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giovedì 31 luglio 2014

L’Unità chiude. Si è concluso un altro capitolo della sinistra italiana.

Oggi i liquidatori hanno decretato la morte definitiva de’ L’Unità. Dal primo agosto il giornale non sarà più in edicola, con questo si chiude un altro capitolo della tradizione della sinistra del nostro paese. Non c’è altro da aggiungere credo, se non una domanda: chi riempirà l’enorme vuoto che l’Unità lascerà nelle edicole italiane e nei cuori dei suoi lettori? L’Europa Quotidiano forse? Non credo.  

Non ho più pazienza!!!

Non ho più pazienza per le persone ipocrite, non ho più pazienza per chi non è capace di rispettare gli amici ed i parenti, non ho più pazienza con questi giovanotti maleducati ed arroganti, non ho più pazienza per la superficialità, per chi non è capace di rivolgerti un pensiero gentile, per chi non sa nemmeno cos'è una famiglia, per chi non sa stare in mezzo alla gente, per chi non sa capire, per chi tradisce, per chi invidia , per chi non è capace di stare al mondo, per chi pretende di giudicare senza capire una beata mazza ... Alla mia età voglio solo stare con chi mi pare e come mi pare, con chi è capace di rispettare ed è educato, con chi condivide le mie idee, con chi non si azzarda a giudicare, soprattutto voglio fare quel che mi pare ....
Nella toscano

Autoritarismo vs democrazia: il discorso del re? Paradossale

Micromega
29 luglio 2014 - 6 Commenti »
Rossella Guadagnini
Giorgio NapolitanoChe cos’è l’autoritarismo? Semplice, il contrario della libertà. Autoritarismo viene da “autorità”. Il politologo Giovanni Sartori spiega che il termine è stato coniato dal fascismo in senso apprezzativo, per poi essere rovesciato – alla sconfitta dei nazifascismi – per denotare la “cattiva autorità”, cioè un abuso e un eccesso di autorità che schiacciano le libertà. “In tal caso – commenta Sartori – direi che oggi, più che rappresentare l’opposto di democrazia, il termine autoritarismo sta a significare il contrario di libertà” [1].
Nel discorso di Giorgio Napolitano in occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio, offerto dalla stampa parlamentare, che si è svolta al Quirinale, il Capo dello Stato – imprimendo una significativa spinta all’attuazione delle riforme istituzionali – lancia il seguente monito: non parlate di autoritarismo. Per la precisione la frase presidenziale è “non si agitino spettri di insidie e macchinazioni di autoritarismo”. Abbiamo appena detto dell’autoritarismo; ma che vuol dire questa frase, pronunciata dalla massima carica dello Stato?

Querela a Matteo Renzi per alto tradimento adesione TISA

mercoledì 30 luglio 2014

Vogliamo interrogarci su cosa si cela dietro questa riforma del Senato?

https://www.facebook.com/notes/nel-toscano/vogliamo-interrogarci-su-cosa-si-cela-dietro-questa-riforma-del-senato/10150392832899971

Alcuni commenti di amici mi  hanno portata a riflettere sulla grave situazione che si è venuta a creare in Italia, per effetto delle scellerate riforme volute da renzino e dal pregiudicato, che di fatto  stanno bloccando il Parlamento, oramai da diversi mesi.
La bagarre che si è scatenata al Senato è il segno tangibile del degrado in cui vertono le Istituzioni, i cui rappresentanti in maggioranza hanno davvero rivelato di non essere adeguati al ruolo a cui sono stati chiamati.
Da una parte il governo arroccato su proposte di riforme   la cui competenza invece è e dovrebbe essere del Parlamento e dall’altra una opposizione inadeguata, che non ha saputo condurre la propria battaglia in modo coerente e con la forza necessaria per abbattere questo muro contro muro.

lunedì 28 luglio 2014

Da Taranto ferita un new deal per la sinistra


https://www.facebook.com/notes/nel-toscano/e-tempo-di-ripartire/10150391952124971

[foto Manna/PeaceLink]
di Antonia Battaglia
La politica che abbiamo visto in azione per le elezioni europee ha basato la campagna elettorale su una diffusa pochezza di programmi, sulla celebrazione dell’immagine del leader onnipotente e su una generalizzata mancanza di idee che, nemmeno in casi di crisi eclatanti come quella di Taranto, ha saputo generare proposte valide.

