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sabato 31 maggio 2014

Da Taranto ferita un new deal per la sinistra



 [foto Manna/PeaceLink di Antonia Battaglia
La politica che abbiamo visto in azione per le elezioni europee ha basato la campagna elettorale su una diffusa pochezza di programmi, sulla celebrazione dell’immagine del leader onnipotente e su una generalizzata mancanza di idee che, nemmeno in casi di crisi eclatanti come quella di Taranto, ha saputo generare proposte valide.

Al di là degli slogans anti-europeisti e delle rassicurazioni sul voler portare i problemi italiani in Europa (come se andare in Europa fosse la soluzione miracolosa per questioni che non si vogliono affrontare in casa), la mancanza di progetti è stata clamorosa.

venerdì 30 maggio 2014

Caro Migliore, il tuo appello è una truffa

Giulio Cavalli


Gennaro Migliore aspetta la chiusura delle urne delle ultime elezioni europee (con SEL confluita nella lista Altra Europa con Tsipras che supera la soglia di sbarramento) e subito rilancia la sua (e non solo sua) vecchia ossessione di entrare nel PD. Certo, l’ha detto in modo più articolato e forbito ma il succo è questo: fare i “sinistri” nel PD meno sinistro degli ultimi anni. E non importa se alle ultime politiche l’alleanza con i democratici sia durata il tempo di mettere il piede in Parlamento e non importa (a Migliore e altri) che l’alleanza civica e politica per le europee sia una proposta profondamente diversa dall’idea di Europa e di Italia di Matteo Renzi: l’importante è collocarsi. Da fuori sembra proprio così.

mercoledì 28 maggio 2014

Una sfida per tutti

l Manifesto  27 maggio 2014
Norma Rangeri

 
Scheda_elett2014I poveri son­dag­gi­sti anche que­sta volta ave­vano imma­gi­nato un altro mondo (l’astensione a valanga, il testa a testa tra Renzi e Grillo…), ma a par­ziale discolpa della loro inaf­fi­da­bi­lità biso­gna dire che sono stati som­mersi, più che dal ridi­colo, da una vera e pro­pria onda ano­mala, apparsa a una certa ora della notte accanto alla casella del Pd: 40,8%. Quando un par­tito in un anno quasi rad­dop­pia c’è molto da capire ma una cosa è chiara: siamo di fronte a un risul­tato elet­to­rale che cam­bia i con­no­tati a tutto il sistema politico.

Il patto tradito tra padri e figli

a Repubblica
24 maggio 2014 - 5 Commenti »


zagrebSe la politica è l’arte delle combinazioni che serve a tenere insieme le contraddizioni evitando che scoppino, il nostro sembra essere sempre meno un tempo politico e sempre più un tempo conflittuale. Nutriamo dentro di noi, nel nostro modo di pensare noi stessi rispetto agli altri, fratture che eleviamo a culture, cioè a visioni generali della vita, e che, perciò, diventano difficilmente componibili. Forse, la più profonda perché legata alla biologia, è la frattura generazionale.

Europee, quello che nessuno dice

l Fatto Quotidiano  23 maggio 2014
Roberta De Monticelli


bandiera_europeaOggi, mentre le dimensioni morali, culturali, politiche ed economiche della civiltà italiana si stanno riducendo tanto penosamente, nessuno dei grandi partiti in lizza ha altro orizzonte che se stesso e la lotta politica interna all’Italia. È desolante ma vero: lo spirito di queste elezioni ci invita a un moto espansivo, ad allargare l’orizzonte del nostro respiro politico, e soprattutto a esercitare il nostro ruolo di cittadini europei (“Unione europea” sta scritto sulla copertina dei nostri passaporti sopra “Repubblica italiana”). E centinaia di migliaia di ragazzi, figli di Erasmus    – cioè dell’Europa – sono già a tutti gli effetti, nelle città che abitano, nel lavoro che fanno o nelle prospettive che hanno, cittadini europei prima che del loro paese di provenienza. Ma i partiti non ci dicono qual è la posta in gioco di queste elezioni. Vincere le elezioni, per loro, significa risultare i primi in Italia . Nessuno ci dice che invece non può essere un partito italiano, ma solo un raggruppamento politico europeo a “vincere le elezioni”. Che dunque chi non aderisce a un raggruppamento politico europeo (come M5S), quand’anche prendesse tanti voti, manderà una pattuglia di 20-30 deputati (sui 73 eleggibili in Italia), a disperdersi nel mare dei 751 eletti al Parlamento europeo. E che la vera sfida sarà quella di chi avrà titolo per allearsi ai socialisti di Schulz: i popolari rappresentati da Juncker (Merkel) o la Sinistra Europea (Tsipras) e i Verdi della Keller? E quanto peserà l’Alleanza dei liberali e democratici per l’Europa, rappresentata da Verhofstadt?

domenica 25 maggio 2014

"Vi racconto il dolore di Giovanni Falcone"

