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venerdì 8 gennaio 2010

Commentando una nota di un mio amico su FB sul caso Marrazzo, individuavo nella enormità degli stipendi ai politici la prima fonte di corruzione.
Alla luce di quanto sta emergendo in Italia su fatti che riguardano buona parte dei nostri politici , senza distinzione di colore politico, e non solo loro naturalmente.
Se è vero quello che si legge su La Repubblica di Palermo di oggi si capisce che ormai il degrado morale si è impadronito di buona parte dei cittadini e delle cittadine ed attraversa vari strati sociali da Nord a sud del paese.
La domanda di prestazioni sessuali a pagamento è enorme, come testimonia Francesco personal trainer di 30 che ha iniziato quasi per gioco e si è ritrovato sommerso dalla domanda : donne e uomini, trans e non, la domanda impazza ed i prezzi pure.
Ci sono mogli di politici, oltre che politici, professionisti, imprenditori e perfino Magistrati disposti a pagare cifre iperboliche per una prestazione, questo si legge oggi su La repubblica Sicilia.
A questo punto con quello che sta venendo fuori non possiamo più fare finta di niente: dobbiamo interrogarci veramente su ciò che siamo diventati e cercare di capire se c'è ancora una possibilità di poterci salvare.
Certo bisognerebbe cominciare dalla politica, bisognerebbe, secondo me, cominciare proprio dalla prima fonte di corruzione tagliando gli stipendi fin troppo lauti e mai rispondenti a reali capacità amministrative dei nostri politici, se è vero, come è vero, che l'Italia ha il debito pubblico più elevato rispetto agli altri paese europei, per non parlare di tutto il resto.
Bisognerebbe poi proseguire con gli stipendi dei menager anch'essi enormi e non legati ai risultati ed alle capacità manageriali dei medesimi.
Bisogna insomma cominciare a darci una regolata.
Ma questo lavoro chi lo farà?
Non possiamo certo sperare in questa classe politica, se è vero come è vero che il Ministro Angelino Alfano si è aumentato il proprio stipendio del 15%, mentre tagliava le spese alla giustizia, ai tribunali che molto spesso non hanno i soldi nemmeno per la carta, senza che nessuno abbia avuto niente da obiettare.
Oggi leggo dei mutui miliardari che Marrazzo ha acceso per 25 e 30 anni e la cosa mi fa ancora più sconcertare, come è possibile che un governatore regionale può disporre di così tanto denaro, mentre c'è chi fa i conti con i centesimi, mentre ci sono professionisti che non riescono a farsi pagare il giusto compenso per il proprio lavoro dopo anni e anni che attendono, perchè pare che per loro, o meglio per alcuni di loro, lo stato non ha soldi.
Evidentemente Marrazzo aveva progettato la sua permanenza in politica per la vita, visto i suoi investimenti trentennali!
Allora se per ipotesi i nostri politici sono così organizzati come possiamo fare per cambiare questo stato delle cose prima che sia tutto irrimediabilmente perduto ?
Io credo che c'è la necessità urgente di un profondo cambiamento non solo della classe dirigente, che da solo servirebbe a ben poco, ma il nostro modo di fare, di sentire la politica e la necessaria partecipazione e coinvolgimento della cultura, la grande assente.
Ho osservato il comportamento di alcuni giovani all'interno di S e L , sperando che potessero aiutare al concretizzarsi quel sogno utile di cui parlava Vendola e che in me, come in tanti altri, aveva suscitato tanta speranza, ma ho dovuto fermarmi quando mi sono resa conto che questi pochi giovani si preparano ad emulare le gesta dei nostri, anzi li hanno già messi in atto affossando quel sogno ancora prima di aprire gli occhi.
Un compagno li ha definiti giovani vecchi, perchè giovani non lo sono mai stati, ed io aggiungo: giovani che non sanno guardare negli occhi, giovani dallo sguardo nel vuoto, concentrati solo e soltanto sull'io.
Se questi sono i giovani, se questi non sono casi isolati allora c'è qualcosa di più profondo su cui dobbiamo interrogarci, perchè il futuro che ci aspetta è da incubo.
venerdì 6 novembre 2009

Nella Toscano

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