSEGRETARIO PIZZICATO DALLE TELECAMERE DI ‘’IN ONDA’’ DAVANTI AL PORTONE DELLA “TESSERA NUMERO UNO DEL PD” E “LIBERO” GRIDA ALLA SCANDALO MA PRANZI E CENE COLAZIONI IN CASA DELL’EDITORE DI “REPUBBLICA” NON SONO CERTO UNA NOVITA’ PER I LEADER DEL CENTROSINISTRA, DA PRODI A ENRICO LETTA, DA MONTI A GIULIANO AMATO - 3. LA SORPRESA/CONFERMA E’ RENZI CHE NON METTE PIEDE FUORI DA PALAZZO CHIGI PER NON FARSI INGHIOTTIRE DALLA ROMA DEI SALOTTI E SPEDISCE IL PIO DELRIO AL SUO POSTO - 4. DELRIO REPLICA: “È UN IMPRENDITORE, NE INCONTRO TANTI PER AVERE IL POLSO DEL PAESE” -
Matteo Renzi: paroles, paroles, paroles?
04 JUILLET 2014
martedì 15 luglio 2014
RODOTÀ: “AVREMO UN GOVERNO PADRONE DEL SISTEMA COSTITUZIONALE” (Silvia Tuzzi)
Mentre al Senato comincia il dibattito sulle controriforme, Stefano Rodotà, già professorone, risponde così al telefono: “Il mio stato d’animo è terribilmente malinconico. Poteva finire in modo molto migliore di come si avvia a concludersi”.
Siamo un Paese alla rovescia: chi insinua dubbi sulla legittimazione degli oppositori o è membro di un’alleanza di governo che nessun cittadino ha votato o di un Parlamento fortemente sospettato di legittimità dalla sentenza della Consulta sul Porcellum.
È una vecchia tecnica: invece di discutere le tesi dell’interlocutore, lo si delegittima. Mi spiace perché la famosa lettera dei professoroni aveva messo in modo un meccanismo virtuoso, di iniziative parlamentari che andavano verso un processo riformatore, che non era in contrasto con la democrazia. Invece chi sostiene un’idea di riforma non brutale e semplificata, viene apostrofato come gufo o rosicone. Alla peggio lo si accusa di voler salvare lo stipendio.
È una vecchia tecnica: invece di discutere le tesi dell’interlocutore, lo si delegittima. Mi spiace perché la famosa lettera dei professoroni aveva messo in modo un meccanismo virtuoso, di iniziative parlamentari che andavano verso un processo riformatore, che non era in contrasto con la democrazia. Invece chi sostiene un’idea di riforma non brutale e semplificata, viene apostrofato come gufo o rosicone. Alla peggio lo si accusa di voler salvare lo stipendio.
venerdì 11 luglio 2014
Tramonto del Csm
Il Manifesto
Livio Pepino
Se non la vera e propria scomparsa di Magistratura democratica (fatto, peraltro, acquisito già prima del voto ché in alcune categorie, come i giudici di legittimità e i pubblici ministeri, non c’erano neppure candidati ad essa riferibili, coerentemente con il cupio dissolvi che ne caratterizza il gruppo dirigente). Non è un buon segnale ché, di questi tempi, se la politica ha perso ogni autorevolezza e credibilità, anche la giurisdizione non gode di buona salute. Certo, c’è una parte della magistratura che continua, seppur isolata, a mantenere schiena dritta e barra ferma in settori importanti, dal perseguimento della corruzione e della criminalità organizzata alla tutela di diritti fondamentali (talora persino in tema di lavoro o di libertà personale).
giovedì 10 luglio 2014
Pd, il verso e il vizio
Vasco Errani, governatore Pd dell’Emilia Romagna al terzo mandato, viene condannato in appello a un anno con la condizionale per falso ideologico: secondo l’accusa, dopo aver finanziato con fondi pubblici la coop del fratello con un milione di euro per la creazione di una cantina non completata nei termini previsti dal bando, avrebbe indotto due funzionari regionali a certificare la correttezza dell’operazione.
MATTEO PUCCIARELLI – Destini ineluttabili, ineluttabili destini
Sì, la prosa è un po’ disfattista e magari paranoica.
Ma in giro non si vede altro, se si vuol vedere. Prendo spunto da un video – per la verità leggermente patetico, ma non è questo il punto – pubblicato da diversi giornali online. Quello dei giornalisti dell’Unità che chiedono un aiuto per far sopravvivere la testata, quindi il proprio lavoro. Senza entrare nel merito della questione (personalmente a me non piace più da un pezzo l’Unità ma ripeto: non è questo il punto) sono drammaticamente aridi i commenti che si possono leggere a corredo del filmato. Per il 90 per cento dicono questo: «Se non sai stare sul mercato, è giusto che tu chiuda».
martedì 8 luglio 2014
Fa parte dei miei sogni per il futuro quello di partecipare alla creazione di una nuova sinistra di Antonia Battaglia al dibattito
"caro Leonardo, cara Nel, é molto difficile spiegare oggi in Europa quello che accade in Italia. Mi sono trovata spesso in queste ultime settimane a dover spiegare a persone di forze politiche di sinistra di altri paesi europei cosa DAVVERO stia accadendo nel nostro Paese e cosa voglia dire il risultato del PD. Andiamo per gradi. 1) la realtà. Io credo profondamente, e l'ho scritto in un mio recente articolo su MicroMega, che in Italia al momento non esista la sinistra, quella vera, quella che possa dirsi figlia di un passato ancora idealista, quella che si ispira agli ideali del popolo, dei diritti dei lavoratori, dei diritti delle classi più deboli e che possa sposare anche una certa apertura di pensiero che abbracci l'ecologia. fermo restando che un partito solo ecologista, a mio avviso, non significa molto perché l'ecologia deve ben essere applicata ad un programma sociale forte e dinamico. in Italia al momento la sinistra non c'é.
