Translate

giovedì 24 marzo 2011

COMUNICATO STAMPA


            (ovvero Cronaca di uno spettacolo indecoroso e di una sconfitta annunciata)
Ieri le donne dell’Associazionismo, dei movimenti, semplici cittadine e dei partiti hanno voluto assistere al dibattito all’ARS sulla legge elettorale  che prevedeva anche la votazione dell’importante emendamento sulla “ doppia preferenza di genere”  a firma delle parlamentari Giulia Adamo, Marianna Caronia e Maria Concetta Raia.
Alle donne però l’aula è stata preclusa per la maggior parte dei lavori e le stesse per potere infine rientrare, dopo un’attesa di più di tre ore, hanno dovuto bussare alla porta in maniera veemente.
Il dibattito a cui si è potuto assistere è stato davvero surreale, in un’aula composta dalla quasi totalità di soli uomini e con le sole tre donne che hanno sottoscritto l’emendamento, che  hanno dato battaglia perchè l'emendamento venisse approvato e che venisse approvato con voto palese.
La cosa più grave è stata la richiesta del voto segreto per la votazione dell’emendamento sulla doppia preferenza di genere, chiesta dall’On.le Greco e sostenuta ipocritamente da altri nove parlamentari, che così facendo hanno creduto di avere conservato il sostegno delle donne.
E così i favorevoli all’emendamento sono stati solo 29, i contrari 38,  22 gli astenuti e due assenti, di cui uno per motivi giustificabili e Davide Faraone, la cui assenza non può in alcun  modo passare sotto silenzio, e  di conseguenza  l’emendamento è stato bocciato!
  Le donne presenti in aula, tra cui amministratori, militanti, sindacalisti, rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del sindacato, semplici casalinghe, hanno fortemente manifestato la loro disapprovazione verso un Parlamento regionale che continua a reiterare i propri comportamenti ma – schilisti, ipocriti, e profondamente ostili alle donne e con ciò dimostrando di avere paura delle donne.
 La battaglia proseguirà, anzi è appena iniziata!
 Le donne da subito daranno ancora più battaglia per favorire la presenza di più donne nelle istituzioni!
 Ci stiamo, infatti, organizzando per sottoporre a referendum confermativo la legge elettorale che verrà fuori dal Parlamento per dire ai siciliani e alle donne in particolare di non confermare questa legge e rimandare tutto in aula.
Le donne all’unisono chiedono di sapere i nomi dei parlamentari responsabili di questo gesto vile, ipocrita ed indecoroso.
Arch. Sebastiana (Nella) Toscano
Referente Della “Rete Delle Donne Siciliane Per La Rivoluzione Gentile”
                          Comitato spontaneo per la “preferenza di genere”

Nessun commento: