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mercoledì 8 ottobre 2014

Manifesto del gruppo facebook “Partigiani contro il pensiero unico dominante


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Questo è il Manifesto del gruppo facebook “Partigiani contro il pensiero unico dominante”.
Per entrare nel gruppo occorre sottoscrivere il manifesto dopo aver contattato il sottoscritto o Nella con lo strumento dei messaggi di posta fb o attraverso i commenti al blog.
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Ormai la deriva autoritaria sostenuta dal pensiero unico dominante sembra un passaggio obbligato nella storia contemporanea del nostro Paese.
E certamente non può essere sconfitta creando l’ennesimo partitino dello zero virgola pelo di pulce per cento.
Non è questo l’obiettivo di questo gruppo.

L’obiettivo di questo gruppo, è unire le risorse intellettuali dei suoi membri per tentare di dare un contributo alla elaborazione di una nuova categoria di pensiero in grado di penetrare quanti più menti e coscienze anestetizzate dal pensiero unico dominante, in un processo graduale che porti alla sua rappresentanza politica
La storia recente del movimento qualunquista-autoritario del comico Beppe Grillo ha dimostrato che nel Paese c’è una forte domanda di cambiamento radicale della politica.
Questo, insieme al dato incontrovertibile che nel Paese il primo partito è quello dell’astensione dimostra che pure nel mix di motivazioni contrapposte e per nulla in sintonia, esiste un popolo autenticamente progressista (di sinistra ma anche cattolico) privato di una sua rappresentanza politica.
Parliamo dunque di milioni di persone e di percentuali che potrebbero potenzialmente avere la forza per governare il Paese.
Se questi dati sono reali altrettanto realistica è l’esclusione di tentare di unire quella forza con simboli o nomi di parte specie se appartengono alla galassia della cosiddetta sinistra italiana che ormai è vicina a scindere anche l’atomo.
Noi vogliamo ripartire dalla convinzione di Berlinguer che senza un’alleanza tra il popolo della sinistra e quello cattolico progressista non si può conquistare una forza numericamente in grado di governare il Paese ma in contrapposizione etica e politica all’edizione odierna liberista del PD che perde iscritti e militanti in caduta libera e riesce a guadagnare consensi solo grazie ai media che controlla.
Nella ed io ripartiamo dalla tesi di Norberto Bobbio
(“Non ci può essere democrazia senza socialismo come non ci può essere socialismo senza democrazia”) e riadattandola temporalmente ai giorni nostri sostituendo “socialismo” con “SOLIDARISMO” termine non ideologico nel quale può identificarsi quel popolo progressista sia laico che cattolico.
Nella e io vogliamo ripartire da qui per il lavoro di elaborazione che vogliamo tentare insieme a chi lo condivide, di un pensiero davvero alternativo a quello unico dominante.
Nella Toscano e Leonardo Libero.

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