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domenica 4 luglio 2010

Un progetto di rinnovamento della politica per la Sicilia

Le donne Siciliane stanno sperimentando vie nuove per cercare di uscire da questa drammatica situazione politica sia locale, che regionale e nazionale.Nel corso del dibattito di giorni fa sono emerse le finalità della rete delle donne che si sta costruendo in Sicilia.
La rete delle donne prende spunto dall’esperienza delle donne pugliesi, dal loro impegno, e dal modo di fare rete che ha permesso a Nichi Vendola di riconfermarsi alla guida della Regione.
Ispirandoci alla Puglia, dobbiamo quindi affermare con convinzione il ruolo determinante delle donne nella nostra società.
Il gruppo si propone di aggregare donne e uomini CHE VIVONO E LAVORANO IN SICILIA e che credono in una sinistra NUOVA ED UNITA, AVENDO COME RIFERIMENTO Nichi Vendola. Si ritiene, infatti che in questo momento è l'unico leader in grado di opporsi fermamente a Berlusconi. Le donne italiane ed insieme quelle Siciliane possono fare la differenza e supportare Nichi Vendola nella costruzione di una grande sinistra nuova e unita dove le donne siano protagoniste della rinascita del Paese. Dopo la Puglia Migliore dobbiamo insieme lavorare per una Sicilia Migliore ed insieme per un Paese Migliore.
La rete delle donne non appartiene a nessuna corrente o partiti di sinistra, perché l’obbiettivo è unire la sinistra in Italia. Altro problema è sviluppare un programma di governo da porre come base di discussione alla sinistra unita. Per fare ciò si organizzeranno i gruppi con referenti provinciali e comunali.
Questo lavoro in parte iniziato ha portato alla individuazione delle referenti della maggior parte delle province siciliane e quelle di alcuni comuni dell’entroterra e di Gela.
Le donne siciliane devono fare uno sforzo ulteriore per individuare le referenti delle province di Trapani e Ragusa.
Nel corso dell'incontro c'è stato chi ha affermato che il principio che la rete delle donne deve avere come obbiettivo la crescita culturale e rivolgersi a tutti senza distinzione di schieramenti politici e realizzare attraverso l’impegno delle donne nel territorio la compattazione dell’attuale sinistra frammentata e individuare un leader della sinistra e appoggiarlo.
E' venuta fuori la voglia di puntare subito sulle donne e che la rivoluzione delle donne non è ancora iniziata ne finita ma semplicemente interrotta. C'è chi ritiene che è meglio lasciar perdere la destra e la sinistra e puntare sulla donne che vogliono impegnarsi, ritenendo che l’obiettivo da raggiungere cioè una sinistra compatta e unita e molto difficile da raggiungere, anche se questo deve essere l’impegno della rete di donne.
Per quanto mi riguarda non si può lasciar perdere la destra e la sinistra, perché ritiengo che ci si debba ispirare ai valori della sinistra, che sono diversi da quelli della destra ed è chiaro, quindi, che la rete si colloca a sinistra, perché di sinistra sono i suoi valori di legalità, uguaglianza e diritti.
In Italia ci sono "donne che hanno realizzato organizzazioni regolamentate da loro stesse per la risoluzione dei loro problemi sul territorio d’appartenenza. Tali realtà possono essere duplicate in ambito locale nei vari territori indipendentemente dalla rete che oggi si vuole costituire in Sicilia, ma in collaborazione e simbiosi, perché ritiene che molti sono i problemi collegati al mondo delle donne irrisolti e solo l’impegno delle dirette interessate potrà permetterne la risoluzione. "
Deve essere chiaro che la nostra rete deve avere lo scopo della costruzione di una sana politica e non dobbiamo allontanarci da tale obbiettivo nazionale, anche se le varie referenti territoriali potranno orientarsi e impegnansi, con sane iniziative territoriali.
Ci sono donne deluse e disilluse dalla politica attuale e convinte che il Presidente del Consiglio ha realizzato il suo scopo riuscendo a creare più un senso d’invidia negli Italiani che sana indignazione verso i fatti gravi che sono successi. Il sistema politico attuale lascia fare alla gente tutte le manifestazioni che vogliono, tanto non ne parla nessuno e quindi i giovani che intraprendono qualsiasi iniziativa che viene sminuita, raccolgono delusioni. L’idea della rete delle donne piace alle donne e devo dire anche agli uomini, viste le adesioni entusiastiche nel gruppo, perché non ci si può rassegnare a non fare nulla per un reale cambiamento. Le donne sperano che questa idea si possa sviluppare anche nelle scuole, sia per creare una coscienza politica più consapevole negli alunni, sia perché con le colleghe si parla spesso di come arrivare a tali obbiettivi, vogliono rendersi attive e partecipi dentro la rete giacché il non fare niente procura uno stato di colpa e frustrazione.