Al di là degli slogans anti-europeisti e delle rassicurazioni sul voler portare i problemi italiani in Europa (come se andare in Europa fosse la soluzione miracolosa per questioni che non si vogliono affrontare in casa), la mancanza di progetti è stata clamorosa. 

Finanza creativa, il filo rosso milionario che lega Cuffaro a Tokyo via Nomura

Ancora da chiarire se nella cessione dei crediti della Regione Siciliana alla banca giapponese l'ente è solo parte offesa o ci sono stati "comportamenti non lineari da parte di chi avrebbe dovuto vigilare"

Finanza creativa, il filo rosso milionario che lega Cuffaro a Tokyo via Nomura

 Un filo rosso a sei zeri che dalla Sicilia di Salvatore Cuffaro, passava da Milano per finire direttamente in Giappone nella sede della banca d’investimenti Nomura. Un filo rosso che oggi è al centro dell’inchiesta del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza: sotto sequestro sono finiti 104 milioni di euro, denaro sigillato dai conti della Nomura, e da quelli di Marcello Massinelli e Fulvio Reina, intermediari di un affare che per gli inquirenti era in realtà una mega truffa ai danni della Regione Siciliana.

sabato 26 luglio 2014

E’ tempo di ripartire!!!

Il corteo dei deputati che è andato al Quirinale per protestare contro la “tagliola” imposta dal governo, da Napolitano e fatta propria dal presidente Grasso, a mio avviso, è un segno positivo. In questi ultimi anni non abbiamo visto alcun tipo di opposizione all’interno del Parlamento, soprattutto da parte dei deputati del PD e  vedere oggi che alcuni di essi hanno preso coscienza della necessità di fare opposizione non può che aprire uno spiraglio alla speranza.
 Trovo però incredibile che il Presidente della Repubblica abbia rifiutato di ricevere un così alto numero di Parlamentari, così come non condivido per niente il suo richiamo ad approvare le riforme Costituzionali entro l’8 agosto, imponendo, per riuscirvi, “la tagliola”, che mortifica e stronca il dibattito parlamentare sulle riforme Costituzionali.

Firmiamo per fermarli

Il Fatto Quotidiano
25 luglio 2014 - 32 Commenti »
Marco Travaglio
opposizione senatoSenza eccedere in enfasi retorica, possiamo dire che quella di ieri è una giornata da segnare sul calendario. Dopo tre anni di pensiero unico, quello delle larghe intese, è risorta l’opposizione. Nel corteo di parlamentari di Sel, 5Stelle, Lega e dissidenti del centrodestra ci sono anche persone che non ci piacciono. Ma la battaglia che hanno portato fin dentro il Quirinale è giusta, perchè è l’Abc della democrazia: difendere il ruolo delle minoranze, cioè del Parlamento. Non è dallo stato di salute delle maggioranze, ma delle minoranze che si distinguono le democrazie dalle dittature e dai regimi autoritari. Il Fatto, con la petizione che in una settimana ha raccolto oltre 160 mila firme, segnala la minaccia prossima ventura del grumo autoritario che spurga dal combinato disposto Italicum-Senato-Quirinale-Csm.

venerdì 25 luglio 2014

Norberto Bobbio: Etica e politica

Articoli Correlati


Le cinque maniere di giustifìcare il divario fra morale comune e condotta politica. I termini e i confini della questione morale, e la sua rilevanza nell’Italia di oggi.

