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venerdì 1 aprile 2011

I mille pezzi di cui l'Italia ha bisogno per cambiare!

 La destra sta andando in frantumi, questo orami è certo, anche se   non  è facile    che i pezzi  saranno quei mille  di cui l'Italia ha bisogno per cercare di  voltare pagina.
Il problema più grosso però, a mio parere, è sul come voltare pagina, perchè non penso che con una semplice alternanza di questa classe dirigente andremmo molto lontano. Il guaio peggiore è però che nessuno di loro si rende però conto di questo, o meglio non vuole rendersene conto, perchè pensa solo e soltanto a preservare il proprio potere, a qualunque costo!
Di fronte a questa situazione   non si capisce chi  dovrà  guidare il processo di cambiamento, su quali proposte programmatiche e con quali alleanze.
Abbiamo visto il PD rincorrere una volta Fini, una volta Casini, una volta la lega, senza risultato. Ad oggi non sappiamo quindi con chi si vuole alleare, visto che non ha detto una parola chiara nei confronti di quel che resta della sinistra.
Dall'altro lato c'è una società civile che scalpita, che si oppone, ma che non riesce a trovare una sintesi, non prova nemmeno ad unire le forze per lanciare una sfida programmatica attorno a cui riunirsi per cercare di cambiare.
Quel che è certo è che così non si può continuare se vogliamo salvarci. Dobbiamo necessariamente proporre  un progetto politico capace di aggregare tutti coloro che non si riconoscono nei partiti, che sono tantissimi e crescono ogni giorno di più, per cercare di vincere le prossime competizioni elettorali e soprattutto per cercare di mettere in atto il necessario cambiamento, che parte proprio dalla scelta di una classe dirigente, competente, capace e  appassionata per risolvere i tantissimi gravi problemi del paese,  per evitare così il rischio di trovarci poi una stuazione ingovernabile.
A guardarsi intorno si vedono però le solite manovre elettoralistiche messe in atto dalle oligarchie dei partito,  se non da singole persone, pronte a strumentalizzare la qualsiasi, come se niente fosse successo e stesse succedendo.
Questo è davvero un problema, che  mette in evidenza come questa classe dirigente non vuol guardare oltre il proprio naso, come non vuol vedere il grande travaglio di una nazione ormai allo sbando.
Mi domando e  domando:  è  possibile continuare così?
Io penso che no non è possibile, qui o si capisce che bisogna cambiare tutto, a partire da noi stessi, o la nave affonda, perchè i problemi sono di una gravità che non permette di fare sconti a nessuno.
Nella Toscano

2 commenti:

ggg ha detto...

si bisogna cambiare noi stessi e il modo di pensare alla soluzione del problema.
Allora una cosa che va cambiata è ch enon credo ci sia tanto bisogno di un nuovo soggetto politico, e tanto meno di nuovi e più capaci e onesti politici. Quanto di un nuovo modo di fare politica e di pensare la demcorazia e il ocntrollo e la gestione della rappresentanza politica.
Per me la radice dle male sta nella perdita di controllo sulla propria porzione di sovranità, che in demcorazia dovrebbe essere del popolo.
Se si perde questa, la demcorazia non esiste più. E infatti la nostra si è ridotta al solo momento dle voto, dove per giunta nemmeno più scegli i singoli, ma solo il clan che deve comandare.
IO non voglio più questo. Io rivolgio il miodiritto di dire la mia e di CONTARE come UN cittadino tra i cittadini, sempre. Non solo al momento del voto.
Non posso occupare troppo spazio qui, perciò anche a rischio di sembrarti un pò spammer mi permetto di suggerire a te ai tuoi lettori, di visitare questo sito sul modello della lista partecipata: http:www.listapartecipata.org
Come realizzare controllo sul governo non solo al momento delle elezioni , ma per tutto l'arco della legislatura.
SaluDD.

Nella ha detto...

Sono d'accordo sul fatto che ogni cittadino deve esercitare la propria sovranità e mai dovrebbe abdicare al diritto di controllo. Ma non sono d'accordo sul fatto che bisogna cambiare la politica, mantenendo questi politici e questi partiti. Se è vero che le idee camminano sulle gambe degli uomini è altrettanto vero che se questi uomini sono stati capaci solo di questo scempio è chiaro e conseguente che dagli stessi non possiamo aspettarci quel cambiamento che ormai è diventato vitale, non più rinviabile se vogliamo salvarci.
Cambiare la legge elettorale è importantissimo per restituire ai cittadini la libertà di scegliersi i propri candidati, ma è altrettanto importante avere la possibilità di sceglierne altri e se le liste, come è facile supporre, saranno composte sempre dai soliti noti, è anche chiaro che anche con la preferenza non andremo lontano. Io penso invece che è necessaria l'unità di tutte le forze, movimenti e cittadini che avvertono l'urgenza di un totale rinnovamento per una proposta politica alternativa se non vogliamo lasciare il Paese in mano a questi sciagurati.
Nella T.