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domenica 9 novembre 2014

La guerra delle pensioni!



Il problema delle pensioni in Italia sta diventando insostenibile: da una parte pensioni al limite della sopravvivenza e dall’altra le pensioni d’oro.
Con la riforma Fornero si è dato un colpo mortale alle pensioni degli Italiani: a quelli che hanno avuto la fortuna di averla ed a quelli che sono rimasti al palo, senza lavoro e senza pensione, ed a tutti quelli che pur avendo maturato i requisiti con la vecchia legge si sono visti  aumentare l’età pensionabili di decenni.
Una riforma approvata dalla sera alla mattina, senza che nessuno abbia provato a fermare questa scelleratezza, né sindacati, né partiti, e senza che nessuno si fosse posto il problema di eventuali ricorsi.

Ebbene, oggi scopriamo, con tanta amarezza e rabbia, che i contributi per ottenere la pensione non sono uguali per tutti. Infatti, l’aliquota per deputati e consiglieri regionali è del 18%, in quanto hanno una tassazione separata rispetto ai cittadini comuni mortali, che, invece, si vedono recapitare un’aliquota del  32%. Come se ciò non bastasse si è saputo che c’è chi percepisce addirittura €. 3.100,00  pur avendo lavorato da consigliere del Lazio solo pochi minuti ed avendo rivestito quella carica per soli tre mesi e, quindi, senza versare i contributi che tutti i comuni mortali siamo costretti a sborsare.
La cosa ancora più grave è che questo vitalizio gli arriva al compimento del cinquantesimo anno di età, mentre i comuni mortali, pur avendo pagato anni di contributi al 32% devono aspettare fino all’età di 67 anni e più mesi per potere raggiungere questo traguardo.
La brava Fornero ci ha detto che siccome l’aspettativa di vita è aumentata allora bisognava aumentare anche l’età del pensionamento.
Un’aspetattiva che a quanto pare è passata inosservata per i politici a tutti i livelli, che continuano ad andare in pensione  a soli 50 anni.
Non sarà perché la loro aspettativa di vita si è fermata alla notte dei tempi?
Misteri certo, come lo è pure quello del balzo in avanti di ben 7 anni e più  per i comuni mortali. Chissà, magari la Fornero avrà pensato lei ad allungargli la vita con il digiuno forzato?
Che fantasia stà Fornero però!
Anche a Zingaretti pare che non manchi la fantasia, se è vero che nemmeno lui ha ancora deciso di adeguare le pensioni dei consiglieri all’età pensionabile in base alle aspettative di vita ed in base ai contributi versati, temendo che  tale  scelta  avrebbe avuto come conseguenza eventuali   ricorsi da parte dei consiglieri, ma  non preoccupandosi minimamente del fatto che 1/3 del blancio regionale viene assorbito proprio da questi.
Inutile dire che non se ne può più di questi immeritati privilegi, che prosciugano le casse dello Stato e sottraggono risorse ai servizi delle persone.
Ogni cittadino ha diritto ad una pensione dignitosa,  non  è ammissibile  che ci siano  persone che prendono pensioni anche oltre  €.30.000,00 mensili e chi nemmeno €.500,00, per non parlare delle tutele che molte categorie non hanno per niente.
Diciamo basta a queste ingiustizie, che si metta un tetto all’ammontare massimo delle  pensioni, che si stabilisca un’età pensionabile più terrena uguale per tutti, così non si può andare avanti.
Tutto quello che sta succedendo in questo Paese è assolutamente vergognoso, non è tollerabile che vi siano disparità di trattamento tra cittadini di queste proporzioni.
Io penso che sia davvero arrivato il momento di non farci prendere più in giro.
Qui occorre subito cambiare tutto, cominciando da questi politici e da questi partiti oramai contenitori vuoti.
E’ urgente cominciare a lavorare insieme a chi ci sta e ne  avverte l’urgenza per rimettere ordine in questo Paese prima che sia troppo tardi.
Nella Toscano

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