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martedì 23 settembre 2014

Per ricostruire la politica

Partecipate al dibattito che si svolgerà anche su questo nuovo blog per dare un contributo concreto al cambiamento del Paese!
http://ricostruirestatoepartiti.altervista.org/

martedì 16 settembre 2014

Allarme in Procura a Palermo: nuove minacce a Scarpinato

scarpinato c castolo giannini


di Aaron Pettinari - 16 settembre 2014
Il fatto è avvenuto la notte tra il 2 ed il 3 settembre ma la notizia si è appresa solo oggi, riportata dall'edizione palermitana di La Repubblica: qualcuno è entrato nell'ufficio del procuratore generale Roberto Scarpinato lasciando sulla scrivania una lettera anonima di minacce. “Possiamo raggiungerti ovunque” è scritto nella missiva, oltre all'invito ad interrompere le proprie indagini. Al contempo viene fatto un elenco di luoghi frequentati dal magistrato. Così torna la tensione in tribunale dopo l'escalation di minacce dello scorso anno che in particolare ha visto al centro del mirino Antonino Di Matteo, il pm che sta indagando sulla trattativa Stato-mafia, e Maria Teresa Principato, che dà la caccia al superlatitante Matteo Messina Denaro.

domenica 14 settembre 2014

La percezione disvalore è stata smarrita!


A seguire il dibattito di questi giorni sull’avviso di garanzia recapitato ai due esponenti del Pd candidati alle primarie dell’Emilia Romagna, mi sono tornate alla mente le parole di Piercamillo Davigo, che ho riportato anche nel mio libro, sulla mancata  “percezione del disvalore”.
Infatti,oggi l’lllegalità non è più intesa come disvalore, ma come opportunità o come titolo di merito per accedere ad incarichi importanti: mangia e fai mangiare ripetono in molti!
Nel corso del Tg dei giorni scorsi sono stati intervistati alcuni volontari della festa dell’Unità – senza unità- di Bologna e nell’ascoltare le dichiarazioni in merito all’opportunità dei suddetti candidati di ritirarsi dalla corsa per le primarie, diversi di loro, con assoluta naturalezza, hanno  dichiarato apertamente  che non era il caso: sono bravi ragazzi e,tutto sommato, gli si contestano solo piccole cifre.

sabato 13 settembre 2014

Nel Salento un tunnel sotto i massicci corallini

Puglia. Contro il parere del Mibac, il ministero dell’Ambiente firma il decreto per il Tap. L’opera ricade in un territorio protetto paesaggisticamente


Rai, Fico: “Giannini a Ballarò è una scelta incomprensibile. Costerà 1 milione di euro”

 Sul blog di Grillo il presidente della commissione di vigilanza attacca la decisione dell'azienda: "Così si ammette che su 1700 giornalisti non ne esista uno in grado di condurre la trasmissione". Replica Michele Anzaldi (Pd): "Fico parla di servizio pubblico dal sito del suo leader"

Roberto Fico, presidente della commissione di vigilanza Rai, attacca la scelta di nominare Massimo Giannini nuovo conduttore di Ballarò. A 4 giorni dall’esordio della nuova stagione del programma, il deputato del Movimento 5 Stelle solleva la polemica dalle pagine delblog di Beppe Grillo: “Una scelta inaccettabile – scrive – Questa operazione costerà all’azienda 1 milione di euro

martedì 9 settembre 2014

Presupposto necessario per cambiare il Paese è l’informazione corretta e libera.