di Norberto Bobbio, da MicroMega 4/1986
Come si pone il problema

mercoledì 23 luglio 2014

Il senso della legge e la sentenza Ruby

23 luglio 2014 - 3 Commenti »
Roberta De Monticelli

Ruby

Le sentenze non si commentano. E infatti questo non è un commento a una sentenza di assoluzione di un potente accusato e in primo grado condannato, ma un esame dello stato d’animo di un cittadino che l’ha appresa. Se non è rappresentativo di uno stato d’animo diffuso, gettate via questa riflessione o lanciatele contro le vostre obiezioni. Ecco la fenomenologia di una relazione sentimentale che un cittadino intrattiene con la Legge. Non intendo quella morale che si dice viva invisibile in noi, come il cielo stellato splende su di noi. Intendo quella visibile e scritta, che da noi da molto tempo, ridotta a selva oscura nella lingua, opaca negli intenti, pletorica di manomissioni politiche, ha perduto ogni ambizione di rendere visibile la ragione della nostra coesistenza civile. Che questa ambizione uno Stato la perda quanto più dilaga la corruzione al suo interno è una correlazione nota già a Tacito: Corruptissima re publica plurimae leges. Ma il cittadino che forse rappresento è incompetente a giudicare nel caso particolare se lo strumento legislativo fosse o nonfosse capzioso, o se tale fosse o non fosse la sua applicazione. La questione è un’altra.

martedì 22 luglio 2014

“La morte di Paolo e i pezzi mancanti ventidue anni dopo”

il Fatto Quotidiano
22 luglio 2014 - 1 Commento »
Roberto Scarpinato
scarpinato

L’intervento alla commemorazione delle vittime della strage di via D’Amelio del Procuratore Generale di Palermo, Roberto Scarpinato.
È trascorso quasi un quarto di secolo dalla strage di via D’Amelio e ogni anno, a causa dell’inesorabile fluire del tempo, si assottiglia per ragioni anagrafiche e sopravvenuti pensionamenti, il numero di coloro che all’interno del palazzo di giustizia di Palermo furono testimoni di quel tempo. Di coloro che ebbero modo di conoscere personalmente Paolo Borsellino, di condividere con lui i patemi dei suoi ultimi mesi di vita, di attraversare quella tragica stagione di sangue quando tutto sembrava perduto, come ebbe a dire Antonino Caponnetto in un momento di sconforto e di verità, e un intero popolo che si sentiva improvvisamente orfano, si riversava nelle piazze gridando il proprio sdegno nei confronti degli esponenti di una classe politica che appariva imbelle e di uno Stato che si era rivelato incapace di proteggere da una morte annunciata i suoi figli migliori. Ho ancora negli occhi l’immagine di un presidente della Repubblica che, venuto a Palermo dopo la strage, rimase prigioniero nella morsa di una folla immane; una folla che travolse nel suo incontenibile impeto i cordoni di protezione della polizia e dalle cui file si alzava veemente il grido “assassini” all’indirizzo dei massimi esponenti delle istituzioni.Una storia di menzognevecchia quanto la Repubblica   

Una sentenza che evita il carcere ma non restituisce né onore né credibilità


Il processo Ruby
19 luglio 2014 - 6 Commenti »
Berlusconi_arrabbiatoL’assoluzione in appello di Berlusconi scatenerà una ridda di polemiche. La sua innocenza, ancorché sentenziata dalla stessa magistratura, verrà sbandierata come la prova provata dell’intento persecutorio che ha motivato le toghe milanesi. Si urlerà indignati per il fango che ha ingiustamente lordato la specchiata figura dell’allora Presidente del Consiglio. Si invocheranno misure che impediscano ai pubblici ministeri di stravolgere con iniqui sospetti la vita democratica del paese. Non solo a difesa dell’onorabilità della persona, ma anche e soprattutto a difesa della volontà popolare democraticamente definita. L’idea di un’immunità che protegga la politica da indebite invasioni di campo tornerà a fare capolino. La sinistra garantista e la destra offesa e ferita (o in loro vece i carbonari del Nazareno) cercheranno utili convergenze legislative che limitino le irresponsabili scorribande giudiziarie.