domenica 6 luglio 2014
Patto Renzi-Berlusconi, il modello “super-premier” senza opposizione
Le riforme in 10 punti: dall'Italicum all'elezione del capo dello Stato, passando per informazione e immunità parlamentare; se il pacchetto istituzionale passerà diventa quasi certa la "svolta autoritaria" paventata dai giuristi di Libertà e Giustizia, senza più opposizione nè controlli
Unendo i puntini delle varie riforme vaganti tra governo e Parlamento, costituzionali e ordinarie, ma anche di certe prassi quotidiane passate sotto silenzio per trasformarsi subito in precedenti pericolosi, come le continue interferenze del Quirinale nell’autonomia del Parlamento, della magistratura e della stampa, viene fuori un disegno che inquieta. Una democrazia verticale, cioè ben poco democratica: sconosciuta, anzi opposta ai principi ispiratori della Costituzione, fondata invece su un assetto orizzontale in ossequio alla separazione e all’equilibrio dei poteri. Ce n’è abbastanza per dare ragione all’allarme inascoltato dei giuristi di Libertà e Giustizia sulla “svolta autoritaria”.
Unendo i puntini delle varie riforme vaganti tra governo e Parlamento, costituzionali e ordinarie, ma anche di certe prassi quotidiane passate sotto silenzio per trasformarsi subito in precedenti pericolosi, come le continue interferenze del Quirinale nell’autonomia del Parlamento, della magistratura e della stampa, viene fuori un disegno che inquieta. Una democrazia verticale, cioè ben poco democratica: sconosciuta, anzi opposta ai principi ispiratori della Costituzione, fondata invece su un assetto orizzontale in ossequio alla separazione e all’equilibrio dei poteri. Ce n’è abbastanza per dare ragione all’allarme inascoltato dei giuristi di Libertà e Giustizia sulla “svolta autoritaria”.
“SIAMO GOVERNATI DA IDEE ECONOMICHE MORTE” ( Joseph Stiglitz) LIBERIAMOCENE PRIMA CHE UCCIDANO ANCORA. di Antonio de Martini
scritto da administra |
venerdì 04 luglio 2014 19:03 |
“SIAMO GOVERNATI DA IDEE ECONOMICHE MORTE” ( JOSEPH STIGLITZ) LIBERIAMOCENE PRIMA CHE UCCIDANO ANCORA. DI ANTONIO DE MARTINI
Grazie alla segnalazione di Giovanni Ceccarelli che tutti conoscete come Gic. ho scoperto di avere un’anima gemella almeno per quanto riguarda la politica estera e quella economica che è più di quanto abitualmente condivida con i miei cari.
Si tratta di un giornalista della Reuters, Anatoly Kaletsky, che ha un suo blog in quella galassia e che fa anche consulenze e analisi economiche sugli investimenti in Asia dal suo osservatorio di Honk Kong. Anche lui prevede una guerra ( ” che da impossibile sta diventando inevitabile”) e ha chiare idee di economia su cosa ci ha nuociuto e potevamo evitare.
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Renzi ha fallito. Juncker è la condanna a morte per l'Italia. Ambrose Evans-Pritchard
Il metodo cromwelliano con cui Jean-Claude Juncker è stato imposto agli stati nazionali è una violazione dei trattati ed i Parlamenti sovrani sono ancora una volta le vittime di soprusi costituzionali da parte dell'Ue. Con questa premessa, il columnist del Telegraph Ambrose Evans-Pritchard sottolinea come quest'episodio è l'ultima conferma di come il Regno Unito debba lasciare l'Ue e come debbano iniziare a riflettere la Francia o ogni altro paese che desidera governarsi in modo autonomo nel rispetto della legge e della Costituzione.
venerdì 4 luglio 2014
Marco Milanese arrestato, il consigliere di Tremonti accusato di corruzione per il Mose
L'ex braccio destro del ministro dell'Economia, secondo i pm, ha incassato mezzo milione di euro per sbloccare i finanziamenti del Cipe per l'opera veneziana. Per i giudici poteva "reiterare il reato"
Marco Milanese, in passato consulente dell’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti e già coinvolto in altre vicende giudiziarie, è stato arrestato per corruzione dalla Guardia di Finanzanell’inchiesta Mose. All’ex parlamentare del Popolo delle Libertà sono stati sequestrati beni per 500mila euro. Secondo l’ordinanza con la quale la Guardia di Finanza aveva arrestato 35 personea inizio giugno Milanese ricevette proprio una tangente da mezzo milione di euro che gli imprenditori del Consorzio Venezia Nuova – secondo le accuse – gli avevano versato nel 2010 per sbloccare i finanziamenti del Cipe per il Mose. Il denaro – secondo gli inquirenti – sarebbe stato consegnato a Milanese tra l’aprile e il giugno del 2010. Secondo l’accusa, il Cvn avrebbe pagato Milanese attraverso Roberto Meneguzzo, patron della vicentina Palladio finanziaria. La dazione sarebbe avvenuta a Milano e per questo gli atti relativi a Meneguzzo sono stati trasferiti dal tribunale del Riesame di Venezia in Lombardia per competenza territoriale.
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