A Palazzo Chigi si dicono «molto preoccupati per la situazione finanziaria della Regione e l’instabilità politica». Il ministro Graziano Delrio ne ha parlato direttamente con il governatore Rosario Crocetta la scorsa settimana, e mentre si odono nuovamente echi di «commissariamento della Regione» come già accaduto nel 2012 quando a lanciare l’allarme era stato Ivan Lo Bello di Confindustria, c’è una nuova grana che potrebbe aggravare il quadro non già dei migliori: la Regione rischia un buco nei conti del 2014 per oltre 400 milioni di euro e una «gravissima crisi di liquidità» di cassa già in estate. Il motivo? La Cassa depositi e prestiti non vuole erogare i 360 milioni di euro del mutuo acceso lo scorso anno se prima non verrà approvato il ddl paga imprese. E senza questi soldi, già di fatto previsti in cassa, a breve Palazzo d’Orleans rischia di garantire a stento le buste paga dei dipendenti diretti e non potrebbe pagare tutto il resto. Compresi i 30 mila stipendi in bilico e che la manovrabis dovrebbe garantire: anche se venisse approvata la seconda manovra, infatti, senza il denaro fresco del mutuo la Regione avrebbe enormi difficoltà a garantire gli impegni, e questo riguarda tutti i capitoli di bilancio, dai teatri ai forestali, dagli enti controllati ai pagamenti ai fornitori