Difendiamo la democrazia
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mercoledì 16 aprile 2025
BIOGRAFIA DELLA MELONI REDATTA DA UN'AMICA PRIMARIO DEL REPARTO DI NEUROPSICHIATRIA
Post di Roberto Mileti Ripreso da fb del 16.4.2025
😳
RITRATTO PERFETTO👏👏👏
Oggi mi sento più buona del solito, perciò voglio dedicare due righe alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Per anni mi sono dovuta sorbire, anche da parte di amici e conoscenti di sinistra, la favoletta della "Meloni intelligente".
Eh sì, perché appena la nominavi, subito sbucava fuori qualcuno a ricordarti: "Ah, lei però è intelligente!"
Ma quando mai?
Non ci ho mai creduto, a questo falso mito, nemmeno in tempi non sospetti.
E non ho mai creduto ai suoi pessimi tentativi di recitare lo stucchevole personaggio della donna-madre-cristiana.
L'ho sempre vista per quello che era: una coatta neofascista, una donna fastidiosa e "ignorante" (nel senso etico del termine), priva di empatia, nemica del popolo, e incapace di parlare in italiano corretto, come nella peggiore delle commedie di borgata.
Non ho nemmeno mai creduto al mito della sua forza: al contrario, ho sempre pensato che la sua aggressività fosse un indice di profonda debolezza.
Urla, fa la voce gutturale e tira gli occhi fuori dalle orbite perché è divorata dall'insicurezza, e dalla consapevolezza della propria incapacità di governare.
Cerca di spaventare gli altri perché è lei la prima ad essere spaventata.
Non credo di aver mai visto, da quando ho memoria, un Presidente del Consiglio così volgare e imbarazzante: una che quando viene interpellata dalle opposizioni o da qualche (raro) giornalista "scomodo", si mette a fare la cabarettista, e punta sulle battute di pessimo gusto, o fa le espressioni da psicopatica, e non si assume mai la responsabilità di risolvere le tragedie di questo Paese.
Si vanta di arrivare dal popolo, ma odia i poveri, e con il suo tentativo di sabotare il rdc a breve provocherà una catastrofe sociale.
Si vanta di essere una donna, ma si circonda di fascistoni e di puttanieri, quindi è la portavoce del patriarcato più retrogrado.
Si vanta di essere una madre, ma sta facendo di tutto per coinvolgere l'Italia in un conflitto sanguinario.
È un disastro sotto ogni punto di vista - etico, umano e politico - e ci porterà dritti verso il baratro.
Disastrosa lei, e disastrosi gli italiani mononueronali che ancora la sostengono.
Sarà difficile sbarazzarsene, ma in questo periodo iniziamo un po' tutti a percepire il suo disagio: passata la sbornia del post-elezioni, anche lei avverte il crollo del proprio castello di carte - i suoi atteggiamenti sempre più isterici e aggressivi ne sono la prova più evidente.
Facciamoci coraggio e aspettiamo la sua uscita di scena, sperando che arrivi prima possibile.
Il giorno in cui questa squallida figura lascerà per sempre la guida del Paese arriverà sempre e comunque troppo tardi.
Rita Capraro.
lunedì 14 aprile 2025
E' necessario e urgente trovare una via pacifica che ci porti fuori da questo incubo, per mandare a casa questi governanti collusi!
Vorrei trovare le parole per dire tante cose, ma non so da dove cominciare. e' troppo quello che sta succedendo in Italia e nel mondo ed è difficle, troppo difficile accettare di dover subire tutto il male che si sta facendo all'umanità intera, ai bambini indifesi, alle donne impossibilitate a difendersi. Basta guerre, basta bombe, basta sacrificare servizi e diritti dei popoli per costruire armi, per uccidere popoli inermi, per la follia di piccoli , insignificanti e crudeli oltre l'inverosimile di esseri immondi.
Basta con queste classi dirigenti, che incapaci di governare, pensano solo ai loro interessi personali, a costruirsi carriere sulla pelle dei popoli, in parte inconsapevoli, in parte incapaci di reagire.
