Oramai i fatti di corruzione
dominano tutta l’informazione nazionale.
Un tsunami di proporzioni inimmaginabili si sta abbattendo su tutti i
rappresentanti delle istituzioni ai massimi livelli.
La corruzione sembra una
frana inarrestabile di un Paese in avanzato stato di dissesto che investe chiunque; scoperchiata
una pentola sta venendo fuori di tutto, corruzione ovunque, magistrati ,
guardia di finanza, politici, imprenditori, per non parlare di mafia e camorra
e dei dipendenti pubblici e privati e chi più ne ha più ne metta. Non
meraviglimoci però, perchè la colpa è soprattutto di tutti quei cittadini che in
questi vent’anni passati hanno sostenuto e alimentato questo sistema di
corruzione e non solo dei politici.
Certo la politica porta la colpa
maggiore, ma essa è espressione della società. Chi ha mantenuto e acclamato
questi uomini al potere lo ha fatto, non certo per la ricerca di un bene
comune, ma solo per i suoi privatissimi inetressi.
Mangia e fai mangiare è un motto molto
diffuso, fatto proprio dal più grande corruttore della Storia Repubblicana, che
ha attraversato questo ventennio indisturbato. Le leggi dello Stato calpestate
e stravolte, ovviamente, con il consenso
della sinistra, o meglio di quella parte della politica che vorrebbe farsi passare
per sinistra.
Una pseudo sinistra che a parole,
solo a parole si è dichiarata antimafiosa, mentre teneva al potere chi non
poteva essere eletto per l’evidentissimo conflitto d’uinteresse, di cui nessuno
parla.
Difficile pensare che la sinistra
non fosse estranea a questo sistema corrotto fino al midollo. Però, fino a poco
tempo fa, mai un’indagine nei loro confronti. Spesso mi sono chiesta perché? Eppure
non era e non è così difficle capire che così non poteva essere che loro i
puri, gli antimafiosi non facessero parte di quel sistema che hanno sempre
avallato. Si sa in questo Paese a molti piace illudersi e fermarsi alle
apparenze, alle parole, che nessun riscontro hanno con la realtà.
Adesso di fronte a questo marciume,
che sembra essere senza fine, bisognerebbe davvero chiedersi cosa fare e,
credo, bisognerebbe farlo al più presto,
perchè quello che sta succedendo in Parlamento è garvissimo.
Oggi è stata approvata la legge
sulla responsabiilità civile dei magistrati con il mutuo soccorso anche dei grillini
( ma non erano contrari a questa legge?) che se andrà in porto decreterà la
fine della giustizia, o meglio di quel che resta della giustizia.
Altro fatto gravissimo è stato
l’espulsione di Mauro dalla commissione per le riforme e la probabile espulsione
anche di Mineo. Entrambi hanno il solo torto di dissentire da queste riforme
raffazzonate della ministra Boschi. Quindi siamo arrivati al punto che chi
dissente viene fatto fuori, cancellato, eliminato.
Questi sono fatti gravissimi
che non possono essere sottaciuti!
Condivido con LeG la necessità di chiedere a
questo Parlamento di fermarsi, perché così non si può andare avanti.
La cosa migliore da fare
sarebbe quella di tornare subito a votare.
La cosa più preoccupante è
però che la sinistra, parlo dei
cittadini che si riconoscono nei valori della sinistra, ancora una volta non
hanno un partito.
In queste condizioni è
difficile, se non impossibile, sperare di poeter cambiare qualcosa, di far
tornare a votare chi non si riconosce in questi partiti.
Pensare di mettere su una
lista, come da esperienze passate recenti, alla vigilia delle elezioni dovrebbe
oramai essere chiaro a tutti che non è strada percorribile, anzi è
assolutamente da evitare, per non ritrovarci al medesimo punto di partenza, se
non peggio.
Non oso più sperare che si
possa riuscire a costruire qualcosa di nuovo e di autenticamente di sinistra, fuori dagli apparati e dei vari dirigenti che
cercano disperatamente di ricollocarsi, ma penso però che è necessario ed
urgente farlo subito se non si vuole il
declino totale del Paese.
Chi si vuole assumere questa
respondsabilità?
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