Stamani ho provato a seguire il dibattito che ogni mattina si svolge su RAI 3 con rappresentanti dei vari partiti e giornalisti.
Il tema del lavoro è senza dubbio interessante e molto attuale e, quindi, mi sono messa con pazienza ad ascoltare i vari commentatori, con la speranza di capire almeno qualcosa su come i vari partiti intendono risolvere questo drammatico problema. 
Come sempre, ci sono stati interventi che, francamente, mi hanno lasciata a dir poco perplessa; è stato avvilente assistere alla solita rissa ed a dover di conseguenza prendere atto ancora una volta che da nessuno di questi interventi è emerso  niente di costruttivo che potesse in qualche modo far intravvedere  una strada oltre il tunnel.

venerdì 5 settembre 2014

Pubblico impiego, ora sappiamo chi è Renzi

Editoriale

Renzi e Madia
Si dice che con­ti­nui la luna di miele tra il governo e il paese. Renzi se ne vanta, con quella vanità gon­fia di vuoto che Musil defi­niva biblica. Fosse vero, si ripro­por­rebbe un clas­sico pro­blema. Sa que­sto popolo giu­di­care? O forse ama essere irriso, deriso, abbin­do­lato? Era meglio per­sino Monti (ci si passi l’iperbole), il nostro can­cel­lier Morte (parola del Finan­cial Times, che ebbe modo di assi­mi­larlo al rigo­ri­sta che spianò la strada a Hitler). In pochi mesi Monti rase al suolo la parte più indi­fesa del paese, ma almeno non vestiva panni altrui. Renzi non fa pra­ti­ca­mente altro che infi­noc­chiare il pros­simo, con quella sua fac­cia di bronzo da bam­bino viziato e prepotente.
Le balle più odiose riguar­dano ovvia­mente la ridu­zione delle tasse (gli 80 euro per i quali si ribloc­cano i salari del pub­blico impiego). Non­ché la difesa di ceti medi e lavoro dipen­dente. In realtà il governo col­pi­sce duro entrambi.

Incubo 2015: con la nuova legge elettorale vince Berlusconi


di Daniela Ranieri, da Il Fatto quotidiano, 2 settembre 2014

Ore 23 del 15 novembre 2015. In studio dicono che ha votato la metà degli italiani. “Bene” sussurra Gianni Letta a B., a Palazzo Grazioli. “Bene” sussurra Luca Lotti a Renzi, a Montecitorio.

Il Pd, forte del 40,8% alle Europee di un anno e mezzo fa, si è presentato quasi da solo. Civatiani e opposizione interna di Mineo e Chiti si sono auto-neutralizzati, per ora, in un gelido 4%. Sel, Verdi, altre frattaglie della sinistra che fu, corrono soli, restando ben al di sotto di quell’8% che permetterebbe loro l’accesso alla Camera.

mercoledì 3 settembre 2014

E' necessario un nuovo processo di ricostruzione dello Stato e dei partiti!!!

http://www.politicaprima.com/2014/09/ricostruire-lo-stato-e-i-partiti.html
La sinistra non esiste più da tanto tempo, è triste ammetterlo, ma è la realtà. 
Con alcuni ci si continua a chiamare  compagni, ma di questa parola  molti  disconoscono il vero  il significato  (”condividere il pane”).
Chi oggi potrebbe dirci di volere "condividere il pane" con chi chiamiamo   compagno? 
Io di persone che lo vogliono non ne ho incontrate mai nel corso della mia vita, tranne mio padre. Ho sempre visto intorno tanto egoismo e tanta avidità, soprattutto tra quelli che  usano questa magica la parola . Non ho visto mai, nè sentito mai   un briciolo di solidarietà, mai un briciolo di pensieroe come me credo tantissimi compagni. Ho avuta chiara da sempre il  nulla di tutti  i sentimenti che invece dovrebbero essere alla base della compagnanza, alla base di condivisione di idee e progetti, che tra l'altro, è inutile ricordare, mancano quasi del tutto. Esiste solo l'appartenenza a vari gruppi di potere, che si spartiscono tutto a prescindere da tutto. 
Così facendo si è riusciti a distruggere tutto quel po' di buono che c'era.