Venerdì 23 Maggio 2014 - 06:00

Nessuno pensa mai al dolore di Giovanni Falcone e di Francesca Morvillo. Un testimone racconta.

giovanni falcone, giovanni paparcuri, ricordo, Cronaca
Falcone e Borsellino al matrimonio di Giovanni Paparcuri
PALERMO- “Il giudice Falcone era un uomo buono che soffriva maledettamente. Soffriva perché si sentiva isolato, perché era attaccato da tutti. Dormiva poco. Certe volte, dopo un breve riposo pomeridiano nel suo ufficio, io lo andavo a svegliare con discrezione, per un caffè. Mi apriva la porta, con i capelli arruffati, gli occhi rossi, con la faccia di un bambino che stava facendo bei sogni, ma è stato richiamato a una triste realtà. Quel volto è dentro di me”.

sabato 24 maggio 2014

Io non mi voglio rendere complice di questo sistema e per questo ho deciso che voterò scheda bianca.

Finalmente si è conclusa questa campagna elettorale brutta, volgar, priva di contenuti, ma ricca di insulti e di appropriazioni indebite di figure mitiche come quella di Berlinguer. 
Non ho voluto seguire i dibattiti in Tv, non ho visto comizi, non ho risposto agli inviti per partecipare alle varie feste dei candidati ricchi soli di soldi, ma poveri di idee e di contenuti.
Si è sentito parlare di tutto, sono volati stracci e promesse oscene che niente hanno a che vedere con la richiesta di voto per essere eletti al Parlamento Europeo.
Ancora una volta, quindi, ci siamo ritrovati di fronte un panorama politico che ci catapulta nella peggiore decadenza culturale, sociale e politica.
Nessun partito ha argomentato ed ha nemmeno tentato di analizzare il problema dell'euro, del debito pubblico, nessuno ci ha detto per quale Europa vuole lottare, come fare per risolvere i problemi economici e la grave crisi che ci sta dilaniando.
Nessuno ha analizzato quali sono le politiche nazionali ed europee che ci hanno ridotti così come siamo.

Il senso di Fiandaca per il patto Stato-mafia

ingroia-antonio-web20La Trattativa “Il prof è giustificazionista”
È triste veder crescere ogni giorno i segni sempre più evidenti della decadenza etica del nostro Paese, sintomatica del decadimento, intellettuale e politico, di una classe dirigente, ingoiata da una questione morale che è criminale. Un decadimento che non solo si vede nel crepuscolo di potenti assicurati alle patrie galere come Dell’Utri e Scajola, ma che invade ogni angolo del Paese e caratterizza questa orribile campagna elettorale dove si ignora l'Europa che ne uscirà, e si rincorrono slogan, annunci e insulti.
Un decadimento che contagia anche ambienti impensabili se uno studioso come Giovanni Fiandaca,

sabato 3 maggio 2014

Ecco il pastrocchio delle 80 €. senza copertura!

Proprio quando le coperture per gli 80 euro di Renzi sembravano più solide della determinazione di Pina Picierno nell’infilare figuracce, i tecnici del Servizio bilancio del Senato accendono il semaforo giallo (tendente al rosso): fermi tutti, le coperture del Dl Irpef convincono poco e sono pure a rischio incostituzionalità! Stupore, sconcerto e incredulità: chi mai avrebbe potuto immaginare che i conti di Renzi non vantassero una precisione da orologiaio?

In breve, le magagne saltano fuori su ben quattro punti: l’aumento della tassazione sulle plusvalenze delle quote di Bankitalia, l’Iva e i debiti della Pubblica amministrazione, le rendite finanziarie e la sottovalutazione del mancato gettito per il taglio dell’Irap. Non è roba decorativa, non parliamo di ombrellini da cocktail e cannucce colorate: si tratta dei pilastri portanti delle coperture per il Dl Irpef, farne a meno sarebbe come voler arrangiare un Mojito senza rum e menta fresca: viene fuori una limonata.

Il fattoquotidiano.it dedica l’apertura della homepage alla notizia delle coperture traballanti, seguito a ruota dal Giornale e da Libero che tuonano contro il tradizionalmente ‘quasi amico’ Renzi (ma in campagna elettorale scattano bava alla bocca e attacco acuto di antirenzismo).

Altrove, il panico. “E mo’ come lo mimetizziamo ‘sto pastrocchio?” Idea geniale: parliamo di Piero Pelù, quel capellone che se l’è presa con Renzi al Concerto del Primo maggio!

(il fatto quotidiano)

"...Un Paese civile non puo' avere tra le proprie istituzioni persone che applaudono gli assassini...".