Ma in democrazia nessuno ha in mano l’ultima chance

La discussione in Senato
22 luglio 2014 - 3 Commenti »
Nadia Urbinati
boschiHa detto la Ministra Maria Elena Boschi introducendo la proposta di riforma costituzionale al Senato: “Oggi è il tempo delle scelte: nelle vostre mani, onorevoli senatori, l’ultima chance di credibilità per la politica tutta.”  Sarebbe interessante sapere su quali testi la Ministra ha studiato i principi e le regole della democrazia per fare questa affermazione, retoricamente roboante quanto vuota e sbagliata: non c’è ma un’”ultima chance” nella democrazia, dove appunto si vota puntualmente e nessuno può mai dire di rappresentare l’ultima possibilità o di avere in mano la risposta definitiva ai problemi (se questo fosse che senso avrebbe votare e rivotare?). Ad essere precisi la democrazia è un sistema dove ogni scelta è penultima.

sabato 19 luglio 2014

Ruby, Berlusconi assolto: finisce un'era. Ma chi vince oggi si vergognerà in futuro

Lucia Annunziata
Editorial Director, L'Huffington Post
Tutti a casa, compagni. La guerra è finita e noi la abbiamo persa. Per venti lunghi anni abbiamo dubitato del nostro Premier, lo abbiamo chiamato puttaniere, e lo abbiamo accusato di uso privato del suo potere. Sbagliato. L'uomo è in verità un politico integerrimo.
Altro che rottamazione. È quello che ci grida, dall'alto dei suoi scranni, il potere togato, quello stesso che abbiamo venerato per anni, e come smentirlo ora, ora che ha trasformato in un niente il reato di prostituzione minorile e di concussione?
Dalla pena massima, sette anni, alla assoluzione totale. Innocente.
Altro che rottamazione renziana. Rottamato qui è il pilastro di una lotta politica. È la fine di un'era.
Ci rassegniamo dunque. Abbiamo sbagliato tutto. Del resto c'è chi vince e c'è chi perde, e tocca accettare le sconfitte.

Riforme, Berlusconi assolto: il Pd tace e blinda il Patto del Nazareno

Il Partito democratico accoglie in silenzio il ribaltamento della sentenza del caso Ruby per l'ex Cavaliere. Più facile ora andare avanti con l'alleato di Forza Italia su modifica del Senato e legge elettorale. Intanto i 5 stelle si sfilano dalla trattativa

Riforme, Berlusconi assolto: il Pd tace e blinda il Patto del Nazareno
Il patto del Nazareno è sano, salvo e gode di ottima salute, insomma. Vedere Andrea Marcucci, senatore renzianissimo, tra i più attivi nell’accompagnare le mosse del governo: “Le sentenze non si commentano e le riforme naturalmente vanno avanti. Le catastrofi di tanti Nostradamus non si avverano”. E Renzi parlando al suo entourage dell’impatto sulle riforme sottolinea: “Siamo in dirittura, lavoriamo sodo per portare a casa il risultato”. Ragiona un renziano: “Berlusconi a questo punto ha la possibilità di uscire di scena da padre costituente. Non la sprecherà”. Sentenza politica? La domanda serpeggia sotto traccia. Perché certo, un anno fa, il clima era completamente diverso: “Non pensavamo prima che ci fosse persecuzione nei confronti di Berlusconi, così oggi non pensiamo che si tratti di una sentenza influenzata dal clima politico, come qualcuno in queste ore ha ventilato”, sostiene il deputato Walter Verini, membro della Commissione Giustizia della Camera.

Il ritorno di Telemaco a mani vuote

Il Corriere della Sera
18 luglio 2014 - Nessun Commento »
Antonio Polito
unione_europea_Telemaco è tornato a mani vuote, procellosa la sua navigazione nelle acque sconosciute dell’Europa. Per quanto sia lecito sperare in un ripensamento, la candidatura di Federica Mogherini a ministro degli Esteri dell’Unione sembra irrimediabilmente indebolita dall’ampio fronte contrario che ha cementato, soprattutto dopo l’abbattimento del Boeing e il drammatico aggravarsi della crisi ucraina. Non è la prima volta che una proposta italiana viene accolta con scetticismo: abbiamo impostato il nostro semestre sulla richiesta di più flessibilità e abbiamo ottenuto solo la generica promessa di un «buon uso» di quella esistente. Il peso politico ed elettorale di Renzi non sembra insomma tradursi in un maggior peso specifico dell’Italia. Perché? Come rimediare?

