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domenica 31 agosto 2014

Deflazione: un male o un'opportunità?


Leggendo su fb un commento di Giuseppe Rigoni sul problema della deflazione in atto, mi sono soffermata a riflettere per cercare di capire se essa è un male oppure un'opportunità per potere uscire da questa grave crisi economica che sta mettendo in ginocchio il Paese..
Uno dei peggiori mali dell'inflazione è sicuramente l'aumento indiscriminato dei prezzi, a cui consegue l'aumento, o meglio l'adeguamento degli stipendi e delle pensioni.  " Questo significa che se l'inflazzione sale del 10% in uno stipendio di mille euro, uno avrà cento euro in più, e uno che ha una paga di diecimila euro, avrà mille euro in più, e questo crea aumenti indiscriminati ed ingiustificati delle paghe alte, mentre impoverisce i poveri e fa arricchire sempre di più i ricchi."

 Mi sembra interessante la proposta che a tal proposito G.Rigoni  riferisce di avere fatta a MONTI e che  consisteva appunto nell' "avviare un periodo di deflazzione, tenendo ferme le paghi più basse ai mille euro e calando le altre gradatamente del 30%, MONTI non lo ha voluto fare ed è finito con la Fornero giù per il burrone della storia."
La deflazione   avrebbe potuto e/o potrebbe aiutare   a risanare anche  il debito pubblico?
Non sono un'economista e non mi sento di rispondere a questa impegnativa domanda, ma di certo possiamo tutti constatare che in presenza dell'inflazione galoppante in questi anni abbiamo visto crescere a dismisura  anche il debito pubblico.
C'è da fare un'altra considerazione su cui negli anni passati, con l'entrata in vigore dell'euro, nessuno ha voluto soffermarsi, per cercare di porre rimedio alla grave inottemperanza per il  mancato controllo dei prezzi, che, di fatto, ha portato tout court al raddoppio di  quelli al consumo, senza che sia seguito  il medesimo raddoppio di pensioni e stipendi.
La conseguenza di tutto questo è stata, come è facile immaginare e come sappiamo tutti, l'arricchimento di una parte della popolazione e l'impoverimento graduale  del ceto medio e dei pensionati.
Mi domando: se con la deflazione   si riuscisse ad invertire questa tendenza, se si provasse a governarla nel modo giusto, diminuendo i prezzi al consumo,  mantenendo lo status quo delle pensioni e degli stipendi più bassi,  e provvedendo però   ad un consistente  abbassamento  di quelli   alti e, quindi, riequilibrando il sistema,  si potrebbero  ridurre le disuguaglianze   ed avere  anche un effetto benefico sulla riduzione  debito pubblico? 

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