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giovedì 10 novembre 2016

"Re Giorgio allo scoperto: “Votare è un problema”

Mauro Codazzo
12 h
buongiorno a tutte le partigiane e partigiani...
rassegna stampa del mattino 10 Novembre....un profluvio di commenti naturalmente dedicati alla elezione di Trump...
estrapolo però una riflessione in chiave casalinga, da il fatto di oggi a firma di FABRIZIO D’ESPOSITO... dal titolo
"Re Giorgio allo scoperto: “Votare è un problema”
caspita sembra interessante....vediamo di che si tratta:
Il dibattito era già cominciato con l’esito clamoroso della Brexit anglosassone.
Adesso, lo choc per la vittoria di Trump più che al dibattito conduce a un inaudito sommovimento interiore.
Insomma,c’è chi perde la testa.
Come Giorgio Napolitano, ex comunista poi presidente della Repubblica per nove infiniti anni.
Dice Re Giorgio: “La vittoria di Trump è uno degli eventi più sconvolgenti della storia del suffragio universale”. 

Ancora più chiaro ed esplicito Fabrizio Rondolino, ex dalemiano oggi pilastro delle speculazioni renziane, nel senso del pensiero: “Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale”.
Mancano solo le rievocazioni sul precedente “democratico”di Hitler al potere e il parallelismo tra Isis e democrazia e i relativi pericoli per la predetta “civiltà occidentale”.
In ogni caso, la questione è deflagrata: il voto è un problema quando non corrisponde agli interessi del “Sistema”.
E le parole di Napolitano finalmente smascherano il nodo italiano perché è stato proprio l’Emerito a sospendere la democrazia in quel 2011 del potere ai tecnici di Monti, proseguendo poi dopo la mancata vittoria bersaniana con i governi Letta e Renzi.
ECCO il punto...per Napolitano il voto USA è “uno degli eventi più sconvolgenti della storia del suffragio universale”.
Fu lui infatti, a dare il colpo di grazia al Pd della Ditta in quell’autunno del 2011, imponendo a Bersani il governo Monti anzichè mandare l'Italia al voto.
Dopo le elezioni del febbraio 2013, ci fu la pantomima del pre-incarico a Bersani, indi la scelta omeopatica dei saggi per perdere tempo, infine la scelta di Enrico Letta per un governo di larghe intese con Berlusconi.
Da lì altri traumi e scissioni e trasformismi parlamentari, per arrivare al governo Renzi...e non solo, pare che il nostro vedrebbe bene finanche un rinvio del referendum.
.....mio commento: capito? qui votare sembra un lusso...tanto è vero che se passa la riforma Verdini e compagnia, il Senato ce lo scordiamo....cosa loro è !!!

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