giovedì 17 luglio 2014

E' necessario ed urgente difendere la Costituzione, e rifondare la sinistra !!!


https://www.facebook.com/notes/nel-toscano/e-necessario-ed-urgente-difendere-la-costituzione-e-rifondare-la-sinistra-/10150389975644971

Comincia ad essere chiaro ai più la grave situazione politica ed economica in cui è precipitata l’Italia per colpa di questo governo dilettantesco e arrogante, e di una classe dirigente incapace, incompetente e vuota di idee e programmi per risollevare le sorti del Paese.
Prendiamone atto, quindi, e cominciamo a pensare che costruire il futuro  è necessario ed urgente, non c’è più tempo da perdere!
Cominciamo a interrogarci come fare e cosa fare per costruire questo futuro, per potere finalmente uscire da questa terribile situazione di degrado e caos in cui siamo precipitati.
E’ chiaro però che bisogna da subito lavorare per cercare di fermare il progetto scellerato di riforma della Costituzione, voluto da Renzi, dalla sua maggioranza e dai suoi impresentabili alleati, quali sono Berlusconi e Verdini, in attuazione del piano della P2.

Contro i ladri di democrazia, no al Parlamento dei nominati e all’uomo solo al comando

 Il Fatto Quotidiano

17 luglio 2014 - 7 Commenti »
Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano



CaricheLe controriforme dell’Italicum e del Senato, concordate dal governo con Berlusconi consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati, aboliscono l’elezione dei senatori ed espropriano i cittadini dei referendum (non più 500mila, ma 800mila firme) e delle leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma 250mila firme). Chiediamo ai presidenti Napolitano, Grasso, Boldrini e Renzi di sostenere solo riforme che rispettino lo spirito dei Costituenti, per una vera democrazia partecipata.
Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano.Aderiscono anche Sandra BonsantiLorenza CarlassareStefano Rodotà e Salvatore Settis.
C’è già l’adesione di moltissimi soci e di membri direttivi di LeG. Chi vuole può firmare qui.
A:
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
Pietro Grasso, Presidente del Senato
Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati
Matteo Renzi, Presidente del Consiglio
Dite no al Parlamento dei nominati e alle riforme che limitano i referendum e uccidono la democrazia partecipataLE CONTRORIFORME dell’Italicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal governo con il pregiudicato Silvio Berlusconi e il plurimputato Denis Verdini:

La colazione dei marpioni, Delrio di prima mattina a casa di De Benedetti


1. IL BRACCIODESTRO DI RENZI, DELRIO VA DI PRIMA MATTINA A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - 2. IL SOTTOSEGRETARIO PIZZICATO DALLE TELECAMERE DI ‘’IN ONDA’’ DAVANTI AL PORTONE DELLA “TESSERA NUMERO UNO DEL PD” E “LIBERO” GRIDA ALLA SCANDALO MA PRANZI E CENE COLAZIONI IN CASA DELL’EDITORE DI “REPUBBLICA” NON SONO CERTO UNA NOVITA’ PER I LEADER DEL CENTROSINISTRA, DA PRODI A ENRICO LETTA, DA MONTI A GIULIANO AMATO - 3. LA SORPRESA/CONFERMA E’ RENZI CHE NON METTE PIEDE FUORI DA PALAZZO CHIGI PER NON FARSI INGHIOTTIRE DALLA ROMA DEI SALOTTI E SPEDISCE IL PIO DELRIO AL SUO POSTO - 4. DELRIO REPLICA: “È UN IMPRENDITORE, NE INCONTRO TANTI PER AVERE IL POLSO DEL PAESE” -

Matteo Renzi: paroles, paroles, paroles?

