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sabato 24 aprile 2010

E' FESTA D'APRILE

Franco Antonicelli
La Resistenza in Italia, in Europa, nel mondo (1943-1945)

La poesia si canta sull'aria di una nota ballata poipolare. L'A. è stato uno dei più impegnati e fini intelklettuali antifascisti, poi dal 1968 senatore della sinistra indipendente

E' già da qualche tempo che i nostri fascisti
si fan vedere poco e sempre più tristi,
hanno capito forse, se non son proprio tonti,
che sta arrivare la resa dei conti.

Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia
per conquistare la pace, per liberare l'Italia;
scendiamo giù dai monti a colpi di fucile;
evviva i partigiani! è festa d'Aprile.

Nera camicia nera, che noi abbiam lavata,
non sei di marca buona, ti sei ritirata;
si sa, la moda cambia quasi ogni mese,
ora per il fascista s'addice il borghese.

Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia...

Quando un repubblichino omaggia un germano
alza il braccio destro al saluto romano.
ma se per caso incontra partigiani
per salutare alza entrambe le mani.

Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia...

In queste settimane, miei cari tedeschi,
maturano le nespole persino sui peschi;
l'amato Duce e il Fuhrer ci davano per morti
ma noi partigiani siam sempre risorti.

Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia...

Ma è già da qualche tempo che i nostri fascisti
si fan vedere spesso, e non certo tristi;
forse non han capito, e sono proprio tonti,
che sta per arrivare la resa dei conti.

Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia...

Fonte: Vettori Giuseppe, Canzoni italiane di protesta 1794 - 1974, Roma, Newton Compton, 1975

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