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domenica 13 marzo 2011

Palermo si è svegliata, possiamo cominciare a sperare che cambiare si può!


 
 Quando ho saputo che il comitato a difesa della Costituzione in Italia  stava organizzando una manifestazione nazionale a difesa della Costituzione ho subito pensato alla necessità di fare la stessa cosa anche a Palermo.
Non ho certo riflettuto su eventuali ostacoli che avrei potuto trovare e nemmeno sulla mancanza di mezzi per realizzare una manifestazione di questa portata e così con l’incoscienza propria delle donne (almeno così qualcuno ha detto tempo fa) non ho pensato a niente ed ho cominciato a lavorare subito. Ho creato il gruppo su fb e quando ho visto le adesioni che andavano crescendo ed il sostegno che mi arrivava da più parti non ho esitato un attimo a  proseguire nell’organizzazione.
Un’organizzazione semplice, fatta con pochi spiccioli e con il tanto impegno, soprattutto delle donne: donne e uomini della Rete Siciliana per La rivoluzione Gentile, donne di Se non Ora quando? Donne precarie della scuola. Abbiamo unito le nostre forze ed abbiamo affrontato la sfida e così armate di megafono, perché non potevamo certo permetterci un microfono, siamo scese in Piazza senza avere la benché minima idea di quante persone avrebbero partecipato. Alla questura avevo dato un numero a caso, molto, ma molto inferiore a quello che poi si è materializzato nella realtà.
Sono arrivata in Piazza assieme agli altri organizzatori alle 16,00 in punto per organizzarci e quando sono arrivata ho trovato già persone  ad aspettarci  e poi piano, piano abbiamo visto che la piazza si andava riempiendo fino a riempirsi completamente.
In migliaia stavano rispondendo al nostro appello per difendere la Costituzione e la Scuola Pubblica!
E’ stata un’emozione grandissima, non riuscivo a credere di essere riuscita con le mie sole forze, con le forze della neonata Rete delle donne  e con l’aiuto del Popolo Viola Sicilia e delle altre realtà citate innanzi a risvegliare Palermo dal suo torpore. Palermo è tornata in Piazza per difendere la nostra Costituzione, la carta della nostra libertà, dei nostri diritti e noi siamo orgogliosi di avere contribuito a questo importante risveglio!
Alla manifestazione ha fatto pervenire la propria adesione l’IVD per il tramite del Suo portavoce regionale, mentre gli altri partiti  CGIL ed il Pd non hanno ritenuto di darci la loro adesione, che pare abbiano poi diramato per altre Vie!
Una manifestazione trasversale, senza bandiere,  che ha voluto rendere protagoniste le persone. Per la prima volta niente palchi, ma un’ampio cerchio attorno alla nostra bandiera Italiana, la sola ammessa, dove ci siamo raccolti per lasciare un nostro messaggio e per parlare  e leggere la nostra Costituzione. Ogni cittadino/a ha  letto e spiegato un articolo della Costituzione che riteneva più vicino al suo sentire. Tutti insieme abbiamo cantato le canzoni partigiane!!!
E’ stato davvero bello vedere come  piano, piano ognuno, incoraggiato da noi prendeva, la parola per gridare la propria rabbia verso questo governo e questa maggioranza : i precari della scuola, i ricercatori precari  tornati dall’estero nella propria terra e messi in ginocchio dalla politica scellerata di questo governo; i lavoratori delle energie rinnovabili che stanno rimanendo senza lavoro perché questo governo ha annullato gli incentivi promessi, lasciando sul lastrico imprese e lavoratori; i lavoratori della giustizia che questo governo sta mettendo in ginocchio e  poi il Partigiano Placido Follari, che dall’alto dei suoi anni riesce ancora a difendere la nostra Costituzione con forza!
Insomma siamo riusciti a dare voce ai cittadini e questo mi sembra davvero un risultato straordinario, quasi rivoluzionario.
E’ cominciata la rivoluzione? Io penso di si, certamente gentile, ma soprattutto determinata!!!
Riempire una piazza con oltre 4000 persone è di per se rivoluzionario, di questi tempi poi ed a Palermo soprattutto, così come lo è dare voce ai cittadini ormai privi di qualsiasi punto di riferimento e di incontro e penso che in qualsiasi Paese, qualsiasi partito e qualsiasi giornalista avrebbe dovuto dare le notizie per quelle che sono e riconoscere il lavoro di chi senza niente in mano, partendo da zero è riuscita in questo miracolo. Invece stiamo assistendo al solito balletto di chi sta cercando di metterci il cappello. Cosa assai triste, ma che sicuramente non cambierà il corso della Storia.
Un’altra Italia è possibile, un’altra politica è possibile e la Rete delle Donne per la Rivoluzione Gentile continuerà a fare la sua parte perché ciò si realizzi!
Grazie a tutti/e quelli che ci hanno dato una mano per la buona riuscita di questa straordinaria manifestazione!
Nella Toscano
responsabile regionale della Rete

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