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mercoledì 31 luglio 2024

TRENO DELLE DONNE PER LA COSTITUZIONE: A che servono le soglie di sbarramento?

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Il Comitato Referendario per la Rappresentanza Posted on 28 luglio 2024 by macosamidicimai

Da mesi tutti parlano di referendum e questi tutti affermano che bisogna cambiare la legge elettorale per le elezioni parlamentari; lo dice la compagna Elly, lo afferma in ogni occasione Landini, il segretario della CGIL, lo afferma Conte, lo afferma anche Giorgia, l’unica che non ha contribuito a generare il Rosatellum, organismo geneticamente modificato ottenuto dal Porcellum. Tutti dicono peste e corna del famigerato Rosatellum, sin da quando è stato approvato nel 2017 da un Parlamento eletto con l’incostituzionale Porcellum , però tutti si tengono avvinghiati a questa legge che offre indiscutibili vantaggi a tutto il sistema partitocratico e al variegato mondo delle associazioni sociali, da sempre strettamente compromesse con l’eterna lotta per il potere, per l’occupazione della cosa pubblica. Così, ad esclusione del Comitato Referendario per la Rappresentanza, nessuno fa nulla per mandare in soffitta questa pessima legge elettorale che, come il porcellum, produce un Parlamento di NOMINATI, vale a dire un Parlamento formato da collaboratori dei capipartito: sono i capipartito che decidono chi candidare e chi collocare in posizione favorevole per essere eletti. Ma, peggio del Porcellum, il Rosatellum non rispetta nemmeno il voto dato a un partito. Infatti, con svariati meccanismi l’elettore quasi sempre votando un partito finisce per votarne un altro o addirittura il voto dato a un partito si trasferisce ad altro partito che l’elettore non ha votato. Ebbene sì, il Rosatellum riesci a stupire perché fa più schifo del Porcellum e il fatto che un Parlamento possa aver deliberatamente approvato una legge che fa carta straccia dei diritti costituzionali dei cittadini impone di chiedersi che tutela abbiamo se proprio dal Parlamento arriva un atto eversivo dell’ordinamento repubblicano. Sia come sia, siamo al quinto parlamento consecutivo composto da persone scelte esclusivamente dai capipartito. In questo desolante quadro, è nato il Comitato Referendario per la Rappresentanza che, con l’aiuto iniziale di Felice Besostri, il Killer delle leggi elettorali, ha elaborato dei quesiti referendari per iniziare a restituire agli elettori il diritto di scelta dei propri rappresentanti. Un obiettivo elementare, giacché è inutile cianciare di “democrazia rappresentativa” se i rappresentati non possono scegliere i rappresentanti! La finalità di questi referendum, di cui nessuno si occupa, è proprio affermare il principio della rappresentanza; vale a dire, qualunque sia la formula elettorale prescelta dal legislatore, occorre che l’elettore possa scegliere chi meglio lo rappresenta, sappia sempre quale partito sta votando e chi concorre a eleggere. Tutto ciò, con la legge elettorale vigente, non è possibile. Col famigerato “Rosatellum”, infatti, non solo l’elettore non può scegliere il candidato preferito, ma addirittura, votando un partito, spesso finisce per rafforzarne un altro che non ha votato. Come ha giustamente ammonito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo recente intervento del 3 luglio a Trieste, la libertà di voto è un pilastro della democrazia e non devono esserci “marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori”. Il Rosatellum offre una vasta gamma di questi marchingegni tali per cui l’elettore non sa mai chi sta contribuendo a eleggere. In sostanza, con modalità diverse, questa legge replica un vizio di incostituzionalità già censurato dalla Corte costituzionale con sentenza n. 1/2014: “alla totalità dei parlamentari eletti, senza alcuna eccezione, manca il sostegno della indicazione personale dei cittadini”, ciò “ferisce la logica della rappresentanza consegnata nella Costituzione” perché l’elettore non ha alcun “margine di scelta dei propri rappresentanti, scelta che è totalmente rimessa ai partiti”. In questo modo il Parlamento, che dovrebbe essere “una delle principali espressioni della sovranità popolare”, si trasforma in un “Parlamento di Nominati” completamente privo di rappresentatività. Non solo la grande stampa tace, perché ormai il suo compito è scrivere di ciò di cui tutti parlano, ma tace anche il servizio pubblico radiotelevisivo che in realtà è un servizio privato alle dipendenze del potere partitocratico. Ovviamente tacciono i partiti di maggioranza e di non-maggioranza, di destra e di non-destra perché le squadre che competono non sono interessate alle regole del gioco: una squadra è interessata a mantenere le posizioni di potere illegittimamente acquisite e le altre a prendere il posto delle prime. Infatti, il centro-destra ha voluto il Porcellum e quando finalmente grazie alla Corte Costituzionale il Porcellum è stato reso conforme alla Costituzione con sentenza n. 1/2014, ci ha pensato il centro-sinistra ad approvare una nuova legge elettorale che è peggio del Porcellum. Nessuno è credibile quando parla di democrazia, Costituzione e antifascismo tenendosi stretta una legge che nega tutti i principi della democrazia rappresentativa perché, come nel 1929, gli elettori possono solo confermare le scelte fatte dai partiti, Unica differenza, allora c’era un solo partito e adesso ci sono tanti partiti, ma non è il numero dei partiti a fare la democrazia. Siamo semplicemente passati dal Partito Stato allo Stato dei Partiti. Sta a noi cittadini intraprendere una nuova lotta di liberazione, questa volta per liberare le Istituzioni repubblicane, nate dalla Resistenza e dall’Antifascismo, dall’occupazione partitocratica. Andate su http://www.iovoglioscegliere.it e firmate i 4 questiti e la Proposta di Legge d’iniziativa popolare per introdurre la preferenza nei collegi plurinominali. La prossima Primavera potrebbe essere la nuova Primavera della Liberazione! Dipende da ciascuno di noi.