Non è accettabile che in Italia una maggioranza parlamentare, che è minoranza nel Paese, stia cancellando i diritti e la libertà costituzionali con provvedimenti incostituzionali , che ahinoi, il P, d. R . ha firmato dimentico di essere il garante della costituzione.
Tutto questo è inaccettabile, così come lo è dovere subire i ricatti degli USA in balia di un Presidente folle e dell'Europa oramai al disastro che vuole portarci in guerra. Una guerra che il popolo a maggioranza rifiuta e, nonostante ciò, il capo del governo sta per andare negli USA, per offrirgli 8 miliardi di €. per le armi, e per affidare il controllo del nostro Paese alla Nato: una vera follia, mentre al popolo italiano non vengono più garantiti servizi quali la sanità, la scuola e molto altro.
Di fronte a una situazione così grave e disastrosa non ci resta che opporci fermamente.
L'auspicio è che si possa trovare una via pacifica che ci porti fuori da questo incubo e mandare a casa questi governanti collusi.
giovedì 3 aprile 2025
TRENO DELLE DONNE PER LA COSTITUZIONE: Elezioni in Germania : L'impossibilità di un cambi...
TRENO DELLE DONNE PER LA COSTITUZIONE: Elezioni in Germania : L'impossibilità di un cambi...: /div> Il risultato delle elezioni politiche in Germania non dovrebbe fare dormire sonni tranquilli a nessuno. La destra, la peggiore d...
venerdì 7 marzo 2025
Questa non è l'Europa che vogliamo e per questo occorre boicottare la manifestazione del 15 marzo a Roma
Acquistare armi non con fondi coesione, ma indebitandosi oltre misura : questa è la bella trovata degli scienziati europei, come se i debiti non si dovessero pagare e che a pagare sarà sempre e comunque il popolo, e che per pagare i debiti dovrà poi rinunciare ai servizi.
Basti pensare a come hanno ridotto la sanità pubblica, che sta scomparendo del tutto.
alle risorse tolte alla scuola pubblica, alle infrastrutture, ai servizi , agli stipendi e alle pensioni di fame e a quelle di reversibilità che stanno programmando di cancellare del tutto per capire verso dove stiamo andando.
Eppure la presidente del consiglio si diverte a prendere in giro gli italiani con un gioco di parole : ha infatti affermato che i fondi da stanziarsi sono per le "armi " e "non per il riarmo", che invece ha appena approvato in Europa.
Se pensano di difendere l'Europa con le armi, se pensano di fermare Putin temendo la immaginaria invasione dell'Europa , e se pensano di farlo sotto l'ombrello delle bombe nucleari di Francia e Inghilterra non pare difficile imaginare che sarà la fine non solo dell'Europa, ma di tutto l'occidente, perchè la Russia si difenderà e siccome possiede più testate nucleari di Inghilterra e Francia lascio immaginare la distruzione che ne deriverebbe.
Oggi ho ascoltato due illustri commentatori come Tajani e la capogruppo di FI che addirittura hanno scomodato De Gasperi e Berlusconi per giustificare la necessità del riarmo, per una europa che deve difendersi e che per farlo ha bisogno di armi e esercito. Ora io mi chiedo come possa una persona con un minimo di raziocinio pensare a una difesa comune verso un nemico inesistente senza nemmeno un stato Europeo costituito?
Come pensano di governare la difesa comune? Chi dovrebbe farlo? forse la stessa Ursula?
Qui mi pare che sono tutti impazziti e di più se si pensa che stanno tutti dietro a questa tizia dal passato assai pieno di ombre.
Se vogliamo la pace dobbiamo lavorare per la pace e per averla non servono le bombe, ma la buona volontà dei popoli.
Questa Europa non è più garanzia di pace e quindi non va difesa ed è sbagliatissimo partecipare alla manifestazione del 15 marzo a Roma organizzata da Serra, perchè questa Europa non va sostenuta, ma avversata.
lunedì 24 febbraio 2025
TRENO DELLE DONNE PER LA COSTITUZIONE: Elezioni in Germania : L'impossibilità di un cambi...