04 JUILLET 2014

martedì 15 luglio 2014

RODOTÀ: “AVREMO UN GOVERNO PADRONE DEL SISTEMA COSTITUZIONALE” (Silvia Tuzzi)


Mentre al Senato comincia il dibattito sulle controriforme, Stefano Rodotà, già professorone, risponde così al telefono: “Il mio stato d’animo è terribilmente malinconico. Poteva finire in modo molto migliore di come si avvia a concludersi”.
Siamo un Paese alla rovescia: chi insinua dubbi sulla legittimazione degli oppositori o è membro di un’alleanza di governo che nessun cittadino ha votato o di un Parlamento fortemente sospettato di legittimità dalla sentenza della Consulta sul Porcellum. 
È una vecchia tecnica: invece di discutere le tesi dell’interlocutore, lo si delegittima. Mi spiace perché la famosa lettera dei professoroni aveva messo in modo un meccanismo virtuoso, di iniziative parlamentari che andavano verso un processo riformatore, che non era in contrasto con la democrazia. Invece chi sostiene un’idea di riforma non brutale e semplificata, viene apostrofato come gufo o rosicone. Alla peggio lo si accusa di voler salvare lo stipendio.

venerdì 11 luglio 2014

Tramonto del Csm


Il Manifesto
CSM11 luglio 2014 - 3 Commenti »
Livio Pepino
Se non la vera e pro­pria scom­parsa di Magi­stra­tura demo­cra­tica (fatto, peral­tro, acqui­sito già prima del voto ché in alcune cate­go­rie, come i giu­dici di legit­ti­mità e i pub­blici mini­steri, non c’erano nep­pure can­di­dati ad essa rife­ri­bili, coe­ren­te­mente con il cupio dis­solvi che ne carat­te­rizza il gruppo diri­gente). Non è un buon segnale ché, di que­sti tempi, se la poli­tica ha perso ogni auto­re­vo­lezza e cre­di­bi­lità, anche la giu­ri­sdi­zione non gode di buona salute. Certo, c’è una parte della magi­stra­tura che con­ti­nua, sep­pur iso­lata, a man­te­nere schiena dritta e barra ferma in set­tori impor­tanti, dal per­se­gui­mento della cor­ru­zione e della cri­mi­na­lità orga­niz­zata alla tutela di diritti fon­da­men­tali (talora per­sino in tema di lavoro o di libertà per­so­nale).

giovedì 10 luglio 2014

Pd, il verso e il vizio

MATTEO PUCCIARELLI – Destini ineluttabili, ineluttabili destini


mpucciarelli2Hanno vinto, anzi no, stravinto. Hanno ingabbiato tutto e tutti, condannando all’eresia chiunque provi a mettere in discussione l’ineluttabile destino. I nostri ineluttabili destini collettivi, di vite a corredo di dogmi che nessuno è più capace di sfidare senza sembrare un povero smidollato.
Sì, la prosa è un po’ disfattista e magari paranoica.
Ma in giro non si vede altro, se si vuol vedere. Prendo spunto da un video – per la verità leggermente patetico, ma non è questo il punto – pubblicato da diversi giornali online. Quello dei giornalisti dell’Unità che chiedono un aiuto per far sopravvivere la testata, quindi il proprio lavoro. Senza entrare nel merito della questione (personalmente a me non piace più da un pezzo l’Unità ma ripeto: non è questo il punto) sono drammaticamente aridi i commenti che si possono leggere a corredo del filmato. Per il 90 per cento dicono questo: «Se non sai stare sul mercato, è giusto che tu chiuda».

martedì 8 luglio 2014

Fa parte dei miei sogni per il futuro quello di partecipare alla creazione di una nuova sinistra di Antonia Battaglia al dibattito


"caro Leonardo, cara Nel, é molto difficile spiegare oggi in Europa quello che accade in Italia. Mi sono trovata spesso in queste ultime settimane a dover spiegare a persone di forze politiche di sinistra di altri paesi europei cosa DAVVERO stia accadendo nel nostro Paese e cosa voglia dire il risultato del PD. Andiamo per gradi. 1) la realtà. Io credo profondamente, e l'ho scritto in un mio recente articolo su MicroMega, che in Italia al momento non esista la sinistra, quella vera, quella che possa dirsi figlia di un passato ancora idealista, quella che si ispira agli ideali del popolo, dei diritti dei lavoratori, dei diritti delle classi più deboli e che possa sposare anche una certa apertura di pensiero che abbracci l'ecologia. fermo restando che un partito solo ecologista, a mio avviso, non significa molto perché l'ecologia deve ben essere applicata ad un programma sociale forte e dinamico. in Italia al momento la sinistra non c'é.

