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giovedì 4 dicembre 2014

Il verminaio Romano


Ci sono notizie che lasciano senza fiato, il disgusto e lo sgomento è tale che non sai nemmeno cosa dire. Ti chiedi solo com’è possibile che in questo Paese siamo arrivati a questo punto?
Com’è possibile che dei neofascisti possono gestire persino l’immigrazione senza che nessuno abbia niente da ridire? Com’è possibile che uno che è stato condannato per reati gravissimi possa assumere incarichi pubblici di rilievo senza che nessuno, anche in questo caso, abbia niente da ridire?

Com’è possibile che il reato di apologia del fascismo sia stato dimenticato, permettendo ai fascisti di entrare nei luoghi istituzionali per gestirsiin prima persona affari sporchi, che più sporchi non si può?
No questo Paese non è un Paese normale e non so davvero se potrà mai esserlo!
E’ davvero troppo quello che è venuto fuori a Roma. E ‘insopportabile ed insostenibile questa corruzione senza confini. Pregiudicati che la fanno da padroni, depredano il Paese, mentre le persone perbene muoiono di fame per pagare le tasse.
La cosa più sconcertante e sconfortane, oltre che preoccupante è che a far parte di questa banda di banditi ci stanno esponenti di tutti i partiti, non si salva proprio nessuno.
La questione morale non è cosa che appassiona più questi politicanti da strapazzo e nemmeno tantissimi Italiani, purtroppo.
E’ stato valicato davvero ogni limite. Non so come ne usciremo e se ne usciremo, so solo che così non si può andare avanti.
Mi domando se è ammissibile e sostenibile che un ministro tecnico ( si fa per dire) come Poletti, sorpreso in una foto mentre banchetta seduto ad un tavolo insieme a questi individui, rimanga al suo posto senza fare una grinza e senza che nessuno del governo abbia avuto niente da ridire.
Guarda caso lui era Presidente delle cooperative e oggi ministro che sostiene il job act.
Sarà puro caso?
Un plauso va a questi bravi magistrati che hanno avuto il coraggio di scoperchiare questo verminaio, che sono, lasciatemelo dire, siciliani!!!
La Sicilia terra di mafia può vantarsi di avere dato gli uomini migliori e coraggiosi nella lotta alla mafia, che oramai, diciamolo chiaramente, non è più una questione meridionale, ma globale.

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