TRENO DELLE DONNE PER LA COSTITUZIONE: Elezioni in Germania : L'impossibilità di un cambi...: /div> Il risultato delle elezioni politiche in Germania non dovrebbe fare dormire sonni tranquilli a nessuno. La destra, la peggiore d...
martedì 29 ottobre 2024
Elezioni Liguria 2024: i vincitori
di Sergio Bagnasco
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Elezioni Liguria 2024: i vincitori
Tanti sono stati i vincitori alle elezioni liguri del 2024:
1° classificato: Disgusto
2° classificato: Inconcludenza
3° classificato: Ignoranza
4° classificato: Tradimento
5° classificato: Veto
6° classificato: Perdente
DISGUSTO
Le inchieste giudiziarie, anche quando producono la caduta di una giunta regionale e conseguenti elezioni anticipate, sono ormai solo rumorose emissioni di aria dalla bocca che producono allontanamento dal sistema partitocratico, incapace di offrire risposte ai problemi del vivere quotidiano. Risultato? Va a votare appena il 45,97% degli aventi diritto con un calo del 13,95% dei votanti. Non solo: le schede bianche e nulle ammontano a 19.777 pari al 3,21% dei votanti cosicché i voti validi sono appena il 44,49% degli aventi diritto.
INCONCLUDENZA
Ben 9 candidati presidenti e 20 liste, ma i seggi sono stati conquistati solo da 9 delle 13 liste che sostenevano i due candidati favoriti: Bucci, per il CDX, e Orlando, per il CSX in versione “quasi campo largo”; tutti gli altri candidati presidenti (7) e tutte le altre liste (11) tornano a casa a mani vuote.
Grande inconcludente frammentazione nonostante un sistema elettorale con soglie di sbarramento (del 3% o del 5%) e premio del 20% dei seggi in palio alle liste che sostengono il candidato presidente che prende più voti.
In altre parole, la maggioranza dei partiti si comporta come se fossimo in un sistema puramente proporzionale; incapaci di giocare con le regole date e anche di agire per cambiare queste regole.
Risultato? Tutti i 7 candidati presidenti alternativi ai due concorrenti favoriti hanno preso ciascuno meno dell’1% dei voti, determinando una dispersione di oltre il 3,5% dei voti.
E’ troppo chiedere ai partiti che hanno la presunzione di essere alternativi alle “coalizioni coatte” di saper fare sintesi e presentare offerte politiche credibili?
Per fare politica non basta dire “Ci sono anch’io!”.
IGNORANZA
Dalla lettura dei dati elettorali emerge che gli elettori non conoscono il sistema elettorale o vivono su Marte.
Assolutamente lecito, per esempio, che un elettore scelga di votare il Partito Comunista dei Lavoratori, disinteressandosi del fatto che è altamente improbabile che superi la soglia regionale del 3%, ma è sbalorditivo che ci siano elettori che votano solo il candidato presidente, Ferrando, e non la lista di partito: Ferrando ha totalizzato 2.099 voti mentre la lista che lo sostiene appena 1.813!
Ci sono elettori che hanno votato solo il candidato presidente Ferrando ritenendo che potesse risultare il più votato e quindi divenire presidente della regione? Penso proprio di NO! Quindi, è più probabile che molti elettori non conoscano il sistema di voto.
Infatti, tutti i 9 candidati presidenti hanno totalizzato più voti delle liste collegate.
I candidati presidenti hanno raccolto 596.833 voti mentre tutte le liste hanno raccolto 562.299.
In altre parole, 34.534 elettori hanno votato solo il candidato presidente, senza scegliere alcun partito.
Se questo può avere un senso per i candidati presidenti favoriti (scelgo tra Bucci e Orlando e non m’interessano i partiti che li sostengono), non ha alcun senso per gli altri 7 candidati presidenti che non hanno alcuna possibilità di risultare eletti e quindi l’unica speranza per gli elettori che scelgono di votare questi partiti è che almeno riescano a conquistare un seggio; illogico, pertanto, votare solo il candidato presidente che non ha alcuna possibilità di risultare il più votato.