Foto: "...Un Paese civile non puo' avere tra le proprie istituzioni persone che applaudono gli assassini...".
Lo ha detto Gino Strada, fondatore di EMERGENCY, intervenendo dal Sudan in collegamento - attraverso Radio1 Rai - con il Parco delle mura greche di Taranto dove alla presenza di migliaia di persone e' in corso il concerto del primo maggio.
 Un riferimento diretto ai cinque minuti di applausi nel corso del congresso nazionale del Sap a Rimini agli agenti di polizia che sono stati condannati per la morte del diciottenne Federico Aldrovandi. Strada si chiede poi polemicamente "dove sono finiti i diritti delle persone? I diritti alle cure, alla giustizia, all'istruzione, ad una convivenza civile? Questo Primo maggio - ha concluso salutando i giovani accorsi al concerto e gli organizzatori Michele Riondino e Roy Paci - e' l'occasione per decidere insieme di andare avanti per una battaglia di civilta'". 
(AGI) - Taranto, 1 Maggio 2014
www.agi.it/cronaca/notizie/201405011944-cro-rt10049-aldrovandi_gino_strada_sdegno_per_gli_applausi_agli_assassini"...Un Paese civile non puo' avere tra le proprie istituzioni persone che applaudono gli assassini...".
Lo ha detto Gino Strada, fondatore di EMERGENCY, intervenendo dal Sudan in collegamento - attraverso Radio1 Rai - con il Parco delle mura greche di Taranto dove alla presenza di migliaia di persone e' in corso il concerto del primo maggio.
Un riferimento diretto ai cinque minuti di applausi nel corso del congresso nazionale del Sap a Rimini agli agenti di polizia che sono stati condannati per la morte del diciottenne Federico Aldrovandi. Strada si chiede poi polemicamente "dove sono finiti i diritti delle persone? I diritti alle cure, alla giustizia, all'istruzione, ad una convivenza civile? Questo Primo maggio - ha concluso salutando i giovani accorsi al concerto e gli organizzatori Michele Riondino e Roy Paci - e' l'occasione per decidere insieme di andare avanti per una battaglia di civilta'".
(AGI) - Taranto, 1 Maggio 2014
www.agi.it/cronaca/notizie/201405011944-cro-rt10049-

A cosa servono le commissioni antimafia?

Foto: "Ci pisciano in testa, ci dicono che piove e li paghiamo pure per tenerci in testa un ombrello bucato." (Join) Considerato il punto in cui si trova l'italia ...la domanda nasce davvero spontanea: "A cosa servono le commissioni antimafia?" http://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_regionale_Antimafia Ci pisciano in testa, ci dicono che piove e li paghiamo pure per tenerci in testa un ombrello bucato." (Join)
 

Gustavo Zagrebelsky: “Ringrazio la Boschi per avermi invitato al seminario sulle Riforme: ma i vecchi devono fare i vecchi”

L'Huffington Post            2 maggio 2014 -
Lucia Annunziata


Zagrebelsky_RicucireTirate tutte le dovute somme di un dibattito che ha scatenato tanta passione e altrettanti titoli di giornali, quello che alla fine rimane nell’interesse del Professor Zagrebelsky è il rapporto fra giovani e vecchi, la dinamica generazionale “da un punto di vista costituzionale, ovviamente” precisa, mentre l’infallibile abitudine dell’insegnamento lo porta subito a verificare le competenze: “lei sapeva che Jefferson e i Giacobini volevano legare la lunghezza della Costituzione proprio alle generazioni?”

giovedì 1 maggio 2014

LO STATO DELL’ODIO (Antonio Padellaro)



Lo Stato
Cos’è oggi lo Stato? Uomini in divisa che ammazzano di botte (letteralmente) cittadini in difficoltà che allo Stato si erano affidati. Dov’è oggi lo Stato? Nella sala affollata di un sindacato della Polizia di Stato, che inneggia agli agenti condannati dai giudici dello Stato per aver massacrato il ragazzo Federico Aldrovandi. Solidarietà che un giorno potrebbe essere estesa ai loro colleghi nelle cui mani sono morti, tra urla disperate e nel silenzio, Giuseppe Uva, Stefano Cucchi, Michele Ferrulli, Riccardo Magherini. Dove non è oggi lo Stato? Accanto all’ispettore della Polizia di Stato, Roberto Mancini, che per primo indagò sui veleni della Terra dei Fuochi e che nelle centinaia di siti tossici esplorati contrasse quel tumore del sangue che lo ha ucciso e per il quale il ministero degli Interni, organo del governo dello Stato, gli riconobbe un risarcimento di 5 mila (cinquemila) euro.

Altro che Italicum, la Cassazione a Napolitano: tornare subito al voto



Sentenza clamorosa della Cassazione. Dopo la Consulta, che a gennaio aveva dichiarato incostituzionale l'attuale legge elettorale, arriva il pronunciamento decisivo della Suprema Corte. Che mette nero su bianco una serie di considerazioni che potrebbero portare, secondo gli avvocati che hanno patrocinato la causa, addirittura a una impossibilità da parte del Parlamento a cambiare la legge elettorale

da affaritaliani.it