martedì 2 settembre 2014

Maurizio Landini: dal fianco dei deboli al salotto di Renzi

Maurizio Landini: dal fianco dei deboli al salotto di Renzi

Maurizio Landini: dal fianco dei deboli al salotto di Renzi
Caro segretario della Fiom Maurizio Landini, è un allarmante ritorno dalle vacanze quello di quest’anno (per chi ha potuto permettersele). L’Italia è in recessione (Pil negativo anche nel secondo trimestre 2014), ed è entrata pure in deflazione (prezzi in calo ad agosto, senza crescita dei consumi) per la prima volta da oltre 50 anni, quando però la nostra economia era in ripresa. Dati macroeconomici che, come lei sa bene, nascondono i drammi di molte, troppe famiglie italiane, cui, via via da quando è iniziata la crisiBerlusconiMontiLetta hanno chiesto sacrifici. Li hanno fatti, ma nonostante ciò e nonostante il nuovo accecante sogno renziano, oggi si ritrovano così, senza sapere a che santo votarsi. Mentre l’Istat ci comunica i freddi numeri, e ci dice che a luglio la disoccupazione è tornata a salire al 12,6% e in un solo mese si sono persi 35mila posti di lavoro (oltre mille al giorno), lei concede un’intervista al Corriere della Sera.

Lavoro, Boeri: “Dal decreto Poletti effetto zero. Aumenta solo occupazione precaria”

Tito BoeriIl docente di Economia del lavoro della Bocconi spiega che i "risultati" rivendicati da Matteo Renzi e Maria Elena Boschi non trovano conferma nei dati: da maggio a luglio "la curva degli occupati è praticamente piatta". E "c'è una sostituzione tra contratti a termine e a tempo indeterminato". In più, la liberalizzazione dei contratti a tempo determinato "renderà molto difficile introdurre con successo in Italia quelli a tutele progressive: le aziende non avranno interesse a usarli"Matteo Renzi e Maria Elena Boschi lunedì l’hanno rivendicato come un grande successo. Oggetto,il decreto Poletti, noto come “prima parte del Jobs Act”. Quello che permette di stipulare contratti a termine di durata triennale senza indicare la causaIl premier, presentando il programma deiMillegiorni, ha parlato di “un dl che ha portato dei risultati verificabili immediati con un aumento dell’occupazione da febbraio a oggi”, mentre il ministro delle Riforme ha detto che “grazie al decreto negli ultimi due mesi si è visto un aumento del numero degli occupati”. I numeri? A ricordarli è una finestra ad hoc su passodopopasso.italia.it, il sito web che dovrebbe permettere ai cittadini di seguire l’evoluzione dell’attività parlamentare e delle riforme: “Da febbraio a luglio 2014, gli occupati in Italia sono passati da 22.316.331 a 22.360.459, facendo registrare un aumento dello 0,2%”. Vero, spiegaTito Boeri, professore di Economia del lavoro all’università Bocconi e tra i fondatori di lavoce.info. Peccato che il lievissimo incremento non dipenda affatto dal decreto che porta il nome del ministro del Lavoro. E che, soprattutto, quegli occupati in più siano tutti precari, mentre i contratti stabili continuano a calareAndiamo per ordine: tra febbraio e luglio come si è mosso il mercato del lavoro? E che parte di merito va al decreto Poletti, entrato in vigore a fine maggio? 

I conti ignorati dell’elezione di Lady Pesc


di Giuseppe Cucchi
L'elezione di Federica Mogherini al vertice della politica estera europea è una vittoria nazion


ale dell'Italia? Prima di festeggiare, bisogna considerare i tre costi che ha comportato puntare su di lei.


L'Europa che vogliamo di Lucio Caracciolo


[Federica Mogherini e il nuovo presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. FotoAfp]
Alea iacta est!

Il dado è tratto e il nuovo commissario per la Politica Estera è stato scelto dai Capi di Stato e/o di governo europei. Anzi, "è stata scelta", visto che si tratta di una donna. "Lady Pesc" succede così a " Lady Pesc", in una continuità che speriamo si limiti solo al sesso, considerato il livello bassissimo delle prestazioni fornite da Lady Ashton nel corso del precedente mandato.