Oppure, una quota importante degli elettori pensa che il voto dato esclusivamente al candidato presidente si trasferisca alle liste collegate, come avviene nel sistema elettorale parlamentare, dove votando il candidato uninominale il voto si trasferisce alle liste collegate.
In definitiva, o si tratta di ignoranza del sistema elettorale o si tratta di incapacità di effettuare scelte politiche basate su logica e analisi della realtà.
TRADIMENTO
Chi sarebbe il tradito? Il corpo elettorale, ovviamente.
La partitocrazia ha voluto l’elezione diretta del sindaco e del presidente di regione; vorrebbe persino l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, però poi le persone scelte dagli elettori per svolgere un incarico … abbandonano l’incarico per candidarsi ad altro. Ecco allora che abbiamo sindaci che si candidano per fare il presidente di regione o il parlamentare e presidenti di regione che si candidano al parlamento nazionale o europeo … determinando, se eletti ad altro incarico, instabilità nell’organismo che abbandonano. Così, Bucci eletto nel 2022 per la seconda volta sindaco di Genova, abbandona la carica determinando elezioni anticipate a Genova; e Orlando, lascerà la carica di parlamentare per guidare l’opposizione in regione Liguria? Chissà!
Questa pessima abitudine di candidarsi a una carica mentre si svolge altro mandato elettivo è una patologia che meriterebbe una cura drastica: chi ricopre una carica elettiva è incandidabile ad altre cariche oppure può candidarsi ad altre cariche elettive solo se prima si dimette dalla carica che ricopre.
VETI
"Or tu chi se’, che vuo’ sedere a scranna,
per giudicar di lungi mille miglia
con la veduta corta d’una spanna?" (Dante, Paradiso Canto XIX)
Chi pretende di decidere chi può stare in squadra, deve avere grandi doti di elaborazione, deve avere grandi capacità di timoniere, ma se ha solo dimostrato di barcamenarsi per galleggiare dilapidando un patrimonio, perché affidare a lui la decisione su chi deve stare in squadra?
Ecco, c’è qualcosa che non va quando si subisce il veto di chi ha dimostrato di non essere lungimirante.
Un’offerta politica risulterà sempre confusa e poco convincente se i veti sulle persone prevalgono sulle proposte.
PERDENTE
Perdente è colui che ha sempre pronto un “si ma”; “non abbiamo vinto, ma siamo il primo partito della Liguria”. E’ una grande soddisfazione, ma diventa misera cosa quando si vuole far passare una narrazione secondo la quale il partito della presidente Meloni ha preso appena il 15% in Liguria mentre in Abruzzo, a marzo 2024, aveva preso il 24%. Come a voler significare che c’è un’importante flessione del partito della Presidente.
Siamo alla fiera della stupidità!
A gennaio del 2020 il PD prese il 35% in Emilia Romagna e appena il 15% in Calabria! Allora? Le elezioni regionali hanno sempre presentato grandissime differenze di consenso da una regione all’altra. Ci siamo dimenticati di quando il PCI sfiorava il 40% in Toscana ma non arrivava al 16% in Veneto? Era il 1990.
E’ la storia politica italiana e chi pensa di commentare la politica ignorando la realtà è meglio che si dedichi a cesellare le zolle!
Dimenticavo, nonostante la fine ingloriosa della giunta di CDX guidata da Toti, le elezioni sono state vinte da Bucci che guida la coalizione di CDX, riconfermatosi alla guida della Regione Liguria.
Il CSX, anche nella versione “quasi campo largo”, accorcia le distanze, ma in ogni caso arriva secondo, come già successo in Sardegna, dove il “campo largo” ha preso meno voti del CDX ma ha comunque vinto la presidenza e quindi la Regione, grazie al sistema elettorale che garantisce la maggioranza assoluta dei seggi alla sola condizione che il candidato presidente più votato abbia superato il 25% dei voti a livello regionale.
Come si vede, è sempre molto facile cantare vittoria!
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