Come è evidente la rete è in fase di costruzione e tutti insieme dobbiamo capire come costruire questo percorso, mettendo ciascuno/a a disposizione le nostre competenze e le nostre idee per individuare quale è la strada da percorre per aiutare la sinistra a ritrovare la necessaria unità, per far uscire il paese dal pantano in cui si è cacciato!
C'è chi ha ribadito la necessità di lavorare per unire tutte le forze sane della sinistra. "Solo uniti potremo essere capaci ed efficaci per contrastare l'arroganza del potere che sta scardinando i principi fondamentali della nostra Costituzione e su cui si fonda la nostra Democrazia. La gente non ha la percezione della gravità della situazione in cui ci troviamo in Italia. I mezzi di informazione sono controllati da un potere che falsa le notizie, omettendone alcune e falsificando la realtà. Purtroppo la maggior parte della gente si informa soltanto con i TG nazionali e di tutto ciò che gli viene propinato continuamente dalle emittenti televisive, ed è poi quella gente che crederà a quell'immagine distorta della realtà, e deciderà con il voto i politici che governeranno il paese. Pertanto è necessario che si provveda a trovare il modo per fare arrivare alla gente le notizie che i mezzi di comunicazione di massa non fanno arrivare. In tutto questo il ruolo delle donne può essere importantissimo grazie anche alla loro indole comunicativa e alla loro grinta che da sempre hanno dimostrato nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Le donne diventino strumento di diffusione, seminando ovunque quelle notizie che riescono a recepire attraverso la rete o altre fonti attendibili sull'operato della politica che sta distruggendo i nostri diritti, i principi fondamentali della Costituzione. Dobbiamo contrastare il bavaglio che stanno cercando di attuare. Per fare ciò però non possiamo farlo da sole. Occorre che ci appoggiamo non solo ad un partito, ma a tutte quelle forze politiche che vogliano appoggiare il nostro progetto o a tutti quei politici che vogliono fare da portavoce delle nostre esigenze, le esigenze delle donne che hanno a cuore la dignità delle donne e della moralità, con l'auspicio che si possa avere di nuovo fiducia nella sana politica dei veri valori."
Secondo me il riferimento politico deve esserci e nell’attuale panoramico politico non possiamo che rivolgerci a Nichi Vendola. Questi ha riconosciuto il grande lavoro svolto autonomamente dalle donne di Puglia, durante la campagna elettorale e dopo la vittoria ha istituito l’autority delle donne presso la Regione Puglia, mantenendo la promessa fatta e dimostrando con i fatti di tenere in considerazione le donne e di rispettarne la dignità , le competenze ed il lavoro, come ha dimostrato anche con l’inserimento in giunta del 50% di donne. Ciò significa che c’è da fare un lavoro grandissimo e culturale da parte delle donne, la nostra dignità e la nostra libertà è veramente a rischio. Tutto questo sta succedendo perché noi donne siamo escluse da ogni posto di potere e quindi bisogna fare crescere nelle donne la consapevolezza del loro valore e cosa è veramente il valore della libertà delle donne.
Le donne della rete si sono date un programma per realizzare quanto segue:
• le referenti provinciali dovranno organizzare la rete sul territorio individuando nel territorio le referenti dei vari comuni;
• Le stesse dovranno organizzare incontri in ambito locale per far conoscere le finalità della rete e dovranno altresì promuovere iniziative programmatiche sulle varie realtà locali ed elaborare punti programmatici risolutivi da porre come base di discussione alle varie realtà politiche e associative di sinistra al fine di trovare la necessaria unità;
• La rete delle donne siciliane aderisce alla battaglia per la difesa dell’acqua perché ritiene che l’acqua è un bene pubblico non mercificabile;
• La rete delle donne siciliane ha ritenuto di aderire allo sbarco su Genova avvenuto il 26 giugno scorso, organizzato dai nostri connazionali della Spagna, perché ne condivide gli obbiettivi soprattutto per quanto riguarda la difesa della Nostra Costituzione e dei diritti in essa enunciati, oggi messi a serio rischio dall’attuale governo e maggioranza di centro destra.

Nella Toscano

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