domenica 6 luglio 2014

Patto Renzi-Berlusconi, il modello “super-premier” senza opposizione

Le riforme in 10 punti: dall'Italicum all'elezione del capo dello Stato, passando per informazione e immunità parlamentare; se il pacchetto istituzionale passerà diventa quasi certa la "svolta autoritaria" paventata dai giuristi di Libertà e Giustizia, senza più opposizione nè controlli

Patto Renzi-Berlusconi, il modello “super-premier” senza opposizione
Unendo i puntini delle varie riforme vaganti tra governo e Parlamento, costituzionali e ordinarie, ma anche di certe prassi quotidiane passate sotto silenzio per trasformarsi subito in precedenti pericolosi, come le continue interferenze del Quirinale nell’autonomia del Parlamento, della magistratura e della stampa, viene fuori un disegno che inquieta. Una democrazia verticale, cioè ben poco democratica: sconosciuta, anzi opposta ai principi ispiratori della Costituzione, fondata invece su un assetto orizzontale in ossequio alla separazione e all’equilibrio dei poteri. Ce n’è abbastanza per dare ragione all’allarme inascoltato dei giuristi di Libertà e Giustizia sulla “svolta autoritaria”.



“SIAMO GOVERNATI DA IDEE ECONOMICHE MORTE” ( Joseph Stiglitz) LIBERIAMOCENE PRIMA CHE UCCIDANO ANCORA. di Antonio de Martini

scritto da administra
venerdì 04 luglio 2014 19:03

“SIAMO GOVERNATI DA IDEE ECONOMICHE MORTE” ( JOSEPH STIGLITZ) LIBERIAMOCENE PRIMA CHE UCCIDANO ANCORA. DI ANTONIO DE MARTINI

Grazie alla segnalazione di Giovanni Ceccarelli che tutti conoscete come Gic. ho scoperto di avere un’anima gemella almeno per quanto riguarda la politica estera e quella economica  che è più di quanto abitualmente condivida con i miei cari.
Si tratta di un giornalista della Reuters, Anatoly Kaletsky, che ha un suo blog in quella galassia e che fa anche consulenze e analisi economiche sugli investimenti in Asia dal suo osservatorio di Honk Kong. Anche lui prevede una guerra ( ” che da impossibile sta diventando inevitabile”) e ha chiare idee di economia su cosa ci ha nuociuto e potevamo evitare.

Renzi ha fallito. Juncker è la condanna a morte per l'Italia. Ambrose Evans-Pritchard



Il metodo cromwelliano con cui Jean-Claude Juncker è stato imposto agli stati nazionali è una violazione dei trattati ed i Parlamenti sovrani sono ancora una volta le vittime di soprusi costituzionali da parte dell'Ue. Con questa premessa, il columnist del Telegraph Ambrose Evans-Pritchard sottolinea come quest'episodio è l'ultima conferma di come il Regno Unito debba lasciare l'Ue e come debbano iniziare a riflettere la Francia o ogni altro paese che desidera governarsi in modo autonomo nel rispetto della legge e della Costituzione. 

venerdì 4 luglio 2014

Pd, Bersani: “Italicum va cambiato, lo capisce anche un bambino”

Marco Milanese arrestato, il consigliere di Tremonti accusato di corruzione per il Mose

L'ex braccio destro del ministro dell'Economia, secondo i pm, ha incassato mezzo milione di euro per sbloccare i finanziamenti del Cipe per l'opera veneziana. Per i giudici poteva "reiterare il reato"

Marco Milanese arrestato, il consigliere di Tremonti accusato di corruzione per il Mose